Capitolo 43

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Per il suo compleanno, Arianna aveva preso un vestito corto nero e stretto costernato di brillantini "Questa è la mia notte!" aveva esclamato mentre ci preparavamo nel nostro alloggio "Eve? Mi aiuti a truccarmi?"
"Certo" finii di mettermi il rossetto e poi andai da lei, contornandole gli occhi blu con la matita nera e l'eyeliner, poi le colorai le palpebre di nero e oro.
"Perfetto" commentò lei guardandosi allo specchio.
Josie, Lizzie e Vicki ci avevano dato appuntamento all'ingresso del dormitorio.
Non appena fummo all'esterno, mi pentii di non essermi messa le calzamaglie e mi strinsi nella giacca di pelle nera.
Lizzie aveva la macchina e si era offerta di guidare, era stato molto gentile da parte sua.
"Il locale in cui vi portiamo è abbastanza esclusivo, ma Lizzie è fidanzata col buttafuori. Non avremo problemi" ci spiegò Vicki.
Lizzie sbuffò "Non siamo fidanzati, solo vecchi amici"
"Andava a letto con lui" intervenne Josie ridacchiando "Anche se hanno smesso"
"E siete ancora amici?" domandò Greta stupita "Come fate?"
La ragazza sorrise "Alla fine è un bravo ragazzo"
"Nessuna di voi ha un ragazzo?" ci chiese Vicki guardandoci nello specchietto retrovisore.
Quella macchina aveva solo cinque posti, perciò sui sedili posteriori io ero seduta sulle gambe di Federica, mentre Arianna su quelle di Greta. Fortunatamente i finestrini erano oscurati, perciò dall'esterno non si vedeva niente.
Alzai il braccio, nonostante lo spazio fosse limitato "Io sì"
Josie girò il busto verso di me "Sul serio? Quindi stasera niente divertimento?"
Aggrottai la fronte e iniziai a ridere "Certo che mi divertirò"
"Credo non abbia capito" Lizzie lanciò uno sguardo a Vicki "Josie per divertimento intende le avventure di una notte"
Non arrossii, ma mi sentii un attimo in imbarazzo per non aver afferrato al volo "Oh, quelle no"
"Hai una foto del tuo ragazzo?" domandò Vicki.
Io ed Henry non avevamo molte foto insieme, però ce n'era qualcuna "Sì, aspetta"
Accesi il telefono e selezionai una foto fatta un paio di giorni fa, Henry mi era venuto a trovare a Cambridge ed eravamo andati in un parco vicino al campus. Seduti su una panchina, avevo preso il telefono e ci avevo immortalati in una foto. Eravamo entrambi sorridenti.
"Cazzo!" esclamò Josie "Che bel bocconcino"
Scoppiammo tutte a ridere ed io mi ripresi il telefono "Già"

Le tre ragazze inglesi non scherzavano quando dicevano che quel locale era tra i migliori di Cambridge. Al piano terra c'era una grande postazione da dj, circondata da luci di tutti i colori possibili che risaltavano grazie alle luci principali spente.
Al primo piano, invece, c'era un'altra postazione bar e alcuni tavoli alti con sgabelli, anche se quel piano si sviluppava principalmente lungo il perimetro dell'edificio, dato che al centro c'era uno spazio vuoto che permetteva di vedere il piano terra.
C'erano così tante persone che camminare era quasi impossibile.
"Andiamo a buttarci!" Lizzie prese per mano Vicki e Greta, conducendole al centro della pista.
Arianna lanciò qualche urletto per l'entusiasmo ed io, Federica e Josie l'accompagnammo a ballare.
La musica era molto ritmata, quasi tutta elettronica.
Iniziai a saltare, contenta di essermi messa gli anfibi al posto dei tacchi "Buon compleanno, Arianna!" urlai, imitata da Josie e Federica.
La festeggiata alzò le braccia al cielo e buttò la testa all'indietro "È il mio compleanno!"
Urlammo ancora e il resto del gruppo si avvicinò a noi.
Ballammo a lungo, poi iniziammo a rifornirci bevendo qualche drink. Il freddo che sentivo prima era andato via, il mio corpo ora irradiava calore.
Dopo aver bevuto un po', abbastanza da sentirci più leggere e meno lucide, continuammo a scatenarci sulla pista. Lizzie di tanto in tanto faceva delle foto e, essendo l'unica a non bere, si assicurava che nessuna di noi finisse tra le braccia di qualche sconosciuto.
"Che divertimento" Arianna sospirò allegra, dopo che ci fummo avvicinate alla postazione bar "Grazie per averci portate qui"
Vicki fece la parodia di un inchino, poi si raddrizzò e alzò in aria il bicchierino che aveva in mano "Ancora buon compleanno!"
"Buon compleanno!" ripetemmo tutte noi.
Arianna sorrise a trentadue denti.
Parlammo ancora un po' in maniera chiassosa, dovevamo urlare per sovrastare la musica alta, poi alcuni ragazzi si avvicinarono con passo deciso nonostante sembrassero poco lucidi.
"È il compleanno di qualcuno?" disse il primo ragazzo, davanti a tutti gli altri, aveva i capelli cortissimi, sembravano quasi rasati. Gli occhi erano chiari, ma non riuscivo a distinguere altri dettagli del suo viso a causa della scarsa luminosità.
"Il mio!" intervenne Arianna sorridendo.
Josie, Lizzie e Vicki si erano irrigidite, forse li conoscevano.
Il ragazzo che aveva parlato sorrise malizioso prima di avvicinarsi ulteriormente per posare le sue labbra su quelle di Arianna "Buon compleanno, allora"
Arianna era rimasta immobile, mi chiesi se avesse capito quello che le era appena successo. Io e le mie amiche eravamo rimaste con la bocca semiaperta per lo stupore.
"G-grazie" mormorò Arianna quando il ragazzo si allontanò facendole l'occhiolino.
"Ma che cazzo!" Greta stava sorridendo per l'entusiasmo "Arianna!"
Lei continuava a fissare il punto in cui prima c'era il ragazzo, che era andato dall'altra parte del locale assieme ai suoi amici.
"Chi erano?" chiesi alle tre inglesi, visto che sembravano ancora più stupite di noi.
Lizzie fu la prima a parlare "Non li avete riconosciuti?" poi ci disse "Quella era parte della squadra di basket del nostro college! Non pensavo che venissero anche loro in questo locale"
"E chi era quello che mi ha baciata?" chiese Arianna, cercando con lo sguardo il ragazzo misterioso.
Vicki le sorrise, a quanto pare le piaceva la suspense "Michael Miller, il capitano della squadra"
Arianna sgranò gli occhi e si sfiorò le labbra con le dita "E mi ha baciata"
Josie scosse la testa, contrariata "L'avrà fatto perchè si annoiava, non pensarci"
Qualcosa mi diceva che Arianna ci avrebbe pensato.
Ci avrebbe pensato a lungo.

Le sfumature del tramontoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora