Capitolo 33

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"Federica! Ti vuoi muovere?" le urla di Sam furono la prima cosa che udii non appena sveglia. Mancavano cinque minuti alle otto e tutti erano svegli. Tutti tranne me.
Impiegai circa cinque secondi per comprendere cosa stesse succedendo e che giorno fosse, poi mi ricordai che avremmo incontrato a breve Henry e i suoi amici, perciò mi fiondai fuori dal letto e raggiunsi gli altri.
"Buongiorno" Arianna e Greta mi salutarono dal divano, loro erano già pronte, così come Cosimo e Alessio.
"Federica si è chiusa in bagno da mezz'ora" mi disse Sam appoggiando disperato la testa al muro, accanto alla porta del bagno.
"Ci dobbiamo incontrare alle otto e mezza" gli risposi con la voce impastata "C'è tempo"
"Ho quasi finito!" urlò Federica dal bagno e, effettivamente, dopo cinque minuti sentimmo la serratura del bagno scattare.
Sam entrò subito e si chiuse dentro, mentre io presi un po' del caffè che Alessio aveva preparato con la caffettiera, se l'era portata da Verona.
Me lo servii in una tazzina bianca fornita dalla casa e iniziai a sorseggiarlo piano, gustandomi il suo sapore e il suo odore.
Federica si unì ad Arianna e Greta sul divano, mentre Alessio e Cosimo erano vicini ad una vetrata e chiacchieravano.
Ero arrivata a circa metà del caffè quando qualcuno suonò il campanello. Cosimo era il più vicino e aprì la porta, trovandosi davanti un Henry Cooper in infradito, con un costume a boxer lungo blu che gli arrivava alle ginocchia e con una maglietta di un gruppo rock.
Cosimo lo fece entrare e mentre tutti lo salutavano, io mi passai una mano tra i capelli nel vano tentativo di pettinarli.
"Ciao" fece Henry togliendosi gli occhiali da sole, scoprendo i suoi occhi blu.
"Sei un po' in anticipo" gli fece notare Greta.
"Sono passato per salutare" le rispose lui con una scrollata di spalle "Ehi" esclamò guardandomi.
Io avevo ancora la tazzina del caffè tra le dita "Ehi" gli sorrisi e contemporaneamente ci avvicinammo.
Henry si chinò e mi baciò sulle labbra "Volevo vederti prima" mi sussurrò, ma anche gli altri avevano sentito "Sei molto sexy con i capelli arruffati"
Gli feci una smorfia e proprio in quel momento, Sam uscì dal bagno "Ho proprio voglia di una scopata! Non è che uno degli amici di Henry è gay?" era chiaro che non si fosse accorto della presenza di Henry "Oh" mormorò quando lo vide "Ciao"
"Ciao" Henry lo guardò divertito "E no, nessuno dei miei amici lo è, sfortunatamente. Ma possiamo aiutarti a cercare"
"Farò da solo" Sam andò nella sua stanza per mettere il pigiama nella valigia.
Henry abbassò lo sguardò sulla tazzina del caffè "Ha un odore splendido"
"Ne vuoi un po'?" Arianna nel frattempo si era alzata per prendersi una tazzina e ne approfittò per servirlo ad Henry.
"Molto gentile" replicò lui prendendo la tazzina e bevendone il contenuto "Mhm"
"L'ho fatto io" lo informò Alessio, era molto fiero del suo caffè.
"Ottimo" Henry unì l'indice e il pollice per formare un piccolo cerchio, come ad enfatizzare il suo complimento.
Lo stavo fissando con un sorriso a labbra chiuse stampato sul volto e non me n'ero nemmeno accorta, ma non riuscii a cambiare espressione.
Uno sguardo veloce all'orologio appeso al muro mi diede la spinta per allontanarmi "Devo prepararmi" gli stampai un bacio sulle labbra e in un sorso finii il caffè rimasto nella mia tazzina "A dopo"
Velocemente, presi dalla camera il costume e i vestiti che avevo preparato la sera prima e mi chiusi in bagno, lavandomi e vestendomi il più velocemente possibile.
Mi misi un bikini magenta con la parte superiore a triangolo. Mi pettinai i capelli che ora mi toccavano le spalle. Ero molto più abbronzata rispetto al viaggio in Grecia.
Sopra il costume mi misi dei pantaloncini di tuta neri e una maglietta bianca con tanti piccoli cuoricini rosa disegnati sopra.
Fortunatamente lo zaino con le mie cose era già pronto, così, una volta uscita dal bagno, assieme ai miei amici presi le sdraio e gli ombrelloni. Il numero delle persone era aumentato e le nostre sei sdraio non bastavano per tutti, ma la sabbia non era poi così scomoda.
Avevamo deciso di incontrarci davanti all'ingresso della spiaggia pubblica, che distava circa cinque minuti da casa nostra. Quel giorno c'era vento e man mano che ci avvicinavamo alla spiaggia, si faceva sempre più forte.
Henry e i suoi amici erano già lì "Ciao!" ci salutò allegro Dylan, cercando di prendere la sedia di Greta per aiutarla.
Senza perderci in chiacchiere, iniziammo subito ad avviarci verso la nostra postazione del giorno prima, vicino alla staccionata e alla riva. Henry, che camminava al mio fianco, mi aveva proposto di portare lui per me la mia sdraio, ma avevo rifiutato. Volevo sentirmi utile in qualche maniera.
Greta, pensai ridendo, non si faceva questo problema e camminava beata mentre Dylan portava la sua sedia.
Logan e Nate chiacchieravano con Sam, mentre Chris con Alessio. Fino a quel momento tutti stavano andando d'accordo e mi fece piacere pensare che il mio gruppo e quello di Henry si stessero simpatici a vicenda.
Arrivati a destinazione, Alessio aprì e fissò il primo ombrellone e Sam lo imitò. Proprio mentre Sam infilava la parte superiore dell'ombrellone già aperto nella parte inferiore, una folata improvvisa di vento destabilizzò Sam che cercava di impedire all'ombrellone di volare e per sbaglio mi colpì nel momento in cui mi stavo sfilando la maglietta.
Lo scontro era stato così forte da farmi cadere a terra, con la testa ancora coperta dalla maglietta coi cuoricini. Sentii le risate delle persone in mia compagnia, incluso Henry che però si era chinato su di me.
"Grazie dell'aiuto" dissi seccata togliendomi definitivamente la maglia.
"È che sei troppo comica" replicò Henry tra le risate, ma mi afferrò per una mano aiutandomi ad alzarmi, nonostante non ne avessi davvero bisogno.
"Scusa, Eve" fece Sam dopo aver fissato l'ombrellone.
"Ora che si fa?" chiese Logan passandosi una mano tra i capelli corvini.
Alessio e Cosimo guardarono noi ragazze e poi di nuovo Logan "Non dovevi chiederlo"
Arianna alzò le braccia al cielo sorridente "Si corre in acqua!"
Lei fu la prima a correre verso il mare e fu la prima a bagnarsi, seguita da Federica, Greta e Sam.
Poco dopo anche Alessio li raggiunse.
"Questa cosa del correre in acqua non l'ho mai capita" mormorò Cosimo mentre entrava in acqua.
Nate e Chris presero di peso Logan e andarono a buttarlo in acqua.
"Io non corro" fece Henry.
"Ma è divertente!" gli presi la mano e provai a tirarlo "Non fare il guastafeste"
Cercai di ignorare il piccolo brivido che mi aveva assalto la schiena dopo il contatto tra le nostre mani.
Henry buttò la testa all'indietro sorridendomi beffardo "Non siamo in Baywatch"
"Ovvio che no" gli risposi mentre provavo a tirarlo "Io sono molto più bella di quelle ragazze" gli sorrisi di nuovo ed Henry, all'improvviso, iniziò a correre passandomi velocemente una mano dietro la schiena e una nella piega delle ginocchia, prendendomi in braccio a mo' di principessa.
Iniziai a fare degli urletti divertita fino a quando Henry non si buttò in acqua, trascinandomi assieme a lui.
Quando riemergemmo, iniziai a tossire e a ridere contemporaneamente. Henry, anche lui in ginocchio sulla sabbia come me, mi sfiorò con una mano la guancia, sistemandomi i capelli che erano incollati sulla mia faccia "Sembravi Samara" mi disse divertito.
"Wow, eccitante"
"Lo sei sempre, kitten"
Gli sorrisi sfacciata e mi avvicinai ancora di più per cingerlo in un abbraccio e baciarlo. Avevo dimenticato che intorno a noi ci fossero i nostri amici.
Henry ricambiò con piacere il bacio, stringendomi ancora di più a lui. Ad un certo punto, però, Dylan ci schizzò l'acqua addosso "Se dovete amoreggiare, prendete una camera"
"Coglione" gli rispose Henry scuotendo la testa ridendo "Fatti gli affari tuoi"
Risi anche io assieme a lui.
Mi piaceva sentirlo parlare in inglese e mi piaceva sentire il suo accento. Lo trovavo sexy.
Passammo praticamente tutta la mattinata in acqua, ritornando sulla spiaggia quando la fame iniziò a farsi sentire.
Logan propose di andare a prendere qualcosa nel ristorante della spiaggia privata, ma proprio in quel momento Alessio prese i sandwich dalla borsa frigo "Abbiamo pensato noi al pranzo"
Io presi il panino con il prosciutto e la spianata piccante, il mio preferito.
Io, le ragazze, Logan e Dylan eravamo sedute sulle sdraio che ci eravamo portati, mentre il resto del gruppo era seduto sugli asciugami sulla sabbia. Ci eravamo disposti in un piccolo cerchio, eravamo tutti vicini.
"È buono" fece Chris "Posso prendermene uno per oggi pomeriggio?"
"Che hai da fare?" gli chiese Dylan, che si era seduto accanto a Greta.
Chris indicò con un cenno della testa la sua chitarra "Le prove per il concerto di questa sera"
Un po' tutto il mio gruppo si rabbuiò: avevamo cercato i biglietti per quel concerto, ma erano tutti finiti "Voi ci sarete, ragazzi?" ci chiese il cantante infine.
"No" risposi io mentre addentavo il mio panino.
"Non abbiamo trovato i biglietti" spiegò Cosimo bevendo dalla sua borraccia un po' d'acqua.
Dalle casse della spiaggia ancorate a dei pali, la canzone Don't You (Forget About me) dei Simple Minds veniva riprodotta a tutto volume.
"E che problema c'è?" Chris sorrise amichevolmente "Ve li do io i biglietti, starete nell'area vip assieme ai ragazzi. È una zona vicino al palco recintata da transenne"
Arianna fece un cenno con la mano nell'aria "Non vogliamo crearti un problema"
Sam guardò male la nostra amica "Ma se non è un problema..."
"Nessun problema" Chris appallottolò la carta stagnola del panino, ormai avevamo quasi tutti finito di magiare.
Henry, seduto accanto a me sulla sabbia, si fece indietro col busto tendendo le braccia e appoggiando le mani sull'asciugamano dietro di lui "Partita a carte? Voglio provare quel gioco con le carte colorate"
Greta gli rispose mentre io cercavo di non fissare i suoi addominali "Vuoi dire Uno?"
"Allora preparatevi a litigare" scherzò Federica "Sam, Evelyn e Greta sono quelli che si arrabbiano sempre"
"Non è vero!" dicemmo tutti e tre in coro, guardandoci fintamente in cagnesco subito dopo.
"Ma sapete le regole?" Arianna era più pratica "Perchè se non le sapete, ci dividiamo in coppie"
"Per me va bene" fece Henry ammiccandomi.
Dylan colse subito l'opportunità che gli si era presentata "Io sto con Greta!"
Greta imprecò ma in italiano, affinché Dylan e i suoi amici (eccetto Henry) non capissero. Tuttavia, la risatina del gruppo di Henry mi fece capire che avevano intuito che quelle fossero imprecazioni.
Dylan non si fece comunque scoraggiare e sorrise a Greta "Pronta per vincere?"
"Mhm" mormorò lei, in quel momento il bagnino che le piaceva ci passò davanti.
Alla fine Arianna si mise in coppia con Nate, Cosimo con Logan, Federica con Chris e Sam con Alessio.
La partita iniziò e procedette in modo abbastanza tranquillo, fino a quando Greta non si accorse che Sam e Alessio avevano buttato un 6 spacciandolo per un 9 "Baroni del cazzo!" urlò a quei due.
"Pesca una carta per penitenza!" intervenne Cosimo.
Sam imprecò e poi prese una carta, con Alessio che continuava a ripetergli che era stata una cattiva idea. Eravamo tutti consapevoli che Sam barava ogni volta che poteva, perciò ormai avevamo imparato a stare attenti.
"Perchè non rendiamo le cose più interessanti?" propose Nate "Chi perde deve togliersi il costume in acqua!"
"Non se ne parla" Federica scosse la testa.
"Paura di perdere?" la stuzzicò Logan.
Guardando Dylan, qualcosa mi diceva che lui, in coppia con Greta, avrebbe disperatamente provato a perdere.
"O magari" fece invece Henry, sistemandosi sul naso gli occhiali da sole "Possiamo decidere dopo quale sarà la penitenza"
"Così manteniamo la suspense" sorrisi mentre guardavo le carte mie e di Henry "Mi piace"
La partita continuò, io ed Henry dopo circa quattro giri avevamo cinque carte in mano e al quinto Cosimo e Logan vinsero. Noi continuammo a giocare, ormai gli inglesi presenti avevano capito le regole.
Per comodità, mentre Arianna e Nate decidevano che carta buttare, io mi alzai dalla sdraio e mi sedetti sull'asciugamano di Henry, tra le sue gambe. Così non dovevo piegarmi per fargli vedere le carte e, in più, stavo anche più vicina a lui. Sentivo il suo fiato sul mio collo e non mi dispiaceva.
Greta tirò un sospiro di sollievo quando lei e Dylan furono i secondi a vincere, seguiti da Federica e Chris.
A me e ad Henry era rimasta solo una carta e forse avremmo vinto, se Sam non avesse risposto al +2 di Arianna e Nate con un altro +2.
"Che palle!" esclamai mentre Henry mi passava dal mazzo quattro carte.
"Il poker è più divertente" commentò Nate ed Henry, trovandosi d'accordo con lui, gli fece un cenno col capo.
Alla fine in gara rimanemmo solo io ed Henry contro Sam e Alessio, ma in realtà eravamo io e Sam a giocarcela.
"Paura di perdere, Greco?" mi schernì Sam "Chissà quale penitenza di toccherà"
"Di certo non peggiore di quella che toccherà a te" gli risposi.
Alla fine sia Henry sia Alessio avevano capito che il loro ruolo non contava più molto in quella partita.
Continuammo a giocare in silenzio, era un via vai di carte buttate e carte pescate, non fiatavamo più.
"La faccenda è seria" commentò Logan ridendo.
Io mi ero seduta sulle ginocchia come Sam, come se la vicinanza allo zaino che ci faceva da tavolo ci aiutasse a vincere.
"Uno!" gridò Sam tutto felice, guardando trionfante le tre carte che io avevo in mano.
Senza commentare, posai con calma un +4 sullo zaino, scegliendo il colore blu.
Sam strinse gli occhi e mi guardò male, pescano quattro carte. Era stato fortunato, perchè aveva pescato due carte verdi e una blu, tutte e tre con un 8 scritto sopra.
Ma anche io ero fortunata, perchè l'ultima carta che mi era rimasta era un 8 rosso.
Alzai le braccia al cielo vittoriosa ed esultai.
Sam si premette il palmo della mano contro la fronte mentre io ridevo di cuore.
"Questa è la mia ragazza!" scherzò Henry, racchiudendomi il viso tra le mani e dandomi un bacio sulla fronte.
Per un attimo mi sentii come spaesata per il modo in cui mi aveva chiamata: sapevo di esserlo, ma non glielo avevo mai sentito dire. Nemmeno io lo avevo mai detto ad alta voce. Il fatto che lo avesse detto in modo così spensierato e naturale mi fece sorridere.
Lanciai un'occhiata furtiva alle mie amiche e tutte e tre mi guardavano sogghignando.
"La penitenza?" fece Cosimo guardando divertito Sam "Quale sarà?"
Logan aveva una proposta "Urla a squarciagola qualcosa!"
"Sul serio? Ma è roba da ragazzini" commentò Chris.
"Qualcosa di sconcio?" chiese Sam schiarendosi la gola.
Federica gli rispose subito "Urla ho voglia di scopare"
"Che cazzata" Sam sospirò e poi urlò "Ho voglia di scopare! Contenti?"
Inarcai un sopracciglio "Te la sei cavata facilmente"
Henry si guardò intorno "Però hai attirato l'attenzione delle persone vicino a noi, qualcuno di interessato ci sarà"
Scoppiammo tutti a ridere e continuammo ad aggiungere altre battute che ci fecero ridere ancora di più. Alla fine avevamo quasi tutti le lacrime agli occhi e a me faceva male la pancia.
Dopo andammo in acqua e ci restammo per le ore successive, nonostante Greta sparì dalla nostra vista per un po'. Dopo ci avrebbe rivelato di essere andata ad amoreggiare col bagnino, ma non era (ancora) successo niente.
Verso le sei ritornammo sulla spiaggia, stava di nuovo tirando vento e alcuni di noi in acqua sentivano freddo.
Per un po' chiacchierammo del più e del meno, io e i miei amici spiegammo agli inglesi in nostra compagnia perchè Ferragosto fosse qualcosa da festeggiare. Chris aveva accettato di partecipare al concerto di Ferragosto di Capri, ma non sapeva bene cosa significasse davvero Ferragosto.
Inoltre li convincemmo a farsi con noi il bagno di mezzanotte, tanto Chris avrebbe suonato verso le dieci, forse dieci e mezza. Avremmo lasciato il concerto poco prima di mezzanotte e ci saremmo fatti il bagno, assieme a tutti gli altri che avrebbero avuto la nostra stessa idea.
"Evelyn!" esclamò Chris all'improvviso prendendo la sua chitarra "Parlando di musica, sei in debito con me"
"Eh?" lo guardai confusa ma al tempo stesso rilassata dai cerchi concentrici che Henry stava disegnando con le dita sulla mia schiena.
"Suonaci qualcosa"
Arricciai il naso e mi sistemai dietro l'orecchio delle ciocche di capelli mosse dal vento "Non è che sia chissà quale talento"
"Non ci offendiamo se ci stoni le orecchie" scherzò Henry ed io mi voltai verso di lui per fargli una smorfia. Mi sorrise e mi guardò, si era tolto gli occhiali da sole scoprendo gli occhi blu.
Iniziai a pensare alle canzoni di cui mi ricordavo gli accordi e poi le selezionai in base alle mie preferite.
Sospirai "Va bene, dammi quella chitarra"
Chris mi passò con un gran sorriso la sua chitarra e mi passò un plettro nero.
Era passato un bel po' di tempo dall'ultima volta che i miei amici mi avevano sentita suonare. Effettivamente non suonavo da parecchio tempo, ma le mie dita non avevano perso l'agilità sulla tastiera della chitarra.
Iniziai a suonare e a cantare Ordinary World dei Duran Duran, facendo scorrere le dita lungo la tastiera con disinvoltura, andando avanti e indietro velocemente e abilmente. Mentre cantavo mi rendevo conto di non essere poi così stonata, ma di certo non ero bravissima.
Il passaggio dalla strofa al ritornello era la seconda cosa che preferivo di più di quella canzone: passai da un F# ad un Bsus4, passando dall'undicesimo al secondo tasto della chitarra velocemente e senza sbagliare. La parte dell'assolo della chitarra venne altrettanto bene, soprattutto perchè non dovevo cantare.
Quando finii di suonare, sentii applaudire e alzai lo sguardo verso i miei amici, per poi scoprire che in realtà ad applaudire era una famiglia sotto l'ombrellone accanto ai nostri.
"Non sei mica male!" commentò Nate sorridendo.
I miei amici mi stavano sorridendo e anche io: era bello avere una chitarra tra le mani. Istintivamente, mi voltai verso Henry, che si era spostato e seduto al mio fianco per osservarmi meglio.
Accennava un sorriso "Non ci hai stonato le orecchie, devo ammetterlo"
"È il suo modo per dire che gli sei piaciuta" mi disse Dylan ridacchiando "Ma davanti a noi vuole fare il duro"
"Ma piantala" ribatté Henry "Sei stata brava"
Spalancai platealmente la bocca "Oh mio Dio, un complimento!"
Chris controllò l'orario "Mi dispiace interrompere il divertimento, ragazzi, ma devo iniziare ad andare o non arriverò mai in tempo alle prove"
"Andiamo a cena prima del concerto?" propose Cosimo, per poi interrompere Federica che stava per parlare "Non ci mangeremo un gelato per cena!"
"Okay, scusa" fece lei fingendosi offesa.
"Pizza?" domandò Greta speranzosa "C'è un posto carino che è vicino casa nostra"
Nate alzò le braccia "Decidete voi dove"
"Per le nove dovete essere nella piazza dove si terrà il concerto"
"Allora prenoto per le otto, così stiamo tranquilli" Greta aveva già salvato il numero della pizzeria sul telefono, aspettando il momento giusto per usarlo.
"Io non verrò, ma darò ai ragazzi i biglietti per tutti" quella fu l'ultima cosa che Chris ci disse prima di andare. Si riprese anche la chitarra.
"Eri bella mentre suonavi" mi sussurrò seducentemente Henry nell'orecchio in italiano, gli altri avevano ripreso a chiacchierare.
Eravamo ritornati alla posizione di prima: lui seduto dietro di me e la mia schiena contro il suo petto, con le sue braccia che mi avvolgevano.
Con la testa mi voltai parzialmente verso di lui "Un giorno ti farò un concerto privato" imitai il suo sorrisetto"E ti piacerà così tanto che ti metterai ad urlare"
La sua voce si fece ancora più bassa e profonda "Oh, Evelyn, conosco anche io qualcosa che ti farebbe urlare"
Per fortuna non mi vide arrossire.

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