Prima di entrare dentro il gigantesco e spaziosissimo locale, estraemmo a sorte chi di noi sarebbe rimasto sobrio. Dylan si astenne, dicendo che lui voleva rimanere lucido, mentre la sfortunata che non avrebbe potuto bere ero io. Dylan e io ci stringemmo le mani come per compatirci, mentre gli altri stavano già esultando.
Sam continuava a guardarsi attorno ammaliato, per poi guardarmi con gli occhi un po' spiritati (in linea con il suo abbigliamento da vampiro, con tanto di sangue finto vicino alla bocca) "Sai" iniziò a dirmi "Sei davvero fortunata ad avere un ragazzo che non si preoccupa se vai alle feste!"
Non riuscii ad ignorare l'occhiata storta che gli scoccò Dylan, ma Greta gli stava parlando e tornò a concentrarsi su di lei.
"Ehm" gli sorrisi incerta, non avendo la minima idea di come rispondergli "Già" non avevo ben capito cosa intendesse dire con preoccuparsi, ma non ci prestai molta attenzione.
Federica e Sam sparirono subito tra la gente sulla pista da ballo, iniziarono a scatenarsi senza pensarci troppo.
Lizzie, Josie e Vicki ci raggiunsero, apparendo da non si sa dove "Ragazze!" ci salutò la ragazza dai capelli blu, vestita come uno zombie "Ora che ci siete anche voi, possiamo ufficialmente dire che la festa è iniziata!"
"Mi sembra iniziata da un bel po'" scherzò Arianna "C'è tantissima gente!"
"E questo è niente! Dovresti vedere a Capodanno!" Lizzie dovette urlare per farsi sentire, poi fu Josie a parlare "Vi piace il mio costume? Caleb ne ha preso uno abbinato!" iniziò a ridacchiare e in quel momento Caleb si avvicinò all'improvviso, abbracciandola da dietro. Lui era vestito da diavolo e Josie da angelo "Mi hai costretto, vorrai dire" le diede un bacio tra i folti capelli scuri e ricci "Sempre bello vedervi, ragazze!"
"Grazie, Caleb!" feci io, pochi secondo dopo però alcuni ragazzi della squadra di basket, tra cui Shawn, vennero a riprenderselo.
"Amico, stavamo brindando alla nostra amicizia e tu te ne vai?" disse uno di loro, che mi sembrava molto familiare.
Shawn, vestito da Joker, accorgendosi di Greta, sfoderò un bellissimo sorriso "Oh, ciao Greta!"
"Ehi!" Greta gli sorrise di rimando e Dylan si avvicinò impercettibilmente a lei "Come stai?"
"Bene, tu?"
"Molto bene! Grazie ancora per avermi prestato quei tuoi appunti"
"Quando hai bisogno, devi solo chiamare"
Dylan si schiarì la voce, poi allungò una mano verso Shawn "Non siamo stati presentati, io sono Dylan"
"Shawn, molto piacere. Gli amici di Greta sono amici miei" iniziai a sentirmi male per lui, non aveva capito cosa stesse succedendo.
Nel frattempo, Caleb, Josie, le mie amiche e l'altro ragazzo che era venuto a prendere Caleb, stavano continuando a chiacchierare.
"Sono il ragazzo, veramente"
Shawn sgranò appena gli occhi "Oh" lo vidi deglutire, in difficoltà.
Greta fulminò Dylan con lo guardo, ma lui continuava a guardare Shawn con sfida.
"Shawn! Ti va di ballare?" fu la prima cosa che mi venne da dire per farlo allontanare il prima possibile.
Lui mi guardò confuso, non aspettandosi una simile richiesta da parte mia "Uhm, sì, certo!"
Gli afferrai con forza il polso e lo trascinai in un punto vicino a Federica e Sam, che continuavano a ballare ignari di tutto.
Io ondeggiavo appena sui piedi, mentre lui continuava a guardare in direzione di Greta "Non sapevo avesse un fidanzato" mi urlò nell'orecchio dopo circa cinque minuti "Non che mi interessi, ma non me l'aveva detto"
"Forse non l'ha ritenuto necessario" non sapevo cosa dirgli, non riuscivo a capire se ci fosse rimasto male o no "Dai, torniamo al bar! Fatti una bevuta e rilassati"
"Hai visto Michael, per caso?"
"Chi?" non avevo capito il nome.
Shawn avvicinò la bocca al mio orecchio "MICHAEL!"
Michael Miller? Che ha baciato Arianna il giorno del suo compleanno?
"No" gli risposi "Non l'ho visto!"
Dopo tornammo al bar, in compagnia di Federica e Sam che volevano un paio di minuti di pausa.
La maschera da Catwoman iniziò a farmi prudere il naso.
Arianna e Lizzie stavano parlando di alcuni libri che entrambe avevano letto, mentre Shawn ordinò subito qualcosa da bere, svuotando il contenuto del bicchiere di vetro in meno di due secondi.
Non riuscivo più a vedere Dylan e Greta si avvicinò a Shawn "Ehi, scusa per prima"
"Perchè? Non è successo niente!" Shawn ordinò qualcosa da bere anche per lei, ma Sam l'afferrò per il polso assieme a Federica, urlando qualcosa come "Tu devi assolutamente ballare!" ma non si capì molto bene, era lì lì per ubriacarsi.
Il ritmo degli eventi quella sera era così accelerato che non si faceva in tempo a metabolizzare una cosa che subito ne accadeva un'altra.
Un ragazzo diede una forte pacca sulla schiena di Shawn "Avevi detto che andavi via per cinque minuti! Mi hai abbandonato e Cassie è subito partita in quarta... Non avevo mai notato che fosse così infantile!"
"Io te l'ho sempre detto, amico" gli rispose Shawn con un sorriso. Vidi Arianna osservare la scena con la coda dell'occhio e capii il motivo solo quando guardai per bene il nuovo arrivato.
"Ehi, tu!" Michael Miller puntò gli occhi chiari su Arianna, che si girò disinvolta come se si fosse appena accorta della sua presenza "Oh, ciao"
Michael alzò un angolo della bocca "Ci incontriamo di nuovo in un locale, sarà destino?"
Shawn soffocò una risata, evidentemente quella doveva essere una battuta che Michael usava spesso.
Io che ero amica di Arianna da tanto tempo, riuscii a vedere dentro di lei un'esplosione di fuochi d'artificio e di urletti, ma chi non la conosceva avrebbe detto che era indifferente all'innegabile fascino del capitano della squadra di basket "Andiamo nella stessa università, non mi sembra poi chissà che grande cosa" si girò col busto verso di lui, io e Shawn assistevamo alla scena in silenzio "Cosa dovresti essere, esattamente?"
Michael chinò leggermente il capo "Jack lo squartatore"
"E dovresti essere pericoloso?" conoscevo quel sorrisetto: aveva iniziato a flirtare.
"Dovrai scoprirlo tu stessa" si raddrizzò "Vieni a ballare"
Arianna guardò la mano che lui le stava porgendo "Avanti" la incitò Michael "Non mordo"
"Chi ti dice che non sia io a mordere?" replicò Arianna inclinando lievemente la testa.
"Allora avrò anch'io qualcosa da scoprire"
Cercai di reprime il sorriso che minacciava di spuntarmi, ma ero così felice per Arianna! Sapevo che le piaceva, anche se aveva affermato in continuazione di non pensare molto a lui.
I due andarono a ballare, la loro affinità era così evidente!
Anche Shawn si allontanò, raggiungendo alcuni loro amici ed io mi misi a parlare con Vicki, che poi andò via con la scusa di "Dover fare rifornimento"
"Ma il bar è qui!" le dissi allegra, però lei si era già allontanata.
Lizzie si sistemò il suo costume da fata "Vado a tenerla d'occhio"
Josie finse che non fosse successo niente, non volendo ammazzare l'atmosfera della festa "Allora, Evelyn! Il tuo ragazzo non è venuto stasera?"
"È fuori per lavoro, purtroppo" il mio telefono iniziò a vibrare del piccolo marsupio in pelle nera che era abbinato al costume "Tu e Caleb state davvero bene insieme!"
La ragazza davanti a me sorrise "È un bravo ragazzo, l'altro giorno ci siamo detti di amarci. Quando l'ho conosciuto, non avevo idea che mi sarei innamorata!"
Iniziò a raccontarmi di come si fossero incontrati la prima volta nella palestra dell'Università: Josie era caduta correndo sul tapis roulant e Caleb l'aveva accompagnata fino all'infermeria.
"È stato imbarazzante, come primo incontro, però anche divertente"
"Ci scommetto! Tu pensa che io e Henry ci siamo conosciuti perchè ho preso per sbaglio la sua ordinazione da Starbucks"
A volte pensavo a come fosse strano il mondo: se io non avessi mai "rubato" il suo caffè, probabilmente ci saremmo scambiati un'occhiata veloce per poi dimenticarci subito dopo l'uno dell'altro, vedendoci di nuovo solo in gita alla sua società e al Gala, ma senza notarci davvero. Era quasi inquietante pensare come una piccola cosa potesse cambiare in modo notevole la propria vita.
Josie controllò il proprio telefono "Oh, scusa... Lizzie mi ha chiesto di raggiungerla, forse riguarda Vicki"
"Ah" volevo essere utile "Posso fare qualcosa per aiutarvi?"
"No, tranquilla, goditi la festa... Possiamo gestirla anche da sole"
"Ma se hai bisogno, non esitare a chiamarmi"
Josie mi abbracciò di slancio "Grazie, mi dispiace di aver dato a voi quattro il fardello di Vicki, siamo state un po' deboli"
Ricambiai l'abbraccio "Non devi essere dispiaciuta, le amiche si aiutano! Sei sicura di non volere che venga?"
"Sì" Josie iniziò ad allontanarsi "Non è niente di grave, ci vediamo dopo!" la sua voce sfumò man mano che si allontanava, sovrastata dalla musica.
Rimasta da sola, vidi che Jenna mi aveva mandato dei messaggi vocali, ma non riuscivo ad udire una sola parola lì dentro, così uscii momentaneamente dal locale per ascoltare ciò che voleva dirmi.
"Il tuo costume è fantastico! Voglio delle foto della festa, Henry è lì con te? Mandami una foto anche di lui, poi" riprodussi il secondo messaggio "Ci sentiamo domani!"
Le scrissi una breve risposta, dicendole che Henry non era con me ma che le avrei mandato delle foto, poi le mandai la buonanotte.
"Ehi" una voce mi fece sussultare e Dylan emerse dal buio, stava fumando una sigaretta "Scusa, non volevo spaventarti"
"Non mi hai spaventata" sorrisi "Perchè non sei dentro?"
"Volevo solo un po' d'aria, ma tra poco devo andare a cercare Greta" sembrava un po' abbattuto, ma si sforzava per non darlo a vedere "Quel ragazzo... Seth..."
"Shawn" lo corressi "Sono solo amici Dylan, e tu non dovresti essere geloso, devi fidarti di Greta"
"Io mi fido di lei" si avvicinò, spegnendo la sigaretta sul muro e poi buttandola in un cestito lì vicino "Solo che è un po' distante in questo periodo"
"Sono sicura che non è così" con lui che mi faceva quelle confessioni, mi sembrava di fare un torto a Greta "Lei tiene a te, non devi preoccuparti" mi tolsi momentaneamente la maschera da Catwoman, che iniziava a darmi fastidio
Con un sospiro, Dylan chiuse il discorso per poi aprirne un altro subito dopo "Quello che il tuo amico ha detto all'inizio della serata non è vero"
Notando la mia espressione confusa, si spiegò "Ha detto che Henry non si preoccupa se vai a queste feste"
"Ah" iniziai a dondolare sui piedi, mi ero abituata ai tacchi e non rischiavo di cadere "Credo si riferisse al fatto che Henry si fidi di me"
"Ma non è vero che non si preoccupa" aggiunse lui "Mi ha fatto promettere di assicurarmi che tu torni a casa sana e salva"
"Oh" alzai gli angoli della bocca in un lieve sorriso "Davvero?"
"Davvero"
Era un pensiero premuroso, anche se non avevo bisogno che qualcuno mi proteggesse, però era bello sapere che gli importava della mia sicurezza.
"Non dirgli che te l'ho detto, oppure potrebbe ammazzarmi"
Iniziai a ridere "Terrò la bocca chiusa" mi rimisi la maschera "Pronto a tornare alla festa?"
"Andiamo"
Greta e Arianna erano davanti al lungo bancone, bevendo qualcosa. Io e Dylan le raggiungemmo.
"Ehi, eri sparito" gli disse Greta.
Dylan mi lanciò un'occhiata, per poi sorridere alla ragazza "Ora sono qui, balliamo?"
Greta ricambiò il sorriso "Certo"
Vedendoli allontanare, feci un sospiro di sollievo "Bomba disinnescata"
"Cosa?" fece Arianna.
"Niente, niente... Dov'è Michael?"
"Con i suoi amici. Abbiamo ballato, poi abbiamo parlato in un angolo e dopo gli ho detto che dovevo ritornare dalle mie amiche"
Inarcai un sopracciglio "Non ti piaceva stare con lui?"
"Al contrario! Mi sono trovata benissimo... Poi ve ne parlo una volta tornate a casa, va bene?"
"Certo!"
Alla fine io e Arianna raggiugemmo tutti gli altri sulla pista da ballo, ma quella sera Federica e Sam si erano distinti per le loro mosse buffe ma altrettanto coinvolgenti, un gruppetto di persone si era radunato attorno a loro per imitarli.
La festa andò avanti per ore, ma Federica fu quella che se ne andò prima: io, lei, Arianna e Greta eravamo uscite all'esterno per prendere una boccata d'aria fresca, quando proprio davanti all'ingresso si fermò una moto, dalla quale scese un uomo che, una volta tolto il casco nero, si rivelò essere Luke.
Federica iniziò a sorridere come se fosse la persona più felice al mondo e si strinse nella giacca, per poi correre verso di lui, baciandolo "Sei venuto, alla fine!"
"Non mi sarei mai perso la vista di te in questo costume" le porse un casco nero che aveva in più "Vuoi fare un giro?"
Lei annuì con vigore "Andiamo"
Io, Arianna e Greta avevamo osservato la scena in silenzio, Luke non ci aveva nemmeno fatto un cenno di saluto.
Federica agitò la mano verso di noi "Ci vediamo a casa!" ci urlò prima di mettersi il casco e sparire nella notte assieme a Luke.
Greta, dopo qualche secondo di silenzio, parlò "Cosa è appena successo?"
"Abbiamo assistito ad una scena di un film" commentai, tutte e tre stavamo ancora guardando il punto sulla strada dove prima c'era la moto di Luke.
"Almeno anche lei avrà qualche gioia, stasera" disse infine Arianna.
"Forza" presi a braccetto le due mie amiche e rientrammo dentro "La notte è ancora giovane"
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Le sfumature del tramonto
RomanceHenry ed Evelyn. Lui CEO di una delle società più importanti di Londra. Lei una studentessa italiana prossima ad entrare nella prestigiosa università di Cambridge. Due persone, due vite, due menti e due cuori, che verranno fusi da un sentimento fo...