Lavinia ha un sogno, diventare una pianista di professione, e un amore segreto, il giocatore di basket Mike Cooper. Lo ama di un amore platonico, più profondo di quello che potrebbe legare una tifosa al suo giocatore preferito. E non si permetterebb...
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La partita contro Varese va bene. Va bene perché loro sono una squadra che gioca bene da diverse stagioni e averci vinto grazie a dei canestri importanti nell'ultimo minuto gasa tantissimo sia i giocatori sia noi pubblico sulle gradinate.
E, cosa che mi scalda il cuore più di tutto, uno di quei canestri è una tripla di Mike dall'angolo più vicino al punto degli spalti in cui mi trovo io. Ha alzato la mano indicando i tre punti rivolgendosi ai tifosi e la mia fantasia mi ha spinta a credere che con lo sguardo cercasse me tra i visi tutt'intorno.
Sono arrossita, ma nessuno ci ha fatto caso, perché ogni singola persona che mi circondava era concentrata sulla partita.
Quando Jacob Finney ha schiacciato sull'azione finale è venuto giù l'intero Palavulnus.
Rimaniamo ad applaudire quando suona la sirena, con i giocatori che ci ringraziano passeggiando sul parquet e applaudendo a loro volta in direzione del pubblico, a prescindere dal settore. Tutto il palazzetto, fatta eccezione di una piccola macchia rossa dei tifosi di Varese in trasferta, è tinta di verde con sprazzi di bianco qua e là.
Non perdo di vista Mike neanche per un secondo, ma sono certa che si ricorda della promessa di incontrare me e i ragazzi del fanclub dopo la partita, perché stamattina mi ha inviato un messaggio per dirmi di trovarci fuori dall'impianto dal lato del parcheggio all'aperto.
Così, quando ormai i giocatori sono spariti all'interno del tunnel degli spogliatoi e anche sugli spalti i tifosi iniziano a defluire verso l'esterno, come una marea verdastra, Cornelia mi prende sottobraccio.
«Gli hai detto di aspettarci?» mi chiede a bassa voce.
«Non credo che serva, se ne ricorderà.»
«Scrivigli, no?» insiste.
Mi limito a sospirare e a scostarmi dalla sua stretta. Mi mette a disagio quando mi spinge a prendere l'iniziativa. Ho ritmi lenti per abituarmi a nuove situazioni e tutto ciò che nell'ultimo mese mi è accaduto con Mike è stato fin troppo precipitoso.
Raggiungiamo l'esterno insieme agli altri del fanclub e camminiamo insieme verso il parcheggio.
A quanto pare, altri tifosi non hanno avuto la stessa pensata, ma probabilmente saranno già andati a Brescia per la Supercoppa o avranno altri impegni domenicali che li tengono lontani dalla zona in cui transitano i giocatori.
Infatti vediamo Pala e Tomic andare via insieme, così come Leroux e Teo poco dopo.
Rimaniamo in attesa chiacchierando tra noi, rievocando alcuni momenti della partita.
«E quella stoppata di Arnaud? Ha le molle sotto i piedi, salta parecchio in alto!» sta dicendo Gigi.
Mi viene da sorridere, perché proprio durante le sue parole Jérémy Arnaud sbuca fuori dall'impianto insieme alla fidanzata. I due si rivolgono qualche sguardo innamorato e camminano insieme tenendosi per mano fino a un'automobile, prima di sparirci all'interno e passare davanti a noi uscendo dal parcheggio.