La Corona

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L'acqua scroscia calda e rilassante sulla mia testa. Mi trovo sola quasi dall'altro lato del mondo rispetto a quella che considero casa, senza conoscere praticamente nessuno e senza la parvenza di un aiuto concreto a breve. Inizio a singhiozzare non riuscendo a trattenere o ignorare il sentimento di profondo malessere e solitudine che mi circonda, senza poter più contenere la voglia di graffiare la mia pelle.

Un'onda di rimpianto mi investe legato alle mie azioni, parole e comportamenti da quando mi sono diventata immortale. Da quando sono risorta nel mondo dei non morti ho ferito praticamente tutti coloro che appartengono alla mia famiglia. Rimpiango di aver distrutto la scacchiera spingendola con foga per terra, sbattuto mille volte la porta dell'ufficio di Marcus uscendo arrabbiata con lui a fine lezione quando solo voleva aiutarmi.

Mi detesto per essere uscita da Palazzo come una vera bambina viziata e sciocca. Digrigno i denti ripensando alla sfacciataggine dello schiaffo ad Aro che, con il senno di poi, suppongo essersi solo profondamente preoccupato per me.

Arroganza.

Un gemito di sofferenza e dispiacere sfugge per aver risposto male a Felix quella sera nel corridoio, ma anche per tutte le altre volte che mi sono comportata da bambina irresponsabile con lui. In questi mesi il pirata mi è stato a fianco con grandi sforzi per aiutarmi, dal canto mio non posso dire di essere neanche stata un'amica decente. Non mi sono neanche degnata una volta di chiedergli come stesse, mai un briciolo di attenzione e appoggio da parte mia.

Egoismo ed egocentrismo.

Tutti i piccoli e grandi gesti sbagliati crollano sulla mia testa come un macigno appena viene sfondata la diga degli errori commessi.
Avendo procrastinato per mesi un'autovalutazione critica anche le piccole cose, oramai sedimentate, sembrano tonnellate sulla mia testa. Mi sento una sciocca per aver litigato con Jane davanti al bivacco e aver trattato male Karim.

Sente le mie unghie conficcarsi con odio nella schiena in un abbraccio solitario e vuoto che vorrebbe solo stringere il corpo del leader. Mi sento una stupida per non aver capito cosa stesse accadendo ad Aro in quel vicolo buio, io più di tutti avrei dovuto intuire cosa stesse succedenso davvero. Vorrei poter tornare indietro nel tempo e passare un colpo di spugna sulle mie ottuse reazioni, cambiare il passato e cambiare gli spintoni nella strada buia con un dialogo sincero e aperto.

Ho fatto litigare Aro e Marcus.

Sono sicura che quella vicenda ha colpito tutti e tre abbastanza a fondo. Aro ha dovuto confermare una verità scomoda, io ho perso la fiducia di Marcus e il vedovo è rimasto deluso da entrambi.

Il senso di colpa per aver investito con parole tanto cattive il Maestro più anziano inizia a scavare dentro di me. Mi sono sentita male appena ho visto il suo rancore per aver capito il gioc illusorio dietro allo specchio, poi ho solo provato panico e angoscia per la mia fine imminente. Non ho mai pensato di bussare al suo studio per descrivergli sinceramente il mio dolore, non per implorare perdono ma per provare a fargli sentire la mia comprensione e il mio supporto come famigliare.

Marcus mi ha salvata un'altra volta con quella frase nella palestra di Caius.

Mi sorreggo alle piastrelle umide trattenendo un singhiozzo di disperazione al ricordo dei tizzoni spenti nello sguardo del biondo. In tutto questo marasma non ho avuto molto tempo per pensare alla decapitazione. Sono rimasta sconvolta nello scoprire la gravità delle mie azioni, non ho avuto la forza di piagniucolare  neanche una parola alla povera Athenodora. La coppia ora mi odierà in eterno e io con loro per ciò che ho fatto, Caius mi stava aiutando e io l'ho aggredito come una stupida.

In tutto questo non sono riuscita neanche a risparmiare ferite d'amore a Felix. Ho ponderato l'idea di smembrarlo e bruciarlo, un'ora dopo l'ho baciato perché era la mia ultima e disperata possibilità di fuga da Volterra. La paura mi ha fatta agire da egoista, ho approfittato del suo interesse romantico verso di me per poterlo usare come un oggetto.

La Corona del ReDove le storie prendono vita. Scoprilo ora