Capitolo 19

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Stavo camminando verso il bar dove avrei incontrato le mie amiche. L'aria era più fresca quella mattina e mi punzecchiava la pelle.
Pensavo e ripensavo al bacio della sera precedente, forse il bacio migliore che io abbia mai ricevuto. Di tanto in tanto mi sfioravo le labbra con le dita, per ricordare quel contatto fisico.
Quello era stato un bacio che non avrei mai potuto dimenticare.
Non appena intravidi le tre ragazze che mi aspettavano in piedi, ritornai coi piedi per terra. Quel lunedì era il compleanno di Greta, dovevo farle gli auguri.
Lei fu la prima che salutai "Buon compleanno!" la abbracciai "Diciannove anni anche per te!"
"Grazie!" replicò lei tutta allegra.
Salutai anche Arianna e Federica con un abbraccio.
Volevo raccontare loro del bacio, ma non era mia intenzione distogliere l'attenzione da Greta, dato che quello era il suo giorno. Avrei aspettato fino a quando una di loro non me l'avrebbe chiesto.
"Greta oggi si giocherà la carta del compleanno con Morelli!" mi informò Arianna sistemandosi lo zaino sulle spalle.
"E niente interrogazione di latino!" Greta batté le mani entusiasta.
"Che culo" commentai "Puoi dividere quest'arma preziosa con me?"
"Non credo si possa fare"
Feci una smorfia e poi guardai l'orario sul telefono "Scusate se ho fatto tardi, ma forse dovremmo iniziare ad andare"
Iniziammo a camminare dopo alcune battute e circa a metà strada Federica attaccò discorso "Come è andata ieri?" era una domanda rivolta a me.
"Bene..." feci un sorrisino, tenendole sulle spine.
"Non fare la misteriosa e dicci tutto subito!" disse Greta un po' troppo ad alta voce.
"Va bene, va bene!" replicai ed iniziai a raccontare, parlando di tutto quello che era successo la sera prima nei minimi dettagli. Almeno avevamo trovato qualcosa di cui parlare in tutto il tragitto verso la scuola.
Quando arrivai alla parte del bacio, le mie amiche erano fin troppo entusiaste "Oddio" commentò Arianna sorridendo "E come è stato? Bacia bene?"
"Bene è dire poco" ammisi "È stato..." sospirai "Mi sentivo..."
"Eccitata?" disse Greta al posto mio, facendoci ridere.
"Tra le altre cose" scherzai "Non mi sono mai sentita così quando Alessandro mi baciava"
"Forse perchè eri più piccola?" ipotizzò Federica.
"Non c'entra niente l'età" le disse Arianna.
"Io non ho mai baciato nessuno!" si difese Federica "Comunque, Alessandro non era quello giusto per te... Lui era interessato solo ad una cosa"
"E per fortuna non gliel'hai data!" esclamò Greta, di nuovo ad alta voce.
"Ehi, ehi, ehi!" forse dovevo riportare il discorso sui binari giusti "Nessuno ha parlato di ragazzo giusto o no. È stata una cosa di una sera, un bacio soltanto. Un bel bacio, punto. Non parliamo come se mi avesse messo un anello di fidanzamento al dito, per piacere"
"Non ti alletta l'idea di metterti con Henry Cooper?" domandò Arianna inarcando un sopracciglio.
Un po' mi allettava, dovevo ammetterlo, ma non mi piaceva farmi troppi filmini "Sì, ma non accadrà e non voglio comportarmi come le ragazzine che hanno una cotta per un cantante famoso. L'ho baciato perchè mi andava, punto"
"Allora sarà una piccola avventura che ricorderemo" mi piaceva quella prospettiva.
"Infatti" concordai con Arianna "E ora non parliamone più, dobbiamo pensare a stasera!"

Alle nove in punto arrivai al ristorante dove Greta aveva prenotato una sala al primo piano. Quando entrai nella sala, c'erano solo Greta e Marco che chiacchieravano seduti su delle sedie rivestite in velluto bordeaux.
"Tanti auguri di nuovo!" salutai nuovamente la mia amica e poi salutai il ragazzo accanto a noi "Wow, Greta! Questo vestito ti sta d'incanto!" aveva addosso un vestito nero lungo fino a metà coscia. Era un vestito semplice, con le maniche corte e il colletto, ma tutta la parte delle spalle e delle maniche era in pizzo trasparente, decorato con dei piccoli pois, anch'essi neri.
"Grazie!" mi sorrise, poi guardò oltre la mia spalla "È arrivato Raffaele"
"Pensavo che non sarebbe venuto" sussurrai.
"Ha cambiato idea all'ultimo" fece Mario, anche lui sussurrando.
Il ragazzo ricciolino si avvicino a noi tre e fece di nuovo gli auguri a Greta, ma molto freddamente. L'atmosfera venne riscaldata dall'arrivo di Sam e Arianna, loro erano quelli che portavano il regalo.
Sam corse nella sala e abbracciò Greta sollevandola da terra "Ho una fame da lupi, sappilo!"
"Lì c'è un buffet" lo informò "Non appena arrivano tutti, iniziamo a mangiare perchè anche io muoio di fame"
"Aurora non c'è?" le chiese Arianna.
Greta aggrottò le sopracciglia "Questa è una festa per grandi, così le ho detto"
Scoppiai a ridere "Ho detto la stessa cosa a Jenna del mio compleanno"
A poco a poco arrivarono tutti gli altri nostri compagni di classe, ad accezione di Nicolas e Giulio. Prima di iniziare a mangiare, demmo subito il regalo a Greta.
"Oh mio Dio!" esclamò non appena vide il profumo Chanel nella busta "Grazie! Era esattamente quello che volevo"
Io, Federica e Arianna ci scambiammo uno sguardo complice "Davvero? Wow, che coincidenza" scherzai.
"E ora si mangia!" annunciò la festeggiata "Potete avventarvi sul buffet"
Ogni volta che si mangiava col buffet, bisognava essere veloci a prendere da mangiare, soprattutto se si era in compagnia di Sam e Greta, che avrebbero mangiato persino i tovaglioli.
Io mi misi nel piatto delle focaccine, ma non avevo molta fame.
C'era un lungo tavolo dove tutti prendemmo posto dopo aver preso da mangiare. Io ero seduta tra Sam e Federica, ma quest'ultima chiacchierava con Alessio seduto alla sua destra.
Quando Sam ebbe finito di parlare con Filippo accanto a lui, si girò verso di me e mi guardò malizioso "Arianna in macchina mi ha detto di ieri sera"
"Serata di fuoco" scherzai.
"Senti" mi fece "La tua vita sentimentale è la migliore, noi viviamo la nostra attraverso te. Dai qualche dettaglio a zio Sam"
"Sei inquietante" gli feci notare "E non c'è alcuna vita sentimentale, è una cosa che è iniziata e finita ieri"
"MOMENTO KARAOKE!" senza farsi vedere, Arianna si era alzata e aveva aiutato i camerieri a sistemare un telo bianco assieme ad un proiettore, collegato ad un computer che era posizionato sul tavolo dove ci sarebbe dovuta essere la torta "Festeggiata!" la chiamò "Muoviti, cantaci la tua versione migliore di Bad Romance!"
"Tira fuori la Lady Gaga che è in te!" le gridò dietro Cosimo.
Greta si batté il palmo della mano sulla fronte "Ma voi ci tenete proprio a farmi fare figure di merda"
Arianna aveva il microfono in mano e glielo stava porgendo da lontano "Vieni a cantare, ora!"
Tutti iniziammo ad applaudire e ad incitarla, così alla fine lei cedette e iniziò a cantare.
Inutile dire che ci furono molte risate e molte imprecazioni da parte di Greta che si inserivano tra una strofa e l'altra.
Certe volte servivano delle serate spensierate come quella.

Le sfumature del tramontoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora