Capitolo 48

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E: l'hai lasciato là?

B: Sì! Non potevo sentirlo parlare ancora in quel modo: io lo facevo solo per renderlo fiero di me. Sabato dopo la puntata sapevo quanto potessi aver bisogno di me, ma lui si è presentato lì agli studi e come al solito non sono riuscito a dirgli di no.

La guardo e le accarezzo la guancia.

B: non ho smesso di pensarti un secondo!

La vedo guardare in basso.

E: potevi dirmi queste cose, lo avrei capito! Io non volevo di certo controllarti, ero solo preoccupata che ti fosse successo qualcosa.

B: lo so! - le do un bacio sulla mano - ma quando ti ho vista così ferita ho pensato di lasciarti andare...non meritavi una persona come me!

E: ma a me non interessa che tu mi dica quelle parole!

B: Emma non devi giustificarmi per forza! Irama ha ragione: ho vent'anni e dovrei fregarmene di quello che pensa mio padre e seguire quello che voglio io.

E: e... cosa vuoi tu?

La guardo molto intensamente. Le metto una mano dietro al collo e la prendo verso di me. Mi avvicino piano piano perché voglio capisca cosa sto per fare e voglio che mi fermi in caso non se la sentisse ancora. Lei non mi ferma però,così la bacio. Un bacio che mostra quanto ci eravamo mancati, un bacio che mi fa capire quanto stupido sono stato e quanto avessi dovuto lottare per tutto questo. Metto il mio naso contro il suo ed emetto un sospiro.

B: ho sempre voluto solo e soltanto te!

La vedo sorridere.

B: grazie!

E: di cosa?

B: di questo sorriso! Non sai quanto mi è mancato vederlo! 

Lei si avvicina e mi bacia di nuovo. La stringo forte e poi ci abbracciamo.

E: Simo... - ci stacchiamo e lei mi accarezza il viso - io non ho bisogno di quelle parole!

B: ho solo bisogno di un po' di tempo per staccarmi da tutto quello che sono stato fino ad ora.

E: questo - mi mette la mano sul cuore - me le ha già dette tante volte quelle parole!

Ci baciamo di nuovo.

B: non ci metterò molto te lo prometto! Si tratta solo di dirle, perché io già le sento per te Emma.

E: quindi...

Mi avvicino e le do un bacio sul naso.

B: quindi....vuoi essere...

Non mi fa nemmeno finire.

E: Yes! Yes!

B: no! Fammi finire! Voglio che almeno questa volta sia ufficiale: vuoi essere la mia ragazza?

E: no!

Rimango immobile. Ha un tono e un'espressione così seria, mentre solo due secondi fa sprizzava gioia da tutti i pori.

B: ma...

E: io non ho mai smesso di esserlo!

Mi salta al collo e mi bacia. Mi ritorna il sorriso immediatamente, ma ancora più grande è il sorriso che ho nel cuore. Sono riuscito a parlarle di me e della mia vita e lei mi ha ascoltato senza giudicarmi.

E: Simo - si stacca da me - io...

Le metto la mano davanti alla bocca.

B: non devi dirlo per forza!

Mi bacia la mano e me la leva.

E: Simone I love you!

La guardo negli occhi. Spero che almeno con quelli io riesca a dirglielo.

E: grazie!

B: per cosa?

Va vicino al mio orecchio.

E: per avermelo detto con gli occhi.

Appena me lo dice si mette nell'incavo del mio collo,avvolgendomi il torace con le sue braccia. Siamo coricati nel letto e sono al settimo cielo.

E: perché sorridi così? A che pensi?

B: che siamo di nuovo qui! - le bacio la fronte - non pensare che non ritenga importante quello che hai fatto....non sprecherò questa opportunità che mi hai dato.

E: visto che vuoi farti perdonare... mi faresti un favore?

B: qualsiasi cosa!

Scoppia a ridere.

E: mi vai a prendere qualcosa da mangiare?

B: e io che pensavo volessi davvero farmela pagare!

E: no...- mi da un bacio sulla guancia - ma potrei pensarci.

B: cosa desidera la mia piccolè?

E: mmm.... tu cosa vorresti?

B: te!

Le faccio un po' di solletico e lei inizia a ridere.

E: no dai! - continua a muoversi per il solletico - davvero cosa ti piacerebbe?

B: una bella cotoletta con le patate.

E: Sì! Adoro le cotolette!

B: chiamo e le faccio portare su dal servizio in camera, non voglio andare giù e lasciarti da sola.

E: non scappo!

B: lo so, ma voglio stare con te.

E: d'accordo!

Mi bacia la guancia. Mi alzo dal letto e vado a telefonare. Appena torno la vedo seduta  che guarda la finestra e sbuffa.

B: che hai?

E: sono stanca di stare ferma qui:mi piace perché sono con te, ma non voglio stare tutto il giorno a letto.

B: se vuoi possiamo guardare un film mentre pranziamo... - vedo che non si solleva molto di morale perché comunque non può uscire - lo so che non è il massimo ma...- le vado vicino sedendomi sul letto - il dottore ha detto che devi riposarti:il ché implica stare a letto e mangiare.

Continuo a vederla lo stesso triste.

Biondo ed Emma - Ricordati di ...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora