Vuole essermi di conforto, ma la realtà è che mi sento morire. Sento un vuoto dentro che mi sta bruciando il cuore. Mi alzo, sento che Lauren mi dice qualcosa, ma vado avanti per la mia strada:devo tornare da Emma. Arrivo davanti alla porta:entro, ma lei non c'è più. Esco e vedo un'infermiera.
B: mi scusi, cercavo Emma Muscat, la ragazza che era in questa camera.
X: scusi chi è lei?
B: sono il fidanzato! I suoi genitori vivono a Malta e qui ha solo me. Abbiamo avuto un incidente poche ore fa.
X: ah allora è da considerare come un famigliare! L'hanno spostata alla 67.
B: la ringrazio.
Vado fino infondo al corridoio, ma vedo sbucare fuori dalla sua stanza il dottor Ferrari.
X: dove credi di andare ragazzo?
B: devo stare con lei!
X: ascolta a quest'ora non si può è contro il regolamento.
B: la prego!
X: non posso davvero!
B: cosa farebbe se là dentro ci fosse sua moglie? O sua figlia?
Penso di averlo colpito con questa frase, perché vedo che inizia a rifletterci.
X: cinque minuti non di più!
B: Dio la ringrazio!
Faccio per entrare, ma mi ferma per il braccio.
X: solo cinque minuti.
B: ho capito d'accordo,mi lasci solo con lei almeno!
Mi apre la porta, aspetta che entro e poi se ne va. Non so perché faccio fatica ad avvicinarmi, eppure vorrei solo starle accanto. Vado molto lentamente verso di lei e mi siedo nella sedia a lato del letto. La accarezzo molto delicatamente, spostandole i capelli da davanti al viso.
B: piccolè....
Solamente il pronunciare questa parola e non vedere il suo sorriso mi fa uscire delle lacrime.
B: piccolè sono io! Sono Simone! - le stringo la mano - Dio quanto sei bella! Sei bellissima anche con tutte queste brutte cose intorno.
Intreccio le mie dita con le sue e porto la sua mano vicino alle mie labbra,chiusa nella mia.
B: hanno detto che ti sveglierai quindi perché non apri gli occhi adesso...adesso che ci sono io qui con te! Apri quei meravigliosi diamanti che hai al posto degli occhi e mostrami che va tutto bene Emma...ti prego.
Non riesco a trattenere le lacrime, ma sento la porta aprirsi.
X: Simone devi venire via.
B: arrivo!
Mi alzo e metto la mia fronte sulla sua.
B: tu salti io salto Emma! Always!
Le do un bacio in fronte tenendo per qualche secondo le labbra appoggiate alla sua pelle ed esco.
B: perché non si sveglia?
X: Simone...
B: lo so che non sono un famigliare, ma io devo sapere! Sono l'unica persona che ha qui!
Il dottore prova a dirmi qualcosa, ma sono proprio un fiume in piena.
B: lei non capisce! Ho appena scoperto che Emma si è buttata su di me per proteggermi dall'impatto... - non credo di aver mai pianto tanto - la prego!
X: Emma non è in coma, ma il suo cervello ha subito una lesione molto importante in questo lato - mi indica la parte posteriore destra della testa - quindi non sappiamo come reagirà agli impulsi nervosi.
B: cioè?
X: cioè c'è solo una cosa che possiamo fare!
B: cosa?
La sua frase mi riempe di speranza, ma subito me la spegne.
X: aspettare!
La tipica frase che nessuno vuole sentirsi dire.
X: fa una cosa: fino a domani mattina non ti possiamo dimettere, quindi perché non vai nella tua stanza?
Non accenno a muovermi di un millimetro.
X: se ci sono novità o si dovesse svegliare sarai il primo a saperlo - mi guarda dritto negli occhi mettendomi una mano sulla spalla - te lo prometto!
Mi convince e me ne torno in camera. Mi stendo sul letto e non posso fare a meno di pensare a tutto quello che stava succedendo, ma soprattutto volevo ricordarmi quegli attimi. In particolare il momento in cui Emma mi ha salvato la vita,tuttavia continuo solo a ricordare Emma che urla il mio nome per poi vedere il buio.
Mi sveglio e noto subito due figure accanto al mio letto che bisbigliano.
R: ragazzi si sta svegliando!
Ei: Bro vieni!
I: arrivo eccomi!
Ok:ora sono in tre. Metto a fuoco e vedo Irama,Einar e...aspetta ma quello è Zerbi.
R: Biondo? Ci sei?
Faccio per tirarmi su e inevitabilmente mi vengono delle espressioni di dolore sul viso.
Ei: Bro fai con calma!
B: no ce la faccio!
R: come stai?
B: sto!
I: Lauren ci ha spiegato tutto Frà...l'hanno dimessa ieri sera e appena è arrivata abbiamo saputo. Non è stata colpa di nessuno.
B: infatti io non mi chiamo così!
R: Biondo! È stata colpa del ghiaccio, nessuno al posto tuo avrebbe potuto evitarlo! È stato quel furgone a slittare sull'asfalto.
Non rispondo e Irama ed Einar sembrano capire il mio silenzio.
R: sono qui per conto della produzione e di Maria. Non poteva venire, ma vi è vicino a tutti e tre.
B: quello - indico un enorme vaso di fiori - è da parte vostra?
R: sì! Non dovete preoccuparvi di niente:Maria ha detto che sabato non farete la puntata e avrete tutto il supporto necessario.
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Biondo ed Emma - Ricordati di ...
RomanceAmo i Biemma. Sarà una storia molto carina e dolce che avrà uno svolgimento il più realistico possibile. Sarà una cosa graduale. Con qualche colpo di scena,che il loro sentimento riuscirà a superare. Avrà due punti di vista: quello di Emma e quello...