Capitolo 135

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Annuisco e torno a guardare il panorama.

B: vuoi sentire un po' di musica?

Interrompe il silenzio dopo un po'.

E: musica?

B: sì! Sai quella cosa dove la melodia si unisce alla parola? - mi parla in modo molto sarcastico - il motivo per cui siamo ad Amici. 

Gli faccio una smorfia e lui mi allunga le cuffie.

B: non tenere troppo alto, in modo che non ti rimbombi in testa.

E: va bene! - mi passa il suo telefono - non ascolti tu?

B: no fai pure! Io mi godo l'aria!

E: ma mi dai il tuo telefono così?

Mi guarda come se avessi appena detto un'enorme cavolata.

B: dai Emma! Non è mica la prima volta poi sei tu!

E: ok. 

Stranamente, anche se non ne rimango molto stupita, so muovermi benissimo tra le sue playlist e ne noto subito una. "PICCOLÈ ♥". La apro e ascoltando rapidamente le canzoni sento solo la mia voce: penso siano tutte le canzoni che ho cantato nel programma, ma ci sono anche i miei inediti. Mi fa molto piacere sapere ogni volta di più quanto io e Simone siamo legati e quanto lui tenga a me. Dopo un po' il sole inizia a battermi contro, così con la sedia mi sposto verso Simone.

B: aspetta!

E: ma che fai?

Mi aiuta ad alzarmi e mi fa sedere sulle sue gambe.

E: ma ti distruggo le gambe così!

B: per niente! Goditi l'ombra!

Mi da un bacio sulla guancia e guardando il suo telefono, appoggia la testa contro il mio braccio. Dopo aver sentito le mie canzoni ascolto le sue, quelle con scritto il nome Biondo. Mi suonano subito famigliari e mentre ascolto Dejavù, noto che Simone si è addormentato. È così dolce e mi ritorna subito in mente l'immagine di noi due su un lettino, sopra una specie di tetto, ma poi la mia visione si sposta quando parte un'altra sua canzone: Quattro Mura. È la visione di poco fa, dove eravamo nella doccia. Quando ho avuto i primi flash non provavo lo stesso di quel momento, mentre ora riesco a identificarmi sempre di più, se pur non ancora completamente. Guardo l'ora sul telefono ed è l'una. Non vorrei svegliato, ma non me la sento di scendere da sola,così appoggio il suo cellulare e lo accarezzo delicatamente sulla guancia. Non si sveglia,ma si appiccica ancora di più a me, stringendomi in una sorta di abbraccio. Mi viene da sorridere, allora mi avvicino al suo orecchio.

E: Simone....

B: cinque minuti principessa!

Cerco di trattenere ancora la mia risata, perché da come parla credo stia sognando.

E: è l'una dobbiamo scendere. 

B: sì ho capito che poi ti passo a prendere ora dormi che è presto!

Scoppio a ridere e lo scuoto un po': non volevo svegliarlo in modo brusco, ma non accenna ad aprire gli occhi.

B: ohi - è leggermente confuso dai miei scossoni - che c'è?

E: nulla tranquillo!

Ho le mani sulle sue spalle e lo sento assolutamente a suo agio, mentre si sfrega gli occhi con una mano,mentre l'altra la tiene saldamente dietro la mia schiena,avvolta alla mia vita.

B: scusa sono crollato!

E: figurati! Non volevo nemmeno svegliarti, ma è l'una e sarebbe meglio scendere.

B: hai assolutamente ragione! - mi fa scendere dalle sue gambe - andiamo!

Mentre usciamo dall'ascensore, vediamo il dottore venirci incontro.

X: eccovi! Vi ho cercato ovunque! - poi si volta verso Simone - pensavo te la fossi portata via!

Lui gli sorride timidamente.

E: ho voluto fare due passi per muovere le gambe.

X: hai fatto benissimo!

Tira fuori una cartella e legge qualcosa.

X: allora i parametri sono regolari Emma! Diciamo pure che... puoi uscire!

E: davvero?

X: a meno che tu voglia restare qui!

Simone interviene senza quasi farlo finire.

B: nemmeno per sogno!

X: allora seguitemi perché devi firmare dei documenti e prendere tutti i tuoi referti.

B: ascolta intanto tu va!

Lo guardo confusa perché non capisco il motivo per cui non voglia venire con me.

B: faccio che andare a prendere le tue cose in stanza, così lasciamo subito questo posto.

Questa motivazione mi rasserena e dopo avergli dato un bacio sulla guancia, lo lascio andare e seguo il dottore. Mi accompagna con calma nel suo studio e mi mostra tutti i miei valori. Mi spiega come dovrò prendere le pastiglie che mi ha prescritto, mi toglie tutti i tubi e mi fa firmare i fogli per le dimissioni. Dopo poco entra Simone finalmente.

B: ho già chiamato un taxi! Sarà qui fuori tra dieci minuti. Hai fatto tutto?

E: sì!

Prima di uscire il dottore ci ferma, rivolgendosi a Simone.

X: ti consiglio di rivolgerti comunque al dottor Prati, perché potrebbe aiutarla per quanto riguarda i ricordi, anche se sta facendo molti progressi da sola!

Simone annuisce e tenendomi la porta aperta mi fa uscire.

E: chi è questo dottore?

B: nulla poi ti spiego, ora usciamo da qui piccolè! 

Biondo ed Emma - Ricordati di ...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora