Capitolo 134

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X: Simone quello non possiamo risolverlo stando qui, anzi solo tornando a casa potrà ricordare qualcosa.

Mentre guarda il monitor a cui sono collegati i miei tubi,mi chiede se ho già ricordato qualcosa.

E: alcuni flash.

X: vedi! Piano piano riacquisterai i tuoi ricordi senza alcun tipo di aiuto esterno! Dalle lastre il danno non risulta affatto permanente!

E: quindi quanto ci vorrà per vedere questi parametri?

X: se tutto va bene dopo pranzo ti dimettiamo!

E: grazie! Effettivamente sono stanca di stare stesa qui!

Finisce di guardare i suoi valori e ci saluta.

B: grazie dottore!

X: di nulla! - è sulla soglia della porta - Vi faccio sapere tra un po'.

B: ascolta piccolè....

E: dimmi!

B: è un po' che sei seduta:ti va di fare due passi fino alla sala d'aspetto?

E: penso proprio di averne bisogno!

B: perché non l'hai fatto prima se ne avevi così tanta voglia?

E: non so....

In realtà lo so benissimo: essendo molto debole non mi fidavo a farmi tenere da nessuno. Lui però non è nessuno. Viene dalla parte del letto in cui ho le ciabatte e mi aiuta a mettermi seduta con le gambe sul bordo. Guardo subito le ciabatte anonime ai piedi del mio letto.

B: mi spiace ma qui non hanno i tuoi unicorni!

Sorride e fa per alzarmi,ma io gli blocco il braccio.

E: lo sai?

B: Emma eri la mia fidanzata!

Immediatamente al suono di quel "eri" mi incupisco.

B: beh lo sei! E lo sarai sempre! Anche se non mi vorrai più!

E: io ti vorrò sempre!

Mi è uscito di getto senza che me ne rendessi nemmeno conto, infatti mi guarda molto sorpreso.

B: beh meglio così! - mi aiuta ad alzarmi dopo aver messo tutti i tubi agganciati ad un palo bianco - vieni!

Le mie gambe cedono quasi subito, ma lui mi prende all'istante.

B: fai con calma! Non hai mosso i muscoli per un po'...datti tempo.

Io mi aggrappo forte a lui.

B: tranquilla ti tengo io!

Nello stesso tempo ho due flash diversi: il primo dove siamo io e lui in un ascensore e il secondo dove siamo in una doccia e lui mi tiene in braccio. Arrossisco leggermente ripensando all'ultima immagine e lui lo nota subito, mentre andiamo piano piano verso la porta.

B: visto qualcosa?

Muovo la testa su e giù, ma non mi chiede nulla. Usciamo dalla stanza e per la prima volta dopo giorni vedo qualcosa di diverso da quelle quattro mura.

B: ce la fai?

E: sì!

Nonostante questo lui continua a tenermi un braccio attorno alla vita. È veramente premuroso. Ma cosa dico? Si vede benissimo che mi ama! Il fatto è che anche io sento il cuore spingermi verso di lui, ma la mia testa non sa proprio chi sia. Molto lentamente arriviamo alla sala d'aspetto.

B: vuoi sederti o tornare indietro?

E: voglio andare fuori!

B: Emma non posso portarti fuori,se ti dimettono tra un po' usciremo!

E: non c'è un balcone?

B: non puoi camminare troppo!

E: è così lontano?

B: potremmo prendere l'ascensore per salire all'area per i fumatori, ma poi c'è un corridoio lunghino.

E: meglio:devo muovere un po' le gambe.

Lo vedo tentennare, così gli prendo la mano.

E: portami su!

Appena gli sfioro la mano vedo un'altra immagine: Simone che mi prende in braccio e sale una rampa di scale. Quando finisce tutto sembra quasi che anche lui abbia visto qualcosa, ma faccio finta di nulla. Dopo qualche secondo torna alla realtà e mi guida fino all'ascensore. Quando si aprono le porte, piano piano percorro il corridoio e arriviamo in una piccola terrazza. Ci sono un po' di tavoli e Simone mi fa sedere in quello più isolato.

E: non mi da fastidio che quei signori fumino. 

B: sì ma non voglio che aspiri del fumo, non ti fa bene!

E: però tu fumi!

Non mi dice nulla, si limita solo a sorridere:so di essermi appena ricordata di un'altra cosa.

B: beh ma per te è diverso! E poi...da quando ho te non fumo quasi più o comunque molto meno!

E: ah sì?- mi metto a ridere - ieri si sentiva che avevi appena fumato!

B: ero nervoso!

Ritorno subito seria:non mi pare giusto ridergli in faccia,perchè ovviamente era nervoso a causa di tutta questa situazione.

E: beh...come hai fatto a smettere? Anche se solo per un po',è difficile visto che diventa una dipendenza molto forte!

B: ne avevo una molto più forte!

Dal modo in cui mi guarda capisco che si sta riferendo a me, ma non lo do a vedere troppo.

E: allora....- mi sistemo i capelli dietro l'orecchio - concentrati su quella,dal momento che il fumo fa male!

B: lo farò fidati!

Mi sorride e mi fissa in modo molto insistente.

E: che c'è?

B: cosa?

E: mi fissi!

B: no ti osservo...è diverso!

E: sono uno zombie lo so!

B: smettila!

E: non mi sono nemmeno guardata allo specchio: sarò spaventosa!

B: spaventosamente stupenda!

Lo guardo per poi riabbassare lo sguardo subito e rimaniamo lì fuori per un bel po': avevo davvero bisogno di aria.

E: Simo?

B: dimmi...

E: grazie!

B: non pensarci nemmeno! 

Biondo ed Emma - Ricordati di ...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora