Capitolo 68

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Mi avvicino e lentamente le abbraccio la vita da dietro. Lei mi sente subito.

E: sei qui...

Si lascia completamente inglobare dal mio abbraccio.

B: e dove dovrei essere se non con te?

Porta la testa indietro e mettendomi una mano dietro il collo,mi accarezza la testa.

B: sei spaventata vero?

E: non lo so...mi spaventa l'idea che mi sia successa una cosa che non ricordo e che però ha ancora effetto su di me.

B: sai che per qualunque cosa io sono qui! E quando sarai pronta ti ascolterò.

Si volta verso di me e mi bacia con molta dolcezza.

E: ma cosa ho fatto per meritarmi una persona come te?

B: nulla di buono!

Finalmente torna a sorridermi,così la porto verso il lettino che era rimasto là dalla prima sera che eravamo saliti lì sopra. Ci stendiamo e io la prendo tra le mie braccia.

E: ho sentito che dicevi a Zic che domani non hai lezioni...

B: già:noi cantanti del Fuoco ci dobbiamo preparare dopodomani prima della puntata.

E: non me lo ricordavo è vero...allora possiamo restare qui?

B: certo!

Mi levo la felpa e la metto aperta su di lei per coprirla un po'.

E: grazie.

B: non voglio che ti ammali piccolè!

E: no...- mi fa un piccolo ma bellissimo sorrisino - grazie per oggi! Senza di te non avrei mai trovato il coraggio di andarci.

B: Sì invece! Sei una tosta tu!

E: non senza di te!

Si accoccola sul mio petto e io la stringo ancora di più. Rimaniamo così qualche istante. È così piccolina quando mi è vicina, tanto che sento di doverla proteggere da qualsiasi cosa. Sento di volerla con me per tutta la vita.

 E: Simo?

La sua dolce voce interrompe i miei pensieri.

B: dimmi principessa.

E: ti amo anche io!

Quella frase mi colpisce dritta al cuore. Non riesco a dire più nulla. La stringo solo di più a me, sperando che dopotutto sono riuscito a farglielo capire anche senza dirlo. Io però voglio dirglielo! Voglio farlo perchè se lo merita e perchè anche io me lo merito. Nella mia mente e nel mio cuore è da tempo che so di amarla. All'inizio cercavo di fuggire da questo sentimento, ma ora non più:amo amarla. Amo l'idea di averla vicino per sempre. Eppure quelle parole rimangono qui nella mia mente e non ne vogliono sapere di uscire.

Emma Pov's

Il sole è già alto in cielo e la vista è meravigliosa. Non parlo solo di Roma. Alzo di poco la testa e me lo ritrovo con il viso leggermente piegato verso di me. Dorme ancora ed è proprio bello. Ha quel ciuffetto biondo che va verso l'alto che lo rende davvero buffo, insieme al suo tenero broncio. Mi avvicino piano piano e infilo il mio viso nell'incavo del suo collo. Sento che nelle braccia inizia a venirgli un po' di pelle d'oca. 

B: piccolè....

 Comincia a muoversi un po'.  

E: buongiorno!

B: che bello svegliarsi così!

Mi stringe e io mi raggomitolo su di lui.

B: come fai a essere sempre così bella eh?

Gli sorrido e gli do un piccolo bacio. Sento il suo stomaco brontolare, così glielo accarezzo.

E: forse dovremmo scendere per la colazione...

B: effettivamente ho un po' fame...- faccio per alzarmi ma lui mi trattiene - però...

Mi da un bacio.

B: ...posso aspettare un minutino!

Ci scambiamo un sorriso e attirandomi a sé iniziamo a baciarci. Sento le sue braccia forti intorno a me e io vado quasi completamente sul suo petto. Qualche minuto dopo ci interrompe ancora il suo stomaco.

B: va bene ora te do da magnà!

Scoppio a ridere per il suo accento romano. Adoro quando parla così,anche se lo fa poco con me, perché vuole che lo capisca bene quando parla;anche se credo che lo capirei anche mi parlasse in turco. Mettiamo a posto lo sdraio e sento che mi osserva.

E: che c'è?

B: stavo pensando a una cosa....

E: cosa?

B: a dove portarti oggi!

E: non sei obbligato a portarmi sempre da qualche parte...

Si avvicina e mi mette le mani sui fianchi.

B: lo so ma io voglio passare la giornata con te... - mi da un bacio - solo con te!

E: a me va benissimo - gli sorrido e con l'indice scorro il suo braccio destro - quindi...a cosa pensavi?

B: voglio portarti in un posto!

E: quale posto?

B: vuoi sempre sapere troppo:...lo vedrai quando saremo là!

Inizio a saltellargli intorno.

E: dai! Devi dirmelo! Altrimenti non so cosa portare con me. 

B: beh ti dico solo che ti porto al mare!

Appena sento quella parola caccio un urlo che penso abbia sentito tutta Roma.

B: calmati però!

E: devo andare a preparare le cose.

B: prima vieni a fare colazione con me dai,facciamo in tempo a fare tutto.

Mi convince, ma sono troppo elettrizzata di andare con lui al mare. Scendiamo e non c'è già più nessuno,così facciamo colazione tranquilli. Ci diamo appuntamento alle 11.30 nella hall.

Biondo ed Emma - Ricordati di ...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora