Rientro in lacrime nel camerino. Non sono riuscita a fermarle mentre il manager mi rimproverava. Non gli è piaciuto che abbia suonato uno dei miei pezzi senza avvertirlo, ma quando avrei potuto farlo? Non è arrivato fino a molto dopo che io e Nelly avevamo già iniziato e non c'è stata occasione per parlargliene.
Lei è entrata dopo di me nel suo ufficio e immagino che anche a lei ne starà dicendo di tutti i colori per avermelo permesso. Anzi, forse il suo rimprovero sarà ancora peggiore del mio, perché è stata proprio Nelly a spingermi a farlo e a non pensare alle conseguenze!
Non potevo aspettare lunedì e discuterne con lui? Perché ho fatto di testa mia? E se avessi mandato tutto all'aria perché ho preso l'iniziativa? E se non mi tenessero più qui?
Non riesco a smettere di piangere, mentre mi cambio e arrotolo il vestito per nasconderlo nello zaino. Vorrei nascondere tutto di me, vorrei dimenticarmi di esistere sul pianeta. Non mi sono mai sentita tanto umiliata.
Solo per aver suonato un mio brano, neanche fosse cascato il mondo!
E se invece mi avesse rimproverata per la decisione ma in realtà voleva dirmi che compongo da schifo e che è meglio che non lo faccia mai più per il bene dell'Oasi?
Raccolgo le mie cose e mi infilo la giacca per uscire. Ormai sono le due passate, ma non è un problema: ho già preso gli autobus notturni, anche prima di iniziare a lavorare qui.
Romeo Roggero mi ha trattenuto per un tempo indefinibile... E mi trattata da schifo. Mi sembra ancora di sentire la sua voce che mi dice "ora che hai firmato il contratto, non puoi fare come ti pare. Non sei qui per metterti in mostra, ma solo per lavorare!"
Come se volessi mettermi in mostra... nessuno dei commensali si è accorto che il mio brano era originale e che non era opera di altri. Se Nelly non l'avesse detto al microfono, non l'avrebbe saputo neanche lui. Mi avrebbe solo detto di rispettare la scaletta.
«Ti serve un passaggio?»
Enzo. La sua voce calda e gentile mi blocca mentre sto uscendo dalla porta principale. Anche lui si è cambiato e ora indossa dei semplici jeans con una maglietta dei Nirvana.
«Non so se...» inizio a dire.
«Lav, è tardi, chissà chi incontri in giro. Giuro che non mordo.» Abbozza un sorriso. «Però devo chiederti di aspettare Nelly.»
Una morsa mi attanaglia lo stomaco. Nelly. Non riesco a pensare di vederla, non dopo che sta prendendo una lavata di capo per colpa mia.
«Non me la sento, non voglio disturbarvi. Grazie lo stesso.» Me lo lascio alle spalle senza ascoltare la sua risposta e mi fiondo a passo spedito alla mia fermata dell'autobus.
Il freddo mi pizzica il viso, ancora umido per il pianto, e anche gli occhi sono dolenti, forse per il mascara che dev'essermi colato. Chissà in che condizioni mi avrà vista Enzo.
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Note a canestro
RomanceLavinia ha un sogno, diventare una pianista di professione, e un amore segreto, il giocatore di basket Mike Cooper. Lo ama di un amore platonico, più profondo di quello che potrebbe legare una tifosa al suo giocatore preferito. E non si permetterebb...