Capitolo 136

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Finalmente usciamo e il taxi è già lì ad aspettarci. Mi aiuta a salire e subito dopo Simone dice l'indirizzo al tassista. Non appena mette in moto, mi viene naturale appoggiare la testa sulla spalla di Simone. Tutta quella situazione mi ha davvero stancata,così sposto il viso verso il suo braccio e subito lui mi avvolge stringendomi al suo petto. È come se mi leggesse nel pensiero, perché anche se non ne so il motivo, sento solo il bisogno di stare tra le sue braccia. Inizio a piangere e a tremare,ma immediatamente lui mi stringe di più.

B: respira Emma! - mi accarezza i capelli - tranquilla! Penso sia tutto lo stress che hai accumulato!

Avvolgo il suo torace con le mie braccia.

B: sfogati piccola! È normale!

Alzo la testa e sempre istintivamente mi viene da nasconderla nel suo collo.

B: sei stata forte anche per troppo tempo.

Il viaggio in taxi lo passo tutto nelle sue braccia, sopra al suo petto. Intorno a noi il silenzio accompagnato dal rumore del traffico di Roma e dai battiti del suo cuore che riescono a tranquillizzarmi. Il taxi si ferma e quando scendiamo mi trovo davanti ad una grande casa.

B: la ringrazio buona giornata!

Il tassista ci ringrazia e riparte. Sono immobile davanti a quella casa ancora con gli occhi umidi, quando sento prendermi la mano.

B: vieni!

Mi fa strada e andiamo verso una porta, ma io lo fermo.

E: aspetta!

B: stai bene?

E: non entriamo da lì?

Indico una grande serranda marrone.

B: di solito sì.

Simone mi da un bacio sulla fronte e mi sorride.

B: è il box per la macchina!

Gli faccio un piccolo sorriso ed entriamo dalla porta. Prima di entrare, esito un po', dal momento che non conosco dove sto entrando. Beh... non mi ricordo.

B: entra pure Emma!

Entro e mi fa accomodare in cucina. Simone appende le nostre giacche e la mia borsa, poi da sopra uno sgabello prende una felpa.

B: deve averla lasciata qui Lauren prima di partire! - si mette a ridere - sempre la solita sbadata! Meno male che avevo chiesto se aveva preso tutto!

Io seguo i suoi movimenti con lo sguardo, mentre mi prepara una tazza di tè.

E: perché lei era con noi?

B: storia lunga! Te la racconterà lei!

E: ma questa è casa tua vero?

Si volta guardandomi in modo molto dolce e venendomi un po' più vicino.

B: sì!

E: e perché mi hai portata qui?

La mia domanda all'inizio lo confonde, per poi agitarlo un po';così quasi per prendere tempo mi allunga la tazza di tè,avvertendomi del fatto che è bollente.

B: non credo che tu abbia bisogno di confusione ora! Portarti in hotel dagli altri sarebbe stato un casino: per questo ho detto a Lauren, Irama ed Einar di non dire nulla agli altri.

Mentre mi parla mi accarezza il braccio.

E: ma la produzione lo sa almeno?

B:Lauren ha detto che sarebbe andata da Maria a parlarle! - si siede accanto a me - tra l'altro tuo padre avrà sicuramente telefonato! Anche lui era d'accordo per lasciarti un po' di tempo.

E: quindi...di quanto tempo ho bisogno?

B: quando ho visto Rudy mi ha detto che sabato non dobbiamo fare la puntata!

Il mio sguardo si fa un po' triste, così lui si alza e fa per andare verso la porta.

B: ma se preferisci andare in hotel, ci andiamo subito!

Gli afferro il polso, bloccandolo.

E: no! Io voglio stare con te!

Il suo sguardo non si allontana dalla mia mano intorno al suo polso. Io non lascio la presa e lui si avvicina a me, abbracciandomi all'improvviso.

B: lo so che è difficile Emma! - mi stringe forte - ma piano piano ce la farai a ricordare tutto e ti sentirai meno persa.

Le mie braccia lo accerchiano completamente e non ho alcuna intenzione di lasciarlo andare:se sono con lui non mi sento persa.

B: ti chiedo solo di fidarti! Anche se so che non è facile affidarsi a qualcuno che non conosci!

E: io mi fido solo di te!

Lo sento accarezzarmi i capelli e darmi un bacio sulla tempia. Dopo un bel po' decidiamo di staccarci e lui mi accarezza il viso. È proprio qui di fronte a me e anche se i miei ricordi sono pochi e vaghi, io ormai sento tutto quello che mi lega a lui molto chiaramente.

E: Simo...

B: dimmi principessa!

E: perché eravamo qui?

B: qui a casa dici?

Annuisco con la testa mentre lui abbassa lo sguardo.

E: so che non vuoi impormi dei ricordi, ma vorrei solo sapere il motivo oggettivo...- gli faccio un'espressione divertita - solo per curiosità!

Lo vedo sciogliersi un po', da quella tensione che ha sempre avuto da quando ho aperto gli occhi in ospedale.

B: finita la puntata, sabato scorso,siamo venuti qui perché....

Si blocca, allora io gli stringo la mano per dargli coraggio e farlo proseguire.

B: per svagarci! Avremmo dovuto partire domenica sera, ma pioveva davvero moltissimo.

Biondo ed Emma - Ricordati di ...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora