Lavinia ha un sogno, diventare una pianista di professione, e un amore segreto, il giocatore di basket Mike Cooper. Lo ama di un amore platonico, più profondo di quello che potrebbe legare una tifosa al suo giocatore preferito. E non si permetterebb...
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Rimango imbambolata a fissare la porta da cui Mike è appena andato via, mentre Nelly paga il Funkopop.
Mi ha chiamata per nome.
Si ricorda di me.
Mi ha dato appuntamento tra due martedì.
Non posso crederci.
Ci sarà altra gente, ci saranno tanti altri tifosi che forse riconoscerà, ma intanto... Intanto ci ho parlato. Di nuovo. E di nuovo ho scordato una foto o un autografo. Perché non ho Cornelia con me a ricordarmelo quando succedono queste cose?
Perdo il contatto con la realtà, finendo a viaggiare per mondi lontani e meravigliosi in cui l'invito di Mike è solo il primo invito di una lunga serie che mi permetteranno di incontrarlo ancora. Non era costretto a dirmi quando avrebbe avuto un incontro allo store, eppure l'ha fatto. Me l'ha detto in anteprima. Perché avrebbe dovuto farlo? Se non gli importasse di me, sarebbe stato zitto... giusto?
«Sembra un tipo gentile» ammicca Nelly. Non mi ero accorta che fossimo per strada, né che la sua automobile fosse già a pochi passi da noi. «Gli hai detto che "cercherai di esserci"? Lo vedrai ancora?»
«Be', è un giocatore. Io lo vedrò spesso» le dico. Riporto i piedi per terra, cerco di essere razionale, di giudicare la situazione in modo tale da non crearmi illusioni. È sposato e ha un figlio, non baderebbe mai a me. Non mi vedrebbe mai più di ciò che sono: una tifosa. Non posso crearmi dei castelli in aria che non corrisponderanno mai alla realtà.
«Ma ti conosce? Sembrava che foste in confidenza.»
Davvero si notava? No, Lav, calma. È stata solo una sensazione di Nelly. «Confidenza mi sembra troppo... Una volta è venuto al ristorante dove faccio la cameriera. Cioè, lo stesso giorno in cui ho avuto il colloquio per suonare all'Oasi.»
«È stato carino a ricordarsi di te, non è scontato.»
Rientriamo in macchina. Se racconto sul gruppo che ho incontrato Mike Cooper un'altra volta, non mi crederanno. A meno di non nominare l'evento a cui mi ha invitato. Ne sono gelosa, perché lui ne stava parlando con me, non mi ha detto di portare tutto il fanclub... Ma, se non lo dicessi ai ragazzi, mi odierebbero.
«Ci ho fatto una figuraccia, si ricorda per forza.» Ancora, cerco di smontare l'entusiasmo. «Sono solo una tifosa, nient'altro.»
«Lui per te è un po' di più, vero?»
Non le rispondo. Come fa Nelly a rendersi conto anche di quello che provo? Non si tratta di qualcosa di superficiale legato alla situazione attuale – come accade di solito, quando i miei pensieri traspariscono con chiarezza – ma di sentimenti che vengono dal profondo della mia anima. E che non voglio mai far trasparire, perché è ciò che di più delicato covo. I miei sentimenti sono tanto limpidi? E se Mike se ne fosse accorto? Mi avrebbe invitata lo stesso?