Giudici: parte II

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I leader camminano con calma verso i loro troni in un'elegante e silenziosa sfilata, gli abiti di epoche profondamente diverse. Mi concentro su di loro studiandoli minuziosamente proprio per riprendere il controllo seguendo i consigli di Marcus.

Osservo il Maestro che mi ha impartito le importanti e difficili lezioni negli ultimi giorni, mi rendo conto di non averlo conosciuto quasi per nulla da umana, che il suo atteggiamento nei miei confronti sia stato distaccato ed insieme incostante. Un paio di volte mi ha difesa apertamente, un giorno ha cercato di uccidermi in modo tanto doloroso e maestoso. Non conosco nulla di lui se non qualche dettaglio tragico della vicenda con Didyme. Il suo sguardo indifferente nasconde nelle iridi rosso scuro un mare tempestoso di sofferenza.

Mi sento profondamente in difetto nei suoi confronti, gli ringhio addosso per metà del tempo durante le sue lezioni, sbotto dicendo di smetterla di parlare quando, in fin dei conti, sta solo cercando di aiutarmi. I suoi consigli sono certamente validi ed efficaci, ora infatti sto riprendendo il controllo della mia mente. Sono io il problema, troppo facilmente mi lascio trascinare in un turbinio di desiderio ardente e insaziabile.

Lascio scorrere lo sguardo sul leader che conosco meglio, un piccolo sorriso mi sfugge automaticamente trovandolo estremamente affascinante nel suo abito nero elegante e setoso. Le ciocche superiori dei capelli corvini bloccate dietro alla nuca, una cravatta scarlatta caratterizzata da un delizioso intreccio appena visibile ad occhio umano ma perfettamente apprezzabile al mio. Le scarpe a punta nere opache, fibbiette argentee chiudono la calzatura, il tacco duro ticchetta appena sul marmo pregiato della sala in modo appena udibile, le mani congiunte a punta davanti all'addome e un sorriso educato e sornione stampato in viso. Le iridi appena più accese degli altri abitanti del palazzo sono percorsi da una luce maliziosa e soddisfatta.

Lascio scorrere gli occhi cremisi sull'ultimo fratello, il più giovane e iracondo, anche Caius non posso dire di averlo davvero conosciuto da umana. Sicuramente ci sono state più interazioni, alcune piacevoli altre spiacevoli e tremendamente compromettenti per la mia salute psicofisica ma anche in questo caso conosco molto poco di lui. Non seguendo ancora gli allenamenti del terzo fratello non ho avuto modo di rapportarmici da neonata vampira.

Un timore strano serpeggia in me: se a suo tempo ero quasi crollata al suo fascino, ora che i miei desideri sono intensi e travolgenti potrebbe accadere che gli balzi addosso come vorrei fare con Aro?

Scaccio la strana domanda scuotendo il capo e incrocio infine il suo sguardo, tizzoni ardenti direttamente usciti dall'inferno sono incastonati nel suo viso, in completo contrasto con i tratti angelici e perfetti.

I tre leader superano la ragazza nuovamente ben bloccata da Felix, Caius e Marcus ruotano eleganti e pacati, si siedono ai rispettivi posti mentre Aro si colloca davanti alla ragazza bloccata. Un delicato volteggiare del palmo e l'ex pirata rilassa i suoi possenti muscoli lasciando andare la giovane. Aro le porge la mano aperta, sono certa un sorriso educato e affabile abbia scoperto i suoi denti candidi.

Seguo l'intera scena nella zona appena retrostante i troni di Marcus e Aro, ogni mio senso è proteso verso il leader e la giovane e splendida vampira dai tratti orientali per cui simpatizzo tanto in modo obbiettivamente incomprensibile anche per me. Lei si issa sulle gambe senza usare la mano di Aro, quando ha sistemato rapidamente i suoi indumenti poggia accondiscendente il suo palmo in quello del Giudice più severo.

Passano alcuni minuti, Aro sonda in lungo e in largo la mente della giovane, probabilmente alla ricerca di qualche dettaglio compromettente per la sua posizione o forse solo per conoscerla visto che non l'ha mai incontrata. L'intera Guardia attende in silenzio, oramai l'alba è terminata e dalle alte piccole ma innumerevoli vetrate opache entrano i primi raggi mattutini di settembre. La Sala dei Troni viene pian piano rischiarata dolcemente dalle finestre appena sotto il magnifico soffitto a cupola sulle nostre teste, un altro giorno incomincia sulla capitale dei vampiri, un altro giorno di lavoro per i giudici millenari custodi del segreto della nostra razza.

La Corona del ReDove le storie prendono vita. Scoprilo ora