Capitolo 143

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Allora vado in lavanderia e raccolgo il bucato e le lenzuola che avevamo steso mercoledì prima di partire. E' tutto rimasto uguale anche nelle piccole cose:come se tutti quei brutti giorni non fossero accaduti. Sento Simone chiamarmi e avendo finito in lavanderia, vado subito da lui.

E: allora... - sorridendo gli indico la linea immaginaria che aveva segnato a terra - posso venirti vicino ora ?

B: certo!

Vado da lui e gli do un grande bacio sulla guancia. Vorrei saltargli al collo, ma devo resistere: non posso dare troppo nell'occhio e già mi sono fatta scappare troppe cose. Ha anche preparare la tavola.

E: mmm....che profumino! Cosa hai preparato di buono?

B: eh! Il piatto più buono che tu abbia mai assaggiato! Siediti!

Faccio come mi dice e davanti agli occhi mi mette un bellissimo piatto fumante.

E: no! Non ci credo!

B: invece devi crederci!

E: mi hai fatto l'amatriciana! Proprio come.....

Mi fermo subito:ovvio che so il perché me l'ha cucinata,ma non voglio lo sappia ora che mi sono ricordata tutto.

B: proprio come....

Dal suo tono, capisco che spera in un mio ricordo, ma con il dolore nel cuore gli dico una bugia.

E: proprio come ho sognato!

B: sognato?

E: sì...ho sognato che me la cucinavi!

B: ah....sei terribile! Mangi anche quando sogni!

E: ehy!

Minaccio di tirargli addosso l'acqua che ho nel bicchiere.

B: lo sai che sei comunque perfetta piccolè!

Gli sorrido e continuiamo a mangiare,poi una volta finito Simone mi tira fuori un po' di gelato dal freezer.

E: grazie!

Mi da un bacio sulla guancia.

B: non finisci mai un pasto senza qualcosa di dolce e visto che ti sei mangiata tutti i biscotti....

Mi guarda ridendo.

E: sorry!

B: dai apri! - tira fuori due cucchiai - ce n'è per entrambi!

Finiamo il gelato e mentre lui inizia a sistemare tutto, io mi guardo in continuazione il braccio.

B: non pensarci!

Sento le sue labbra sulla mia tempia.

E: cosa?

Mi indica il braccio con gli occhi.

E: sembro uno zombie!

B: magari gli zombie fossero così!

E: no dai davvero! Guarda - gli mostro il braccio girandolo - fa quasi schifo!

All'istante mi si mette davanti.

B: ehy! Non voglio sentirti dire quella parola!

È molto serio e quasi mi spaventa.

E: guarda che dicevo solo per il braccio tranquillo!

B: no! - mi prende le mani - Emma il tuo braccio è meraviglioso!

E: tu sei di parte!

B: certo che lo sono! E lo sarò sempre!

E: questo non toglie che è orrendo!

Mi prende il braccio e iniziando dalla mano mi da una serie di piccoli bacini fino alla spalla, provocandomi anche un po' di solletico. Non riesco a trattenere la mia risata, ma cerco di nasconderla il più possibile, soprattutto perché lo vedo ancora molto serio.

B: io trovo che ogni centimetro di te sia perfetto, anche se viola o giallo!

E: sei davvero gentile!

Siamo molto vicini e io mi sento completamente nel posto giusto: con lui. Le sue mani scorrono lungo le mie braccia. Io mi aspetto che mi dia un bacio, invece mi abbraccia. Un abbraccio diverso dal solito.

B: tu sei sempre bellissima Emma!

Poche parole sussurrate,ma tra le più importanti che potesse dirmi, perchè so cosa intende: lui ha sempre visto oltre la mia fisicità e so che fa riferimento alla mia anima. Vorrei dirgli quanto lo amo, gridarglielo in faccia a un centimetro dal suo bellissimo viso, ma mi limito a ricambiare il suo abbraccio.

E: anche tu sei meraviglioso!

Lo sento sorridere e accarezzarmi i capelli.

E: non avevi detto che dovevo starti lontano?

B: ti ricorderai presto di quante cavolate sparo!

E: immagino!

In realtà lo so! Nemmeno una! Con me ogni cosa che dice è un impegno e una promessa per lui.

B: ascolta perchè non vai un po' su a riposarti?

E: no...vai tu!

B: ma che dici! Io non sono stanco!

E: nemmeno io, quindi perchè dovrei salire?

B: beh non sono io che sono stato ricoverato più di due giorni con un trauma cranico e un braccio pieno di ematomi.

E: lo so che lo dici perchè mi vuoi bene - lo vedo sorridere leggermente in quanto so che mi vuole molto più che bene - ma sono stata seduta per giorni. 

B: d'accordo piccolè....ma non ti stancare!

E: magari vado su a mettere a posto un po' la mia roba...c'è un po' di casino. 

B: vai tranquilla! Io finisco di mettere a posto qui!

Gli do un bacio sulla guancia e corro su. In realtà tutti i miei vestiti sono messi perfettamente, ma sono i suoi ad essere un vero disastro. Ha un armadio enorme bianco che copre tutta la parete che da sull'esterno. Ci sono quattro ante: due centrali che formano un unico armadio e due singole ai lati. 

Biondo ed Emma - Ricordati di ...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora