Capitolo 144

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All'interno ci sono anche dei cassetti, ma a quelli penserò dopo. Tiro fuori tutto e lo metto sul letto: tra i miei e i suoi vestiti ho riempito completamente un letto matrimoniale! Inizio a sistemarli senza criteri particolari se non quello dell'ordine:a me piacerebbe metterli in ordine di colore, ma Simone rispetta sì e no l'ordine normale quando si tratta di vestiti. Nell'anta singola di destra ho messo i jeans, le camicie, le giacce e i pantaloni che usa per uscire. Nell'anta singola di sinistra, ho messo i vestiti che indosso quando esco io, non sono molti perché me ne ero portati solo alcuni. Al centro invece ho messo tutti quei vestiti che io e Simone mettiamo durante la settimana: tute, maglie, felpe, pantaloni e pantaloncini. Diciamo che è stato un duro lavoro, ma qualcuno doveva pur farlo. Dopo di ché passo ai famosi cassettini, che purtroppo si rivelano ancora più incasinati dell'armadio: c'è dentro un po' di tutto. Butto di nuovo tutto sul letto: Simone è pieno di canotte, slip, boxer e calze, ma nemmeno io scherzo. Avrei dovuto rimanere un weekend da lui, ma mi ero portata a dietro un mucchio di cose. Ci sono sei cassettini che occupano la parte bassa dell'armadio centrale, così decido di dividerli equamente tra me e lui. Uno per le mutande, uno per le calze e uno per le canottiere, beh nel mio caso per i reggiseni. Ovviamente i miei sono quasi vuoti rispetto ai suoi, ma l'idea di poterli riempire mi piace. Una volta finito, mi metto davanti all'armadio e sono proprio fiera del mio lavoro. È completamente diverso, da quando lo avevo aperto: tutto più composto e chiaramente sembrava molto più spazioso. Ho tenuto fuori solo una maglietta di Simone:mi sembra piccola e voglio chiedergli se la posso buttare o no. Allora scendo, ma lo vedo in giardino e lo sento parlare con Einar. Non voglio disturbarlo, perché conoscendolo so che chiuderebbe subito la chiamata. Decido allora di andare a metterla in lavanderia e appena lo vedo,mi ricordo del bucato che avevo raccolto prima di pranzo. Provo a vedere dove possa essere il ferro da stiro, ma non lo trovo, c'è solo l'asse. Così guardo nel mobiletto di fianco alla lavatrice e lo trovo. Prima di accenderlo, vado a prendere il mio cellulare, perchè avevo lasciato tutto in sala. Passo e vedo che Simone è ancora fuori al telefono e sta sorridendo, così ritorno in lavanderia e, dopo aver messo un po' di musica, inizio a stirare quelle due cose. Arrivo alle lenzuola che ci avevano fatto compagnia quella meravigliosa notte e non riesco a non ripensarci. Era stata la prima volta in cui avevo fatto l'amore, ma sarebbe sempre stata la più bella. La più perfetta. Finisco di stirarle e la musica sul mio telefono si interrompe. Guardo e leggo un nome.

E: Lauren!

L: hi Emma!

Sento il suo distacco, certamente dovuto al fatto che non sa che ormai mi ricordo di tutto.

E: hi!

Cerco di non farle capire nulla, ma vorrei dirle mille cose.

L: come stai?

E: molto meglio! Sei stata carina a chiamare grazie!

L: you're my best friend!

Non riesco a non ridere del suo fantastico entusiasmo.

L: sei con Biondo?

E: sì! Mio padre è dovuto partire d'urgenza e mi ha portato a casa sua!

L: what! - mi erano mancati quei suoi urli assordanti - sei già uscita dall'ospedale?

E: ieri all'una più o meno!

L: I'll kill him!

Capisco che si riferisce a Simone, così cerco di buttarla sul ridere.

E: don't blame him! Ha dovuto chiamare anche mio padre e poi era esausto!

L: un messaggio sarebbe stato sufficiente!

La sento sbuffare, ma la conosco e so che non è arrabbiata.

L: nobody knows?

E: no...è meglio che gli altri pensino che mi sto riprendendo in ospedale. 

L: hai ragione....visto che non ti ricordi ancora bene è meglio non farti confusione.

E: yeah!

L: non ricordi ancora nulla di me...

Percepisco la sua tristezza, ma vorrei dirlo per primo a Simone, tuttavia non voglio nemmeno farla stare male.

E: un po'...

L: really?

E: mi ricordo alcune cose di tutti voi...non tante...quello che so è che ti voglio molto bene e che sei importante per me!

L: aww! I love you too Emma! E - questa domanda è inevitabile - ti ricordi anche di Biondo?

E: un po'....non sarei qui con lui altrimenti!

L: good! Sono sicura che ti ricorderai di tutto presto!

E: speriamo! - cerco di celare il mio imbarazzo - grazie!

L: domani rimango in hotel a vedere la puntata, ma dopo vorrei passare a trovarti. 

E: certo! - il mio entusiasmo è palese - perché non ti fermi a cena con noi?

L: dinner?

Biondo ed Emma - Ricordati di ...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora