Capitolo 44 (seconda parte)

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Mike apre la porta di casa e la richiude con delicatezza, come se temesse di buttare giù l'intero condominio con la sua forza

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Mike apre la porta di casa e la richiude con delicatezza, come se temesse di buttare giù l'intero condominio con la sua forza. Ha una busta di plastica, mi ha avvisata che sarebbe passato a prendere qualcosa per non salire a mani vuote.

Si guarda intorno, perché il salottino è diverso da come era la scorsa volta in cui è stato qui. Sasha ha allestito in quattro e quattr'otto un vero studio fotografico, con dei pannelli portatili per evitare di inquadrare le pareti della stanza e in modo da mettere in risalto me e il pianoforte, che abbiamo spostato al centro.

Scolo la pasta ancora prima di salutarlo e la unisco al pesto per condirla, mentre lui posa la busta su una credenza.

«Ho portato dei pasticcini» mi dice. «Spero che quelli con la frutta ti piacciano, ero di corsa e ho scelto in fretta.»

«Vanno benissimo» gli sorrido, portando in tavola. Mi slancio sulle punte dei piedi per stampargli un bacio sulle labbra, e poso la pasta al centro della tavola apparecchiata.

Sasha, da seduta, non ci ha tolto gli occhi di dosso da quando è entrato. Credo che sia curiosa di vedere come vanno le cose tra noi. Anche se le domande che mi ha fatto prima si sono limitate al voler sapere se stava andando tutto bene. Mi è sembrata sinceramente felice per noi due.

«Credo che Teo debba parlarti» le dice Mike.

«A me?» gli chiede, incredula. «E di cosa?»

«Daisy. Ultimamente... be', le cose con lei sono difficili. Non solo per Liam, ma anche nel rapporto con lui. Secondo me tu sei la persona che può capire meglio la situazione.»

Abbiamo dimenticato di parlare di Daisy e Liam, stamattina. Eppure era un discorso molto importante.

«So tutto.» Mike mi accarezza la schiena. «Teo me l'ha detto.»

Sa cosa Daisy pensa di Liam? Dubito che Teo, per quanto possa essere stato sincero con lui, gli abbia riferito le parole esatte che ha usato anche con me.

«Mi dispiace» mormoro. «Dovevamo parlarne, ma in mezzo a tutto quanto...»

«Non ti preoccupare, non sono offeso. Avevamo parecchie cose da dirci, è normale che qualcuna si sia persa.»

Sasha sorride, finendo il suo piatto di pasta. «Allora, che ne dite di fare anche un paio di foto voi due insieme?» ci propone. «Ormai siamo qui e se volete una foto che vi ritragga entrambi...»

Scambio solo uno sguardo con Mike. Sì, mi piacerebbe, l'idea di essere fotografata con lui da una persona che lo fa di mestiere mi fa sentire tranquilla. Non sembrerò uno sgorbietto scheletrico accanto a lui. Su questo Sasha è stata molto rassicurante anche quando stamattina le ho accennato al problema. Mi ha fatto vedere delle foto che ha scattato a delle coppie e così facendo mi ha dato maggiore sicurezza.

Li lascio da soli a parlare dell'allenamento, anche se li ascolto dal bagno, perché lascio la porta aperta mentre mi lavo i denti. Mike sta dicendo che Colucci ha spiegato le gerarchie e con quale criterio li farà giocare, e sta dando ragione a Sasha su un vecchio discorso che riguarda Niko e il suo rapporto con Ethan.

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