Capitolo 28 (terza parte)

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"Buon lavoro, allora

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"Buon lavoro, allora. Ti mando la buonanotte prima di andare a dormire."

Rileggo l'ultimo messaggio di Mike, con un sorriso che mi attraversa le guance da parte a parte. Vuole darmi la buonanotte, nessuno l'ha mai fatto prima. Cioè, nessun ragazzo. Mi è capitato che smettessi di chattare con Cornelia fino a tarda sera, ma con lui è tutto un altro discorso.

«Lav, cos'è quell'espressione sognante?» mi chiede Jasmine. Dev'essersi accorta del barlume nei miei occhi quando anche solo penso a lui.

«Un ragazzo» mormoro, incapace di mentire.

«Ti stai sentendo con qualcuno? Ma è fantastico!»

La verità è che io e Mike non siamo più a quella fase di conoscenza iniziale in cui ci stiamo sentendo. Ho dormito con lui la scorsa notte, il nostro rapporto ha fatto un passo in avanti. E lui... mi piace da impazzire.

«E questo qui com'è?» domanda Jasmine, entusiasta, legandosi i capelli in uno chignon dietro la nuca. «Pensavo che fossi fissata solo con quel giocatore della Vulnus, sai... quello che è venuto a cena da noi quando hai rotto i piatti.»

«Be'... è lui.» Avvampo, perché dirlo è imbarazzante. Chiunque mi conosca sa che tengo a Mike più di quanto potrei mai tenere a un parente. E ora chiunque si renda conto che ho una relazione sentimentale mi chiederebbe se l'ho lasciato perdere. Non potrei mai.

Allo stesso modo, non riuscirei mai a dire un generico "sì, è uno, tutto qui", non quando mi sento spedita in orbita solo alla prospettiva di ricevere la buonanotte da lui.

«Wow, e com'è successo?» indaga ancora, con una curiosità sincera. «Dev'essere stato fantastico!»

«Lui è fantastico» rispondo, con un sorriso che si è impossessato di me e mi fa sembrare ancora più stupida di quanto mi senta a volte. «Ti ricordi quando sono venute qui le ragazze degli altri giocatori e hai detto che suono all'Oasi? Qualche giorno dopo è passato di lì con un paio di altre coppie e mi ha accompagnata a casa. Abbiamo iniziato a parlare... ed eccomi qui.»

«Ti ha accompagnata a casa? Che cavaliere!» squittisce, con gli occhi a cuoricino. «Che bello, Lav, sono così contenta per te!»

«Perché, viene qualche altro giocatore della Vulnus, stasera?» Yuri, alle mie spalle, è appena entrato nello stanzino. E, per fortuna, ha sentito solo l'ultima frase di Jasmine.

«Si può sapere che accidenti vuoi? Può venire tutta la Vulnus, e allora?» ribatto, scocciata. La sua sola presenza ha spento la spensieratezza di pochi istanti fa.

Posa lo zainetto con il suo cambio, che consiste in un grembiule appallottolato. Neanche ha avuto la decenza di stirarselo. «Quelli cercano solo qualcuna con cui spassarsela, non gliene frega niente di te.»

«Se così fosse, sarebbe un mio problema. Non vedo cosa te ne importi.» Io so la verità: Mike tiene a me. Ci tiene, me l'ha dimostrato ogni volta in cui abbiamo parlato insieme, in cui ci siamo baciati, persino quando ero impacciata perché credevo di non saperlo fare... Per non parlare della scorsa notte.

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