Quando Mike me l'ha chiesto, non ho saputo più dirgli di no. Il sesso con lui di questa mattina è stata una delle migliori esperienze della mia vita. Ha superato addirittura l'antipasto di martedì, al risveglio.
Mi ha intontito così tanto, tra i miei sensi stravolti, con il suo cioccolato che mi faceva impazzire sempre di più, il suo pollice da usare come primo tentativo per altro – che mi ha eccitata al punto da non farmi capire più niente.
Quando mi ha fatto capire che io per lui sono importante quanto Liam, ho fatto la facile equazione per cui anche per mio padre potrebbe valere lo stesso. Potrebbe tenere a me, ma la nuova compagna potrebbe avergli impedito di vedermi. Avrebbe senso, lo ricollego al fatto che, secondo Mike, Audrey non vorrebbe che suo figlio mi incontrasse.
Io non lo costringerei mai ad allontanarsi da lui.
Tuttavia, quando ho scoperto che erano già d'accordo perché mi vedessi con mio padre proprio stamattina, non ne sono stata felice. Affatto. Mi sono chiusa nel mio mutismo e non ho più rivolto la parola a Mike.
Se mi avesse raggirata per farmi cedere? Se avesse usato il sesso per rabbonirmi e farmi accettare l'idea di vederlo? E se stanotte fosse stato sveglio e mi avesse mentito?
Dovrei essere meno diffidente, ma come faccio?
«Ehi, cioccolatino.» Accosta la macchina a un marciapiede e mi guarda, ma io non ho la forza di ricambiarlo.
«L'hai fatto apposta, vero?» sussurro.
«Che intendi dire?»
«Prima, Mike. Dopo quello che abbiamo fatto, non ero lucida. Ne hai approfittato per convincermi a venire fin qui?» Ho gli occhi gonfi, potrei piangere da un momento all'altro. Perché non sento più la sua fiducia? Perché sento crollare le mie poche certezze?
«No, io... non ero perfettamente cosciente neanch'io» mormora. In un'altra vita deve essere stato un cantante d'opera, perché la sua voce continua a ricordarmi quella di un baritono. «Non avrei dovuto chiedertelo in quel momento, ma l'avrei fatto comunque. Ci tengo, secondo me è un'occasione. Non voglio che te la prenda con me per questo.»
«Non me la sono presa.»
«Sai che mi accorgo quando menti?»
«E anche se fosse?» sbotto. «Mi hai raggirata dopo esserti fatto raggirare a tua volta. Non conta, per te?»
Si immobilizza. «Non credo che volesse raggirarti.»
«Io non mi fido di lui.»
«Amore, parlaci.»
«Io ci parlerei anche se lui non...» Mi blocco, fissando il cruscotto della macchina. Sposto lo sguardo su di lui, sembra sorpreso quanto me, ma non distoglie quegli occhi castani dai miei. «Mi hai chiamata amore?»
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Note a canestro
RomanceLavinia ha un sogno, diventare una pianista di professione, e un amore segreto, il giocatore di basket Mike Cooper. Lo ama di un amore platonico, più profondo di quello che potrebbe legare una tifosa al suo giocatore preferito. E non si permetterebb...