La Corona del Re

I Cullen

La radura in pendenza era solo l'antipasto del prato verde brillante e umido che si apre davanti a me e Aro. Una cerchia di aghifogli circonda l'area aperta e luminosa nonostante la spessa coltre di nuvole. Una bella casa in pietra e ampie vetrate mischia architettura moderna e antica in un equilibrio perfetto, l'edificio sembra immerso nel nulla e apparentemente fuori contesto ma riesce a ritagliarsi il suo spazio nel quadro generale amalgamandosi con la quiete serena del luogo.

Una schiera di otto immortali ci attende aperta a ventaglio davanti a noi. Aro non rallenta o interrompe l'andatura umana, volendo chiaramente avvicinarsi quel che basta per chiacchierare in modo civile.

Esattamente come sul monte Tate questo l'arrivo di Aro non riceve un caloroso benvenuto ma solo fredda attesa. Come in Giappone sono nervosa all'idea di dovermi avvicinare a sconosciuti immortali in netto vantaggio numerico, ma provo ancor più disagio all'idea di rimanere distante dal leader.

I secondi scorrono con lentezza estenuante lasciandomi il tempo di far scorrere silenziosamente gli occhi sui presenti. A destra del fornito gruppo di vampiri c'è un ragazzone di stazza importante, con capelli folti e scuri che mi ricorda amaramente Felix. Dello sguardo amichevole e dolce del mio pirata preferito non c'è però l'ombra, negli dell'immortale dalla mandibola spigolosa intuisco solo tensione e fastidio.

Al suo fianco una donna bionda dal naso rotondo mi osserva con sguardo gelido, le cui labbra sembrano serrate con tanta forza che se fosse umana sarebbero livide. Il suo corpo è avvolto da abiti comodi e sportivi che però non riescono a stemperare la bellezza delle forme femminili e morbide. I lunghi capelli sono raccolti in due trecce impeccabili.

Al centro giovanotto di corporatura ben proporzionata è caratterizzato da capelli color rame un po' sbarazzini. Lo sguardo è inchiodato con ferma diffidenza sul leader, eppure intravedo una nota d'assenza e confusione nel profondo delle iridi.

Al suo fianco c'è una bella ragazza di media statura e fisico dalle forme fresche e giovani, le onde scure e lunghe ricadono dolci attorno ad un viso magneticamente scavato dal fascino immortale, le labbra socchiuse fanno intravedere i denti candidi come sei lei fosse pronta a sfoderarli per ringhiare con rabbia. Chiunque sia questa ragazza non ha alcun interesse a nascondere la sua determinata ostilità al leader, che attende con sguardo assottigliato e una posa palesemente pronta all'azione.

Passo oltre rapidamente, un po' per non farmi eccessivamente intimidire, un po' per sfruttare quelli che probabilmente saranno gli ultimi istanti di silenzio e stasi per farmi una rapida idea di tutti i presenti. Non sono affatto certa che la giovane dalle onde castano scuro ci lascerà il tempo di un saluto prima di fiondarsi contro di noi.

I miei occhi giungono sulla figura più minuta di tutte; la ragazza dimostrerebbe con la sua statura a malapena l'età adolescente ma il corpo snello è quello di una donna. I capelli corti e scuri conferiscono un tocco eccentrico come anche gli abiti, la sua aura è estremamente energica e flessibile ma insieme percepisco la spigolosità con cui sta accogliendo il nostro arrivo.

La giovane è protettivamente affiancato da un ragazzo dai capelli mossi di media lunghezza e sguardo perforante. La corporatura slanciata e asciutta è evidentemente ben tonica sotto il maglione, sinonimo di una discreta potenza fisica e probabilmente anche di una notevole pericolosità per i movimenti veloci.

Ci sono solo due sorrisi ad accogliere il nostro arrivo ed entrambi sono rivolti al leader. La donna dal viso a rotondo ha l'aria complessivamente pacata e amorevole ma le labbra carnose sono tese in modo appena troppo rigido, come se stesse simulando il gesto per nascondere un sentimento viscerale di odio o rancore.

L'uomo all'estrema sinistra del gruppo invece pare un angelo sceso in Terra, ho l'immediata sensazione che ci sia qualcosa di così puro e onesto in lui da convincermi che il suo sorriso per Aro sia l'unico sincero.