Capitolo 12 (prima parte)

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Tengo fermo il pollice sull'ultimo tasto

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Tengo fermo il pollice sull'ultimo tasto. Le mie note ancora aleggiano nell'aria, vibrano intorno a me, suonano attraverso me, come se fossi io lo strumento che le rende vive.

Ho finito di comporre la "Sinfonia Uno". E mi è venuta bene.

Mi è venuta bene.

Sono soddisfatta di una mia creatura invisibile.

Ho gli occhi lucidi, non mi sono mai sentita così. Ho composto una melodia intera.

Correrei all'Oasi prima di subito, ma non posso arrivare con un anticipo di ore – come mi ha detto la stessa Nelly la prima sera.

Nelly.

Prendo il telefono e scrivo nella chat con lei. "Ho finito la Sinfonia Uno. Vuoi venire da me a sentirla?"

In questi giorni è stata la persona che più ha creduto in me, più di mia madre, più di Jasmine e Riccardo, più dello stesso Oreste Faggi che mi ha dato un lavoro nel suo locale. La prima persona a cui devo farla ascoltare è lei.

Per un momento fantastico su come sarebbe suonarla all'Oasi, come mi aveva augurato proprio Nelly. Sarebbe un momento tutto mio, con i riflettori puntati su di me, con le mie note, le mie emozioni a trafiggere chiunque mi stia intorno. Suono per espandere me stessa, per rompere i muri che mi circondano, per scavalcare la solitudine che mi sono creata negli anni.

La musica è una forza potente, armonia distruttiva e creatrice allo stesso tempo, e io mi sento parte di questa forza. Anzi, io lo sono.

Io sono musica.

"Sono già in giro, tempo un quarto d'ora e sono da te."

Per sedare l'ansia, inizio a camminare su e giù per casa. Sono tesa al pensiero che qualcuno possa ascoltare per intero la Sinfonia Uno, anche se quel qualcuno è una mia amica. Condividerla significa renderla reale.

Reale, come tutto ciò che negli ultimi giorni mi sta succedendo. Ho parlato con Mike, lui mi segue su Instagram e gli ho anche scritto un messaggio, a cui mi ha persino risposto.

Riapro la chat con lui e rimango imbambolata a rileggere, per la ventesima volta da ieri pomeriggio, le sue parole. Quell'accenno finale sul ricontrollare i piatti e che non li rompa di nuovo è carino e mi dà la speranza di incontrarlo ancora, oltre a martedì, quando ci sarà l'evento allo store. La Vulnus ancora non ha pubblicato niente, ma confido sul fatto che attenderanno la fine della Supercoppa.

Qualche minuto più tardi, Nelly citofona.

Ho il batticuore nel sistemare lo spartito davanti al pianoforte, in attesa che varchi la soglia di casa. Quando lo fa, ha lo sguardo illuminato. È un raggio di sole, capisco perché come nome d'arte utilizzi "Nelly Sunny".

«Voglio sentirla subito» mi dice, ancora prima di togliersi la giacca e il foulard leggero. Poggia la borsa sul tavolo della cucina, come se già avesse familiarità con casa mia, una familiarità che con lei è naturale, come se fosse una cugina che viene a trovarmi o una sorella maggiore che ormai vive per conto suo ma che non ha dimenticato i luoghi conosciuti per una vita.

Mi siedo al piano e inizio a suonare. Chiudo gli occhi. Non devo neanche leggere le note, mi lascio trasportare. E cerco di non piangere, perché mi sento così bene, così viva.

Non mi sono mai sentita così, non ho mai provato questa scarica elettrica che travolge e dona nuova linfa per credere nei sogni. In tutti i miei sogni.

Suono e penso a Mike, a quanto quel suo semplice messaggio mi abbia messa in pace con me stessa. Suono e penso che martedì ci rivedremo e che domani avrà la sua prima partita della stagione che Riccardo ha deciso di trasmettere nei televisori dell'Osteria. Così avrò un'altra possibilità di vederlo giocare e di infondere più coraggio in me stessa. Quello stesso coraggio che mi ha spinta a scrivergli.

La melodia termina e Nelly batte le mani con convinzione.

«Lav, è magnifica!» esulta. Esulta, come se non avessi appena finito di suonare, ma avessi segnato un canestro importante e decisivo.

«Dici davvero?» le chiedo.

«Assolutamente sì. Andiamo all'Oasi, Roggero deve fartela suonare.»

Spazio autriceEd ecco che Lavinia finisce la sua Sinfonia Uno

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Spazio autrice
Ed ecco che Lavinia finisce la sua Sinfonia Uno. Ci fidiamo di Nelly ed è stata bravissima?

Ora non resta che chiedere a Roggero il permesso di suonarla all'Oasi. Cosa potrà mai andare storto?

Vi ricordo sempre di seguirmi su Instagram, ci saranno delle novità in questo periodo <3

Baci a tutti,
Snowtulip.

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