L'annuncio di Karim interrompe il massacro delle mie verità. Heidi e Athenodora si scambiano uno sguardo fugace e colpevolmente amaro, come se sapessero di aver detto anche troppo e che Aro non sarà felice del loro atteggiamento. Il compagno di Nicolas mi osserva impietrito, probabilmente non ha idea di cosa sia successo ma ha intuito che qualcosa di grave è avvenuto. Il tragico lutto è stampato sul mio viso e ciò lo fa retrocedere, come sentisse la necessità di correre a chiedere aiuto a qualcuno.
Nel giro di mezzo minuto il contingente di immortali Rimasti a Palazzo si disperde nella struttura lasciando me e Sulpicia nel giardino interno, non mi curo affatto della sua presenza. La sola idea che Aro Volturi si stia avvicinando mi spaventa e insieme genera un moto di disprezzo. Sono sicura di non volerlo vedere in viso per moltissimo tempo ma sono anche consapevole di non poter fuggire sotto il Suo appuntito e attento naso, soprattutto non scappando in strada sotto il sole.
La donna si accosta a me, accucciandosi davanti alle mie ginocchia. La sua espressione è comprensiva e dolce nei miei confronti, insieme tradisce agitata premura. Le sue mani si poggiano sulle mie ginocchia per richiamare un poco la mia attenzione alle sue parole.
Mi sembra di vedere il suo viso con limpida chiarezza per la primissima volta, come se fino ad ora i miei occhi fossero stati coperti da una patina fumosa e mendace. L'idea e la percezione che ho avuto fino ad ora di Sulpicia era dettata dall'influenza di Aro.
"Ti ricordi cosa ti dissi un anno fa, proprio qui?" chiede con dolcezza. Sul suo volto si apre un sorriso sincero di incoraggiamento a ricordare, non impiego che alcuni attimi a ripercorrere i miei ricordi umani un poco sfocati.
"Lei non è ancora pronta per scappare: vorrebbe farlo ma non le sarebbe sufficiente uscire da queste mura" recito confusa e un poco distaccata. Non molto interessata a cosa mi vuole dire perché sono ancora troppo coinvolta dalle emozioni così fastidiosamente opprimenti e schiaccianti della tremenda epifania.
"Esattamente. Sono tornata a prenderti, ora sei pronta a scappare" sussurra alzandosi appena. Sulpicia si sporge quel che basta per prendere dolcemente il mio viso tra le mani e posare un delicato e amorevole bacio sulla mia fronte, c'è qualcosa di materno e puro nel gesto che il sapore di una promessa di salvezza.
La donna si scosta subito dopo camminando elegantemente nel suo abito di velluto color smeraldo, la brezza estiva muove appena i lembi conferendole un aspetto ancora più leggero e potente. I lunghi capelli castani sono acconciati mentre lancia uno sguardo in giro come se stesse cercando di captare qualcosa, forse la direzione dell'imminente arrivo di suo marito. Mi rendo conto che Sulpicia mi ha appena invitata ad andarmene con lei lasciandomi però libera di scegliere del mio futuro.
Oramai il tempo stringe e la donna si è mossa per fuggire via, non so quali piani abbia ma l'idea che ci sia una possibilità di abbandonare questa struttura mi alletta improvvisamente. Volto gli occhi al cielo come se la grande cupola azzurra potesse darmi consiglio, la mia vista segue il volteggiare di alcuni uccellini. Ricordo come Athenodora osservasse con occhi sognanti la stessa cosa un anno fa, esprimendo la volontà di volar via da questa quadrata cornice di pietra grigia. Ora anch'io desidero fuggire da queste mura, rifugiarmi lontano e scappare da chi mi ha fatto barattare la mia vita in cambio di vuote bugie.
L'urgenza e la premura calano sul mio corpo, mi sento una criminale che deve fuggire dal Palazzo dei Priori prima che le giudicanti e potenti dita di Aro si posino sul mio collo immortale. Senza troppo indugio mi alzo e guizzo sul prato, percorro alcuni passi all'ombra del portico e mi affianco alla moglie di Aro. Sulpicia volta lo sguardo non stupita dalla mia scelta ma piacevolmente colpita dalla mia determinazione, alla mia mascella serrata dallo lo sguardo arrabbiato viene concesso dalla dama un sincero sorriso di comprensione.
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La Corona del Re
FanfictionAdelaide Volturi, neonata vampira, è ora guidata dagli istinti più intensi e irrefrenabili. L'autocontrollo è ancora ben lontano e il suo potente dono crea non pochi problemi alla Nobile Casata e ai suoi tre leader. La Regina sembra fuori controllo...