Capitolo 66

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X: nulla di grave visto che ora sembra tutto ok.

E: beh ora sembra una cavolata, ma sul momento non lo era!

X: non voglio assolutamente farmi gli affari vostri,ma ho bisogno di sapere come ti sei sentita e il perché:raccontami fin dove ti senti.

E: diciamo che mi ha detto delle frasi forti....che il mondo non girava attorno a me e che infondo non ero la sua ragazza:non stavamo insieme da molto, ma l'intensità di ciò che provavamo era tanta...

X: quindi quando ti ha detto quelle parole ti sei sentita abbandonata....

E: non proprio, ma quasi! Quasi come se solo l'idea che io fossi la sua fidanzata lo infastidisse.

X: poi?

E: poi sono stata male un giorno intero,finché alla sera non mi hanno convinto ad andare ad una festa per svagarmi un po'. Mi avevano assicurato che Simone non ci sarebbe stato....

X: invece c'era!

E: sì! Io ero totalmente ubriaca, stavo uscendo dal bagno e l'ho sentito tirarmi un braccio. Ha iniziato a dirmi che quella non ero io e che io non mi sarei mai comportata così, allora io....

X: stai tranquilla:respira! Non sono qui per giudicarti!

E: lui è stato con molte ragazze, così ho pensato che se mi fossi proposta a lui in un modo diverso sarebbe tornato da me,ma lui non ha voluto. 

X: beh non conosco le circostanze,ma non tutti avrebbero preso quella saggia decisione.

E: lo so, ma ero ubriaca! Io ero lì e lui mi stava allontanando da lui dicendo che non ero la Emma che voleva lui. Così l'ho lasciato lì e mentre tornavo indietro ho visto la mia immagine allo specchio.

Il solo ricordare quelle sensazioni mi crea ansia,tant'è che inizio a muovere nervosamente la gamba su e giù.

E: all'improvviso ho iniziato a sentire una voce che diceva che non ero come mi voleva lui...e sono corsa in bagno.

X: sentivi la voce di Simone?

E: no...ora che ci penso non era la sua. Le parole erano le sue ma la voce no.

Vedo che continua a scrivere.

X: allora sicuramente ha a che fare con un trauma che hai vissuto! Sei proprio sicura di non ricordarti cosa ti ha spinto a farlo la prima volta?

Scuoto la testa,continuando a non ricordarlo.

X: dovrei parlarne con i tuoi genitori....

E: no!

Il mio è quasi un urlo disperato.

X: hai detto che lo sanno. 

E: sì, ma non che sia successo qui! Sono già abbastanza preoccupati che io sia in Italia da sola!

X: ma loro sapranno quando ti è successo e perché. 

E: non voglio dirglielo.

X: d'accordo! Hai diciotto anni quindi non ho il dovere di informarli,ma dovresti ripensarci.

Abbasso lo sguardo,perchè non è il primo a pensare che dovrei parlarne con loro.

X: c'è qualcos'altro che vorresti dirmi?

E: in realtà sì...

X: ti ascolto!

E: ieri ero in camera con Simone e ci stavamo baciando sul letto,poi però sono entrati i nostri amici e ci hanno interrotti. Io sono andata a vestirmi e ho sentito un'altra voce nella mia testa.

So di avergli appena detto che ci stavamo baciando mezzi nudi, ma ormai ho capito che vuole davvero aiutarmi e non è qui per criticarmi.

X: una voce?

E: sì...diceva che non ero ancora perfetta e che ci dovevo lavorare.

Il dottore mi guarda molto perplesso

X: era per caso la stessa voce di quella dell'altra sera?

E: Dio! Ora che ci penso meglio...sì!

X: ti sembra di conoscerla?

E: no è la voce di un uomo normale.

X: quindi è un uomo?

Rimango qualche istante sorpresa. Questo dottore mi sta davvero aiutando e stare lì non mi infastidisce più tanto.

E: dottore mi sto un po' preoccupando...cosa può voler dire questo?

Vedo che mi osserva e capisce che sono chiaramente nervosa.

X: vuoi che lo richiamiamo dentro?

Annuisco e lo vedo alzarsi.

X: Simone vieni pure!

Appena lo vedo sulla soglia della porta mi scoppia il cuore. Mi serve davvero tanto anche solo vederlo. Ha un bicchiere d'acqua in mano e me lo allunga, dandomi un bacio sulla guancia.

B: ho pensato ti servisse.

E: grazie.

X: allora Emma:sono ancora più convinto che nel tuo passato sia accaduto qualcosa che ti ha turbata. In quel momento hai provato delle sensazioni che ogni volta che le rivivi,ti riportano a quell'episodio e a compiere quel gesto.

B: mi scusi, ma non dovrebbe ricordarselo visto che l'ha colpita così tanto?

Vedo che si volta a guardarmi.

E: io non mi ricordo nulla!

X: molte volte la mente umana rimuove le cose che ci possono provocare dolore.

Lo guardo un po' confusa.

X: mi spiego meglio. La nostra mente è come un PC: quando arriva un virus, l'antivirus cerca di rimuoverlo subito, ma se questo virus è molto potente lascia comunque dei danni.

B: danni?

Lo vedo visibilmente preoccupato e mi stringe subito la mano.

Biondo ed Emma - Ricordati di ...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora