Capitolo 35 (seconda parte)

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Prendo la valigia e me la trascino per le scalette fuori dall'aereo

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Prendo la valigia e me la trascino per le scalette fuori dall'aereo. Mentre siamo sulla navetta per lasciare la pista d'atterraggio, accendo il telefono e leggo il messaggio che mi è arrivato da Lavinia mentre ero in volo.

"Ho parlato con mia madre. Le ho detto che mi sono licenziata dall'Osteria. E... qualcuno ci ha visti quando ci siamo baciati, prima che scendessi dalla tua macchina. Ora sa che ho un ragazzo e che sei tu, cioè, più o meno si ricorda di quando ti ha incontrato. Non le ho detto altro, ma è stata molto insistente. Fammi sapere quando atterri, un bacio."

"Cioccolatino, sono atterrato. Se non ti senti sicura a parlargliene, non farlo. Almeno non devi nasconderle che non lavori più all'Osteria, è un sollievo, no? Ti ha fatto altre storie per il lavoro?"

Blocco il cellulare e lo infilo nella tasca interna della giacca, spiato dallo sguardo strafottente di Niko, che si avvicina a me con la faccia di chi non vuole lasciarmi in pace.

«Riesci a farti gli affari tuoi?»

«No. Te la sei bombata?»

«La smetti di chiedermelo?»

«Devo controllare se hai trovato il nostro regalo?»

Lo ignoro, perché per fortuna dobbiamo già scendere.

«Allora te la sei bombata» sussurra mentre procediamo all'interno dell'aeroporto seguendo il nostro autista.

«Cosa te lo fa pensare?» lo prendo in giro.

«Se non l'avessi trovato, mi avresti chiesto di che stavo parlando e ti saresti incazzato. Se l'avessi trovato ma non ti fosse servito, mi avresti fatto un altro cazziatone dei tuoi. Quindi ti è stato utile, no?»

Cedo, tanto non riuscirei a nasconderglielo. «Sì, Niko, è stato utile.»

«Grande. Avevo ragione, tu non avresti pensato a comprarteli prima.» Mi cinge le spalle con un braccio e mormora: «Finalmente hai usato il cavatappi e l'hai stappata. Ha goduto?».

«Non ti rispondo.»

«Non è una domanda su di lei, ma su di te. Sei stato abbastanza bravo?»

«Credo di sì.»

«Bene. Non fartela scappare, è pazza di te.»

Accenno un sorriso, perché sentirlo che non spara volgarità su me e Lavinia è un sollievo. Anzi, sentire dalla sua voce che lei è pazza di me mi fa piacere – anche se ignoro come abbia potuto trarre una conclusione simile, visto che l'avrà incontrata quattro volte in tutto e mai da solo.

Pala gli lancia un'occhiataccia e mi affianca nel camminare, mentre Niko è richiamato da Ryan e Jemmy.

«Tutto bene? Niko stava rompendo?» mi chiede.

«Non più del solito.»

«Che voleva?»

«A Tortona... avete architettato un piano per rifilarmi dei preservativi?»

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