Capitolo 167

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Chiudiamo la porta e Simone va a sedersi su uno sgabello in cucina, guardandosi attorno. Io lo fisso perchè non riesco a dimenticare la frase di qualche minuto fa. Lo vedo sorridere e allungare il braccio verso di me. Metto la mia mano nella sua e lui mi prende verso di sè, abbracciandomi.

B: che avevi preparato amore?

E: ho provato a farti la carbonara. 

Gli indico la pentola con gli occhi.

B: stasera la assaggio ok?

Annuisco e nascondo il viso nel suo collo.

B: stai bene?

Faccio un versetto e gli dico che mi era mancato tanto.

B: lo so amore! Non ho smesso di pensarti un secondo credimi! Non immaginavo potesse essere così difficile!

Mi siedo sulla sua gamba, guardandolo negli occhi.

E: Simo io voglio venire agli studi. 

B: ma che dici? L'ospedale ha detto a tuo padre di stare a casa almeno una settimana!

E: ma già ero rimasta in hotel un paio di giorni dopo quella volta...ora qui sono proprio tagliata fuori!

B: Emma lo so che è dura, ma sei ancora un po' debole e reggere tutto più le lezioni non so...

E: ma almeno sarei in sala relax e potrei vederti ogni tanto!

B: amore!

Mi bacia e mi abbraccia.

B: sei stata bene oggi?

Muovo la testa su e giù,accennandogli un sorriso.

B: sei stata fantastica con Thomas!

Sorrido solo a ripensarci.

E: dovevi vederlo quando è arrivato! Guardava ovunque e toccava tutto!

B: gli hai dato tutti i cioccolatini però! E se ne volevo uno?

E: ti prego è appena andato via un bambino, non dovrò gestirne un altro spero!

B: ma questo bambino ti ama!

E: me too!

E: tu...tutto bene a lezione?

B: sì! Ho fatto tecnica, poi mentre ero con il maestro è arrivata la Turci, che ti saluta a proposito! Beh ti salutano tutti!

E: che carini!

B: a parte il gruppetto di acidini sì!

E: loro non esistono nemmeno per me!

B: addirittura!

E: sono stanca di incassare offese su offese! Loro mi insultano, allora da oggi risponderò al fuoco con il fuoco.

Simone mi stringe a sé, sfiorandomi il collo con le sue labbra, raggiungendo il mio orecchio.

B: sei sexy quando ti arrabbi!

Capisco quando ha voglia di stare con me, ma io lo provoco.

E: beh...ma io non mi arrabbio quasi mai,quindi non sono sexy molto spesso!

Sento le sue mani lungo le gambe e le sue labbra stampate sul collo.

B: allora vediamo di farti arrabbiare un po'!

Sorride e mi prende in braccio come un sacco di patate.

E: no dai Simo! - gli do delle piccole pacche sulla schiena - mettimi giù!

B: non ancora! Io ti preferisco più arrabbiata di così.

Mi sta portando su, così per convincerlo a mettermi giù, gli stringo il sedere con le mani e subito fa un verso per il fastidio.

B: ahi! - si ferma un secondo sulle scale - dai che ci sei quasi!

E: ma che vuoi fare?

B: lo vedrai!

Arriviamo in bagno e lui si mette davanti a me, con le braccia aperte.

B: dai vai!

E: cosa?

B: tu spogli me e io spoglio te!

Scoppio a ridere.

B: beh?

E: scusa ma...- non riesco a non ridere - quindi per cosa dovrei essere arrabbiata?

B: ti ho presa e portata su di peso...so che odi quando lo faccio!

Mi avvicino mettendo le braccia attorno al suo collo.

E: davvero?

Lui sorride e mi bacia.

E: se volevi fare la doccia insieme ti bastava solo chiedere!

Mi stringe a sé continuando a baciarmi.

B: Dio quanto mi sei mancata Emma!

E: lo so benissimo!

Lo sento da ogni suo tocco e in questo momento anche dalla sua evidente eccitazione. Gli tolgo la maglietta mentre lui si sfila i pantaloni, rimanendo in mutande. Faccio scorrere le mani sul suo petto per poi raggiungere il suo viso. Le sue mani ora sono sui miei fianchi e dopo poco le sento inserirsi nei miei pantaloncini per farli scivolare a terra. Mentre tolgo la maglietta, non si stacca un secondo da me.

B: sei bellissima!

Mi chiudo tra le sue braccia, perché quando mi ritrovo così, senza vestiti, mi sento vulnerabile e solo con lui riesco a sentirmi a mio agio.

E: ti amo!

B: ti amo anche io!

Gli faccio segno di entrare nella doccia, mentre mi libero degli ultimi indumenti che ho addosso. Entro e lo vedo fissarmi.

E: amore vieni o rimani lì?

B: si....è che.... sei perfetta!

Noto il suo imbarazzo, così non faccio molto caso alle sue parole e gli indico le mutande.

E: non vorrai lavarti con quelle?

Scuote la testa sorridendo e se le leva, entrando in doccia. Si volta a chiudere le ante della doccia e appena si gira, mi fiondo sulle sue labbra. Lui sorride e...Dio amo baciare il suo sorriso!

E: sei felice da quanto riesco a capire eh?

B: di più! - mi bacia continuando a ridere - quanto sai essere bella?

Mi stringe a sé, mettendomi una mano dietro la vita e una dietro al collo.

Biondo ed Emma - Ricordati di ...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora