Capitolo 53 (seconda parte)

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Sasha mi porge una bottiglia di succo di frutta

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Sasha mi porge una bottiglia di succo di frutta. Dopo quella sbronza a casa sua, ho accuratamente evitato l'alcol quando si è trattato di vedere insieme le partite.

Anche le altre ragazze della squadra sono qui, manca solo Elena. Sono stata in disparte per quasi tutto il tempo, ad ascoltarle parlare di qualsiasi argomento. Ho detto soltanto che la mia casa di produzione mi farà fare qualcosa con la Vulnus e ne sono state entusiaste. Sembrano felici per me, persino Zoe e Ludovica con cui ho parlato mezza volta.

Anche Zoe, la moglie di Claudio Stoppani, è sulle sue – credo che sia dovuto alla lingua. È tedesca, infatti si sono conosciuti quando lui ha giocato nel Bayern Monaco, ma ha imparato un po' di italiano. Ci veniamo incontro con l'inglese, che più o meno conosciamo tutte.

Io l'ho studiato a scuola, ma ho cercato di approfondirlo il più possibile per un solo e semplice motivo: è la lingua madre di Mike. Anche se lui dopo tanti anni qui conosce bene l'italiano.

Ludovica è espansiva quanto Sasha, almeno nella mimica e nel modo in cui si rapporta alle altre, chiamandole "tesoro" spesso e volentieri. È uno di quei soprannomi femminili che non ho mai sopportato e che mi ha sempre dato una sensazione di finto. Ma lei sembra spontanea e sincera, insinuando il dubbio in me che alla fine sia solo un modo affettuoso per rivolgersi agli altri.

C'è stata una vera e propria invasione di "casa Arnaud", a cui si è unita anche Daisy, che ora se ne sta accanto a me e mangia una patatina dietro l'altra fissando il riscaldamento delle squadre. È concentrata, come se dovesse scendere lei in campo.

Il clima tra noi è sereno, persino quando viene alzata la palla a due e inizia la partita.

Alla prima schiacciata di Jacob, viene inquadrata la panchina – in cui è seduto Mike.

«Non ti dà fastidio che non gioca mai?» mi chiede Daisy.

Anja la rimprovera con uno sguardo, ma io mi limito a scrollare le spalle.

«Il coach ha detto che gioca in campionato. Io voglio che lui dia il massimo per la squadra quando viene chiamato in causa. Sono importanti anche quelli che non giocano.»

«A me darebbe fastidio se papà non giocasse» sentenzia lei, prima di servirsi un'altra razione di patatine fritte.

Anja scuote la testa, come a dirmi di lasciarla perdere. Non mi offendo per Daisy, ho imparato a capire che non ha il minimo filtro nel dire ciò che pensa, nel bene o nel male.

Quando Niko entra in campo per sostituire Ethan, commette due falli nel giro di un minuto. Prova a protestare con gli arbitri, a dire che non ha fatto nulla e che l'avversario si è buttato, ma non serve a niente: si prende il primo richiamo – il che significa che alla prossima protesta arriverà un fallo tecnico – e viene sostituito da Colucci, che al suo posto inserisce Mike.

Si aggiusta la canotta dentro i pantaloni e scambia un cenno d'intesa con Pala. Inizia molto bene, segnando un canestro da tre e aiutando Daniele in fase difensiva.

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