Trovo la porta accostata, così la spingo ed entro nell'appartamento in cui Audrey e Liam si sono trasferiti. Mi aspettavo di trovare la confusione di una casa appena abitata, ma invece è tutto pulito e ordinato. Il parquet scintilla davanti ai miei occhi, mi accoglie uno spazietto con un porta ombrelli e un attaccapanni, a cui non mi avvicino. Spero che sia tutto veloce e di filare via il prima possibile.
«Sono arrivato» annuncio ad alta voce.
«Papà!» Liam mi corre incontro e mi abbraccia.
Gli spettino i capelli corti. «Mamma?»
«Nella sua stanza speciale.»
"Stanza speciale" è il modo in cui Audrey chiama la camera che occupa per le sue creazioni artistiche in fimo, che poi dipinge a mano. Dice che la aiuta a rilassarsi e che ama occuparsi in prima persona dei propri gioielli, perché le dà più soddisfazione rispetto a indossare quelli confezionati. Un tempo concordavo, ma poi ho visto come li realizza... Se è contenta lei, tanto meglio. Non mi riguarda più.
«Tu sei pronto?» chiedo a Liam.
«Sì, stavo facendo i compiti. Devo mettere il quaderno nello zaino, così finisco a casa tua.»
Lo seguo fino alla cucina, dipinta di azzurro e con un tavolo al centro, su cui Liam ha sparpagliato un'intera confezione di pennarelli. Rifiuta il mio aiuto per mettere tutto a posto, così lo lascio da solo a occuparsene e cerco la mia ex moglie.
Mi accosto a una porta chiusa, da cui sento provenire la sua voce.
«Sì, mi manchi tanto anche tu» sta dicendo. «No, non l'ho detto a Mike, non credo che sia una buona idea.»
Cosa non è una buona idea dirmi?
«Ma sì, certo che ci vedremo stasera. Mio figlio dorme da lui e sono libera.»
Il tono addolcito mi fa supporre che stia parlando con un uomo. Significa che è tornata a Villafiore non per permettermi di vedere Liam, ma per frequentare un altro. Quel mi manchi mi mette in allerta. Lo frequentava da prima che ci lasciassimo? E io che mi sto facendo tanti problemi per Lavinia...
Busso alla porta e la schiudo salutandola con un cenno. Lei conclude in tutta fretta la telefonata e mi squadra con un cipiglio infastidito.
«Credevo che non arrivassi più» commenta.
«Hai degli appuntamenti a cui ti faccio fare tardi?» la punzecchio, nonostante mantenga un tono rilassato.
«Non sei tenuto a saperlo» ribatte, fredda.
«Fa' attenzione a Liam» le dico soltanto a bassa voce, mentre lui scorrazza in cameretta.
Inarca un sopracciglio, come se volesse rimproverarmi per l'ennesima volta a causa dell'asse del bagno lasciato sollevato. «Io sto molto attenta, è mio figlio.»
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Note a canestro
Storie d'amoreLavinia ha un sogno, diventare una pianista di professione, e un amore segreto, il giocatore di basket Mike Cooper. Lo ama di un amore platonico, più profondo di quello che potrebbe legare una tifosa al suo giocatore preferito. E non si permetterebb...