Nelle mie più rosee aspettative sarei entrata in camera con una tallonata urgente alla porta, muovendomi a ritroso e trascinando con me Aro verso il letto a baldacchino. Certamente non mi sarei mai immaginati di fare ingresso nelle mie stanze scortata da Karim con il mio borsone e Sulpicia con il mantello del marito.
Il compagno di Nicolas ci ha presto lasciate sole abbandonando i miei effetti personali sul materasso ampio e morbido. Avrei voluto dedicare un momento di serena pace ad osservare attentamente il bellissimo arredo della camera ma la mia attenzione è completamente assorbita da ogni movimento di Sulpicia. Osservo la moglie di Aro accucciarsi vicino alla vasca da bagno per infilare il mantello nella conca e iniziare a far sgorgare acqua sul tessuto elegante. Sono tanto sbalordita da non riuscire a giustificare nessuna delle sue azioni, scelte o parole.
Guardo con silenzioso sospetto la ragazza, torreggio in modo forse un poco inquietantemente su di lei attendendo che si volti e mi aggredisca. Non sono affatto convinta di poterle dare le spalle ora che siamo sole qui dentro.
Nella mente ho un subbuglio di emozioni, che rincorrono ricordi e sentimenti. Nelle viscere percepisco il crescente desiderio di eliminare la donna perché rappresenta un pericolo.Lei rappresenta una minaccia per tutto ciò che mi è caro: la mia relazione con Aro, il potere del mio leader, la mia nuova famiglia e la mia esistenza. Lei è la moglie legittima di Aro e l'ho sentita pianificare vendetta contro il marito, probabilmente è qui per usurpargli il trono e/o uccidermi.
Torreggio alle sue spalle mentre il desiderio d'azione che monta nel petto, desidero distruggerla ma qualcosa mi ferma. Mi chiedo quale sia la motivazione dietro al suo ritorno, mi domando perché Karim non l'abbia scacciata via appena l'ha vista all'orizzonte di Volterra.
"Puoi pulirti il viso" lei mi sorride gentilmente con un piccolo cenno al lavabo.
Non c'era superiorità nella sua voce mentre mi concedeva il grandioso onore di usare il mio stesso lavandino. Riservo uno sguardo acido e tagliente alle sue spalle ricurve mentre è china sul suo lavoro, mi chiedo se non stia invece facendo di tutto per rendere la macchia definitivamente indelebile dal mantello di Aro.
Non ho alcuna intenzione di darle le spalle, chinarmi sul lavandino e buttarmi dell'acqua sul viso mentre copro gli occhi con le mani; non con lei nella stanza. Sulpicia ha un posto d'onore nell'eremo giapponese, Kaito le è devoto o almeno lo è stato un tempo e sono certa le abbia insegnato a combattere molto bene. Sulpicia potrebbe essere una macchina da guerra per quello che ne so io.
"Che ci fai qui?" rompo infine il silenzio dopo diversi minuti di stasi. Finalmente ho deciso con quale domanda iniziare, quale racchiude il maggior numero dei miei dubbi.
Un sospiro stufo esce dalle sue labbra, la vampira si blocca come infastidita dal mio tono diretto e quasi accusatorio, poggia un gomito al bordo della vasca interrompendo il suo lavoro per dedicarmi la sua totale e tagliente attenzione. Uno sguardo freddo mi colpisce, le labbra dal rossetto scarlatto non sembrano più morbide ma dure come la pietra di cui so essere fatta.
"Per il tuo stesso motivo" sentenzia con tono secco e qualche tono più alto di prima, sembra seccata "Dopotutto questa è casa mia" fa notare con uno sguardo freddo e tagliente.
"Ti ho liberata, sei scappata, tu non volevi restare qui" la mia risposta è molto rapida. Non indugio ad incalzarla perché sono certa, dalla sua reazione, che ho appena schiacciato il tasto giusto. Sulpicia interrompe il lavoro ancor prima di averlo ripreso, rapida e composta molla tutto lì per alzarsi e affrontarmi apertamente, ora non torreggio più su di lei in modo minaccioso.
"Mi sto assicurando che Volterra non rimanga indifesa, faccio in modo che l'assenza di mio marito non causi problemi ai Volturi" specifica e il fastidio nel doversi giustificare con me è evidente e palpabile "Attenta Adelaide, così mi fai pensare di avermi liberata perché ti ero tra i piedi" sussurra lentamente riducendo lo sguardo un poco "Ora lavati il viso". Il suo è un ordine, nulla di più nulla di meno, l'obbligo imposto da una madre che davvero tiene al benessere dei propri figli.

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La Corona del Re
FanficAdelaide Volturi, neonata vampira, è ora guidata dagli istinti più intensi e irrefrenabili. L'autocontrollo è ancora ben lontano e il suo potente dono crea non pochi problemi alla Nobile Casata e ai suoi tre leader. La Regina sembra fuori controllo...