La prima lezione che ho imparato dalla notte trascorsa con Mike è che i baci creano dipendenza. Ne voglio ancora, non sono mai abbastanza – soprattutto quando lui mi stringe in un modo tanto dolce e passionale allo stesso tempo da farmi volere di più.
La seconda lezione è che non sono solo i maschi a provare un forte desiderio sessuale, perché sento una pulsazione indecorosa in un luogo che mi vergogno solo a pensare. E un'ulteriore prova è data dalle mie mutandine bagnatissime quando sono andata a fare pipì dopo il caffè – e che ho asciugato con la carta igienica.
La terza lezione è che non devo avere paura di lui, né della sua mascolinità. Mike ha un modo meraviglioso di porsi a tu per tu con me: non gli è mai passato per la mente di sovrastarmi, anzi, sembra che cerchi in ogni maniera di pormi sul suo stesso piano, da pari a pari. Era uno degli aspetti su cui mi aveva messa in guardia Nelly e sono rincuorata dal fatto che la sua raccomandazione non fosse necessaria. Inoltre, la sua schiettezza nel parlare di ciò che gli succede nelle parti basse lo rende ancora più adorabile e, soprattutto, desiderabile.
La quarta è che non devo vergognarmi di me, perché anche lui mi accetta così come sono. A lui sto bene, non mi considera una fan che si mette in ridicolo per attirare le attenzioni del suo giocatore preferito, né un pensiero simile l'ha mai sfiorato.
Cerco di trovarne una quinta per arrivare a un numero tondo, seduta in macchina al fianco di Pala, che si è offerto di passarmi a prendere per andare all'Oasi. In realtà gli sto facendo un favore, visto che mi ha chiesto lui di accompagnarlo per chiedere l'intera sala per il primo giorno compatibile con gli impegni della squadra e che coincida con un mio turno.
Altro punto enorme a favore di Mike: si fida di me e non è geloso. La gelosia è tremenda, un tarlo che divora da dentro... per capirlo mi è bastato vedere le occhiatacce che Cornelia rivolgeva a una ragazza che durante una partita stava flirtando con Bruno mentre eravamo in coda per prendere da bere durante l'intervallo. Per mia enorme fortuna non ho mai avuto l'occasione di sperimentarla. E prego di non doverla provare mai.
Per questo quando Daniele si è offerto di passarmi a prendere, lui ha detto un semplice "va bene", prima di ricominciare a baciarmi sul divano. Sento ancora la sua bocca contro la mia, le sue mani che mi sfiorano, che mi accarezzano, che mi stringono...
Sì, i baci creano una forte dipendenza.
«Non ho interrotto te e Mike, vero?» mi chiede Pala.
«No, figurati» gli rispondo, ma il mio tono sognante lascia trapelare ben altro.
Sospira, continuando a guidare. «Scusami se non sono di compagnia, non mi piace parlare in macchina.»
«Tranquillo, ho la testa altrove» gli dico, sincera. E l'altrove è il salotto di Mike. Le mani di Mike.
Rimaniamo in silenzio, interrotto solo da qualche vibrazione proveniente dal mio cellulare. Controllo solo alla decima, perché non volevo smettere di pensare a quanto la notte appena trascorsa sia stata favolosa.
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Note a canestro
RomanceLavinia ha un sogno, diventare una pianista di professione, e un amore segreto, il giocatore di basket Mike Cooper. Lo ama di un amore platonico, più profondo di quello che potrebbe legare una tifosa al suo giocatore preferito. E non si permetterebb...