"Quella gonna non è troppo corta?" chiese Federica ad Arianna, dopo che quest'ultima si fu infilata il costume da Wonder Woman.
"In realtà è un pantaloncino" le rispose lei "Come sto? Il trucco?"
"Il trucco è perfetto!" le dissi "E sei bellissima"
Il mio costume da Catwoman consisteva in una tutina nera aderente, era molto simile a quello da Vedova Nera di Federica, ma il suo era di un nero più opaco, mentre il mio era più lucido. In più, io avevo una maschera nera a occhi di gatto che mi copriva la metà superiore del viso, lasciandomi scoperti parte della fronte e gli occhi.
Mi tinsi le labbra con un rossetto rosso fuoco e, prima di sistemarmi sul viso la maschera, lasciai che Greta mi truccasse gli occhi con un ombretto nero e, sempre col trucco, mi mise in risalto gli zigomi.
Greta era pronta da mezz'ora, era stata la prima a prepararsi: era una perfetta finta Capitan Marvel, con la tuta aderente blu e rossa.
Gli stivali da Catwoman erano al polpaccio e con un tacco spesso e alto "Arianna?" la chiamai "Non morirai di freddo?" a differenza di noi tre, lei era l'unica ad avere le gambe e le braccia scoperte e la temperatura esterna non molto alta.
"Ho gli stivali alti, in più Lizzie mi ha assicurato che lì la temperatura sarà alta"
"Chissà quanto spendono per il riscaldamento" commentò Federica "Dylan quando arriva?"
"Tra una decina di minuti" rispose Greta, sistemandole il trucco "Fede, non aprire gli occhi"
Il mio telefono, in carica nella mia stanza, iniziò a squillare "Torno subito" dissi alle mie amiche, prima di rispondere al telefono.
Era Henry che mi chiamava con FaceTime "Wow" fu la prima cosa che disse non appena aprii la chiamata "Dov'è Evelyn? Non era così sexy l'ultima volta che l'ho vista"
"Stronzo" ridacchiai "La biancheria intima che indosso è ancora più sexy" aggiunsi più a bassa voce.
Henry chiuse platealmente gli occhi "Tu mi vuoi morto... Ora mi devo affidare alla fantasia"
All'improvviso sentii fuori dalla mia stanza alcuni urletti di gioia e delle risate, ma ero troppo concentrata su Henry per farci davvero caso "Cerca di tornare dalla Svezia il prima possibile... Prima l'Olanda, poi Stoccolma..." mi sedetti sul letto "Non ti fermi mai?"
"Credo di no, milady" lui era nella sua camera in albergo "Non hai idea della giornata che ho avuto oggi, ho litigato con alcuni dei miei soci della sede qui in Svezia e ho minacciato di mandarli via, poi però hanno iniziato a rigare dritto"
"Autoritario" sorrisi e notai nello specchietto che mostrava la mia immagine come i denti bianchi risaltassero col rossetto rosso "Non stressarti troppo, ricorda che..." la porta della mia camera si spalancò e un ragazzo che conoscevo bene si avvicinò a me così velocemente che quasi non lo vidi "Sam!" urlai "Ma che diamine ci fai qui?" poggiai momentaneamente il telefono sul letto e gli buttai le braccia al collo, abbracciandolo così forte da stritolarlo "Oddio!" esclamai "Vederti è così bello!"
"Anche per me, baby" Sam ricambiò il mio abbraccio "Merda, Eve... Ti rendi conto di quanto tu sia sexy con questo costume? Lo siete tutte e quattro, in realtà"
Feci una piroetta "Questo costume è fantastico!" mi fermai qualche secondo per osservarlo "Anche tu sei un vampiro piuttosto sexy!"
Sam mi mostrò i denti "Visto? Sembro uscito da una puntata di The Vampire Diaries"
Mi ricordai di Henry, che avevo lasciato con la vista del soffitto bianco. Ripresi il telefono, ma Sam me lo strappò di mano "Ciao, Henry!"
"Ehi, Sam!" lo salutò lui "Come stai?"
"Molto bene, ho intenzione di divertirmi stasera. Hai visto Eve? Oggi farà la ragazza cattiva, ci scommetto"
"Sam..." scossi la testa divertita "Ridammi il telefono"
Sam mi schivò e continuò a parlare con Henry, che gli stava rispondendo "Vorrei essere lì a vederla"
Il mio amico mi ridiede il telefono, salutando Henry e dicendomi di sbrigarmi, perchè voleva arrivare alla festa il prima possibile.
Ritornai a puntare la telecamera sul mio viso e sorrisi a Henry "Credo di dover andare"
"Evelyn, fammi un favore"
"Dimmi"
"Mi fai la tua mossa da gattina?"
Mi trattenni dal ridere "Perchè?"
"Perchè non hai idea di quanto io sia eccitato in questo momento, vedendoti così, e i miei colleghi mi stanno aspettando fuori dalla porta"
Questa volta non mi trattenni dal ridere, però lo accontentai "Va meglio ora?"
Henry si morse il labbro e aggrottò la fronte "No, è peggio"
"Uhm" stetti qualche secondo in silenzio per pensare "Pensa a tua nonna! Scommetto che lei non ti fa eccitare"
"Ma che cazzo, Evelyn... Non farmi pensare a mia nonna in questo momento, mi sento in colpa" poi aggiunse "Però va meglio"
Sorrisi soddisfatta "Questa gattina ora vuole andare a fare baldoria! Divertiti con i tuoi noiosi colleghi"
"Non sono noiosi" li difese e poi mi sorrise "Divertiti stasera"
"Lo farò sicuramente" gli feci l'occhiolino, poi, dato che quella sera avevo un piglio particolarmente malizioso (un vero spreco, dato che lui non era con me), continuai a parlare "E tu divertiti ad immaginarmi in questo costume, con la biancheria in pizzo..."
"Evelyn, maledizione!"
Gli mandai un bacio "La gattina ti saluta"
"Sei pessima, sei davvero pessima!"
"Ho imparato da te"
"Non riuscirai mai a superarmi"
"Lo vedremo... Accidenti, si è slacciato il reggiseno, penso che dovrò spogliarmi e aggiustarlo, ci sentiamo domani"
Fece un sorriso "Stronza"
"Ciao ciao"
Chiusi la telefonata e mi battei il cinque da sola, raggiungendo subito dopo i miei amici che erano in salotto. Dylan nel frattempo era arrivato e si era chiuso in camera con Greta, parlavano a bassa voce ma pareva stessero litigando.
Sam si sedette sul divano "L'ultima volta che ho visto Dylan, Greta non lo sopportava"
"Sono cambiate un po' di cose" mi sedetti accanto a lui.
"Federica e Arianna mi hanno aggiornato, non vedo l'ora di vedere Luke Williams e Federica insieme!"
"Come mai questa sorpresa?" domandò Federica, forse per cambiare argomento.
"Davvero credevate che avrei rinunciato a partecipare ad una festa qui a Cambridge? Quando ce ne avete parlato al telefono ero così invidioso!"
"E Alessio?"
"Lui ha approfittato dei pochi giorni liberi per andare a Verona, dalla sua ragazza" Sam roteò gli occhi "Non avete idea di quanto sia romantico, certe volte è davvero nauseante! Passa intere ore a parlare al telefono con Annalisa e se non parla con lei, studia. Però è un bravo coinquilino"
Dylan e Greta si unirono a noi, lei aveva un'espressione un po' contrariata, lui invece era gioviale come sempre, ma mi chiesi se fosse solo pura apparenza.
STAI LEGGENDO
Le sfumature del tramonto
RomanceHenry ed Evelyn. Lui CEO di una delle società più importanti di Londra. Lei una studentessa italiana prossima ad entrare nella prestigiosa università di Cambridge. Due persone, due vite, due menti e due cuori, che verranno fusi da un sentimento fo...