Capitolo 86

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E: che c'è? Che ho detto?

B: tu sei perfetta!

Mi stringe e mi bacia,lasciandomi un po' confusa.

B: un risveglio alternativo piccolè...scusa!

E: già svegliarmi accanto a te va benissimo! E sappi che per qualunque cosa ci sono!

B: allora andiamo a fare colazione giù ti va?

E: sì certo! Però devo andare per forza a prendere le mie cose in camera stavolta.

Si mette a ridere e iniziamo ad alzarci.

B: allora ascolta facciamo così: prepariamo tutto e poi andiamo giù a fare colazione così poi partiamo che dici?

E: d'accordo! Ma...cosa devo preparare?

B: beh portati un po' di cose: qualche cambio e le cose indispensabili per voi ragazze, poi vedi tu!

E: perfetto! - guardo l'orologio - alle 9.30 giù?

B: ci vediamo lì.

Ci baciamo, poi prendo la mia borsa e la mia giacca ed esco. Vado dritta in camera mia e per fortuna essendo domenica non trovo nessuno. Arrivata in camera, quasi stento a riconoscerla, tanto è il tempo che ho passato in quella di Simone. Prendo il trolley ed inizio a riempirlo di vestiti, biancheria di ricambio e scarpe. Tengo fuori un paio di jeans e una maglietta semplice,anche perchè non so dove vuole portarmi. Vado a farmi una doccia veloce così mi posso cambiare e togliere finalmente quei vestiti. Amo sentire il profumo di Simo addosso,ma i boxer erano davvero troppo scomodi. Finisco di mettere nel trolley i prodotti da bagno e mi preparo a scendere. Arrivo in sala e lo vedo già seduto. Vado da lui senza farmi sentire e gli metto le mani davanti agli occhi.

E: who am I?

Mi illudo che possa non riconoscermi,ma capisco di aver fatto una cavolata a parlare in inglese.

B: il mio angelo!

Gli do un bacio sulla guancia e mi siedo con lui.

E: non vale...ci siamo solo noi! - mi sorride - scusa il ritardo ma mi sono persa tra la doccia e il trolley.

B: tranquilla! Non c'è fretta!

Ci alziamo e prendiamo qualcosa dal buffet, per poi tornare a sedere.

E: non hai preso molta roba tu. 

B: non mi servirà!

E: ma come?

B: fidati piccolè! L'importante è che ti sia presa un po' di roba tu.

Mentre mangiamo, arriva uno dei camerieri.

X: Buona giornata ragazzi!

Lo salutiamo e poi ci chiede se quei bagagli siano nostri e noi confermiamo.

X: avete intenzione di andare fuori?

B: sì perché?

Ci guardiamo molto confusi.

X: è molto freddo e hanno messo brutto tempo!

E: ma piove?

X: non ancora, ma il cielo non promette nulla di buono! Comunque vi auguro una buona domenica!

Il cameriere se ne va e io mi intristisco perché ho paura salti tutto a causa del maltempo.

B: tranquilla - mi sbalordisce sempre di più il modo in cui ci leggiamo nel pensiero - dove dobbiamo andare non serve che ci sia il sole!

E: no?

B: no...serviamo solo io e te.

Finiamo velocemente di fare colazione e con i nostri piccoli bagagli andiamo alla macchina di Simo. Carichiamo le cose e partiamo.

E: è lontano?

Glielo chiedo guardano l'ora sul cruscotto.

B: no - mette una mano sulla mia coscia - tempo di arrivare ed uscire dal raccordo e siamo arrivati.

E: bene!

B: insomma...diciamo che a Roma il problema non è arrivarci al raccordo, ma uscirne!

Adoro quando fa queste battute. Nel frattempo ha iniziato a piovere. Durante il tragitto mettiamo la musica e cantiamo tutti e due, anche se ogni tanto non perdo occasione di chiedergli dove siamo diretti. Lui però non parla e cambia subito discorso per torturarmi. Usciti dal raccordo arriviamo in un bellissimo quartiere e mentre guida tira fuori un telecomando per poi schiacciarne il bottone. Stiamo entrando in una villa bellissima. Penso proprio di aver capito.

E: Simo ma....

Lui mi tappa la bocca con un bacio fulmineo. Spegne il motore e mi dice di scendere e seguirlo. Meno male siamo nel box perché fuori sta letteralmente diluviando. Lo aiuto a prendere le nostre cose e saliamo. Tutto quello che pensavo prende conferma nel momento in cui entrando vedo le foto di Simone ovunque. Lui mi guarda comprendendo la mia sorpresa e pochi secondi dopo lo sento prendermi la mano.

B: benvenuta a casa mia!

Su due piedi non riesco proprio a dire nulla, ma rimango solo con una faccia sbalordita.

B: mio padre è via quindi abbiamo tutta la casa per noi!

Sono un po' a disagio perché nonostante Simone non riesca a dirmi che mi ama, me lo dimostra in tutti i suoi gesti, anche fin troppo.

E: tua mamma e tua sorella?

Immagino abbia capito che temo una presentazione di famiglia, a cui non sono affatto preparata. Viene verso di me e mi mette le mani sulla vita, guardandomi negli occhi.

B: tranquilla! Mia mamma e mia sorella non vivono qui,te l'ho detto! Io vivo solo con mio padre...- mi prende le mani - tutto ok? 

Biondo ed Emma - Ricordati di ...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora