Aspetto nel parcheggio. Lavinia mi ha scritto poco fa per dirmi che cercherà di sbrigarsi perché non vede l'ora di essere con me.
Smanio perché mi raggiunga, questi giorni di lontananza forzata sono stati duri da sopportare. Mi sembra di non baciarla da una vita, mentre invece era solo venerdì.
Sono stato bravo di nuovo, non mi sono dato al "sesso in solitaria" e ho aspettato di vederla. Spero che abbia voglia anche lei, perché è così meravigliosa che non riesco a non pensare a quanto sia bello farci l'amore.
«Scusami, ho fatto più in fretta possibile.» Apre la portiera, ansimando come se avesse corso. Ha il naso rosso per il freddo, il cappuccio tirato su per ripararsi dal vento e il trucco ancora acceso sul viso.
Mi sta porgendo una busta spillata, su cui leggo "Nubi di Cacao", il nome della migliore cioccolateria di Villafiore. Ancora non si è seduta, aspetta che la prenda.
«È per me?» le chiedo, sorpreso. Non mi aspettavo un regalo.
«Sì, apri.» Si sistema nell'abitacolo e allaccia la cintura. La guardo per un momento che non finisce mai, stordito dal suo gesto. Lavinia si abbassa il cappuccio e scuote i capelli neri. Mi sorride, arrossendo. «Vuoi aprire o ci penso io?»
«Lo faccio io.» Le do un bacio sulla guancia e lei fa per togliermi la busta dalle mani, ma la stringo a me, impedendole di prenderla.
Faccio saltare i due punti di spillatura e li butto nel vano con una busta per le cartacce, che ieri Liam ha riempito con un paio di fazzoletti usati. Infilo la mano dentro ed estraggo una confezione di cioccolatini.
«Li assaggiamo a casa?» le chiedo, felice. Ha avuto una splendida idea, avrei voluto averla prima io.
«Alcuni li ho assaggiati ieri» mi dice. «Quello con il ripieno di fragola è buonissimo, non ho mai mangiato niente del genere.»
«Sei andata da "Nubi di Cacao", hai mangiato e ora vuoi anche i miei cioccolatini?» scherzo.
«Ehi, sono i nostri cioccolatini!» esclama, contagiata dalla mia risata. «Mi ci ha portato mio padre, ho colto la palla al balzo per prenderli anche per te. Ti piacciono, vero?»
Mi guarda speranzosa.
«Lavinia, io amo il cioccolato. Non ti chiamerei cioccolatino, altrimenti.»
Mi bacia, cogliendomi alla sprovvista, e approfondisce il bacio con passione, tanto da farmi desiderare di spogliarla adesso. I pantaloni sono strettissimi.
«Continuiamo a casa» le dico. «Sei troppo bella e io sto evitando di fare quello che facevo prima.»
Si ricompone, prendendo la busta con i cioccolatini e sistemandola tra le sue gambe accanto allo zaino con il cambio. «Intendi... quello che facevi in bagno?» mi chiede, esitando.
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Note a canestro
RomanceLavinia ha un sogno, diventare una pianista di professione, e un amore segreto, il giocatore di basket Mike Cooper. Lo ama di un amore platonico, più profondo di quello che potrebbe legare una tifosa al suo giocatore preferito. E non si permetterebb...