Capitolo 41 (seconda parte)

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«Dove corri?»

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«Dove corri?»

Appena siamo rientrati in casa, Liam si è precipitato verso le camere da letto.

«Devo vedere una cosa!» mi grida di rimando, entusiasta. Ma quando ritorno è deluso. «La tua fidanzata?»

«Non c'è» rispondo a bassa voce, riponendo il guinzaglio di Whisky nel guardaroba. Siamo stati con lui al Giardino Comunale dopo aver pranzato insieme alla famiglia di Teo.

«Perché non me la vuoi presentare?» insiste, togliendosi il cappotto.

«Mamma ha detto di no.» Lo dico di corsa, senza prendere fiato, come un cerotto da togliere tutto insieme.

«Perché?»

«Ha le sue ragioni.» Mento anche a me stesso, perché la ragione di Audrey è che Lavinia è una bambina che vuole stare con me per denaro. «Non voglio parlarne, ci sto male anch'io. Credevo che mi avrebbe detto di sì.»

«Ma mamma che c'entra se è la tua fidanzata?»

«Tu sei anche suo figlio, non posso decidere da solo.»

«Papà, io non capisco.» Si siede sul divano, imbronciato. «Se io ti chiedo di fare uno sport e mamma dice di no, allora non posso farlo? Se voglio mangiare un dolce, dovete telefonarvi per mettervi d'accordo? Non è giusto!»

Whisky scodinzola verso di lui, cercando di fargli tornare il buonumore ma invano.

«Liam, le cose non sono sempre facili.» Prendo posto accanto a lui sui cuscini grigi. «Fare uno sport o mangiare un dolce non è come farti conoscere una ragazza che per me è importante.»

«Perché no?»

«Perché ci sono delle dinamiche in mezzo. È come se tu avessi una migliore amica nuova, diversa da Daisy, e volessi presentarla a Darko per giocare insieme a lei. Daisy ci rimarrebbe male?»

«A Daisy non importa nulla di me. Ieri e oggi mi ha parlato a malapena.»

Avranno delle incomprensioni dovute alla crescita, ma non credo che lei non gli voglia più bene.

«Appunto. Anche io e mamma parlavamo a malapena, prima di divorziare. E ora parliamo solo quando si tratta di te. Mamma non vuole che un'altra persona prenda il suo posto.»

«In che senso?»

«Nel senso che è pur sempre tua madre e niente potrà mai cambiare questo fatto, anche se io e lei non ci amiamo più. Lei, però, è importante per te. Non dovresti mai vedere un'altra donna come una "seconda madre" o una "madre che ha preso il suo posto".»

«Mamma ha paura che non le voglio più bene?»

«Ha paura che potrebbe succedere.»

«Non succederà mai.»

«Lo so.» Gli accarezzo la schiena e lui poggia i gomiti sulle ginocchia, intristito.

«Non me la presenterai mai per questo?»

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