Capitolo 50

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Nonostante mi fosse piaciuto il tempo passato a Londra, tornare a Cambridge fu bello. La domenica sera io e le mie amiche la passammo a parlare.
Dylan quel fine settimana non era venuto a causa di un viaggio di lavoro e Greta ci disse che le era mancato, ci stupimmo sentendo le sue parole: non avremmo mai pensato che avrebbe ammesso una cosa del genere.
L'attenzione poi si spostò su Federica: le domandai se avesse più parlato con Luke.
"Dopo il tuo messaggio mi sono un po' tranquillizzata" mi rispose "Ma volevo aspettare che fosse lui a chiamare"
"E l'ha fatto?"
"Oggi pomeriggio, poco prima che tornassi" accennò un sorriso "E mi ha detto esattamente quello che mi hai detto tu: era con la sorella che non vedeva da tanto e voleva un po' di tempo da solo con lei"
"Si è scusato?" era quella la cosa che mi premeva di più.
"Sì" sembrava incerta "A modo suo, ma ho apprezzato lo sforzo"
"Quando vi vedete la prossima volta?" intervenne Arianna "Così sappiamo quando toglierci di torno" le strizzò l'occhio e Federica iniziò ad arrossire "Non lo so" rispose "Deve lavorare la settimana prossima, voleva venire qui sabato prossimo, ma ho detto di no"
Greta sbadigliò "Perchè?"
"Perchè deve venire Jenna!" i suoi occhi marroni si fermarono su di me "Non voglio metterla a disagio"
Le sorrisi, in parte aveva dato voce ai miei pensieri, però non volevo essere troppo dura "Io e Jenna passeremo la maggior parte del tempo fuori, non devi preoccuparti"
"Sì, ma..." alzò le spalle "Se vuole, può venire prima, ma il prossimo fine settimana no"
"Se vuoi stare con lui, puoi anche riandare a Londra!" le fece notare Greta.
Federica arricciò il naso "A pensarci bene, è meglio non andare per il momento a Londra"
"Perchè?" Arianna assunse un'espressione confusa "Qualche giorno fa sembravi volerlo"
"Ci ho riflettuto e ho deciso che per il momento non voglio passare un'intera notte con lui"
"Oh" esclamammo tutte in coro, capendo cosa volesse dire "Non devi fare niente, se non sei pronta" aggiunse Arianna.
Intervenni anche io "E se lui non lo capisce, è un suo problema"
"In realtà non ne abbiamo mai parlato, perchè non si sono presentate le giuste... Circostanze" arrossì violentemente e iniziò a torturarsi le dita, intrecciandole in continuazione "Voglio andare piano, per capire se lui è quello giusto o no"
"Infatti" Greta annuì "Prenditi il tuo tempo"
"Anche se" aggiunsi "Sai che si può passare una notte insieme senza fare sesso, vero?"
"Certo che lo so" replicò Federica "Ma non sono convinta che Luke lo sappia"
Arianna strinse le labbra "Credo che tu lo stia un po' sottovalutando"
Non ero esattamente d'accordo con Arianna, dato che non avevo una buonissima opinione di Luke, però non volevo influenzare negativamente Federica.
Se c'era una cosa che avevo capito era che non si potevano forzare le persone ad avere la tua stessa opinione: se Luke era la persona che credevo io, Federica avrebbe dovuto accorgersene da sola, altrimenti quella sarebbe stata una storia senza fine e con molte ferite.
Federica cercò di spostare l'attenzione su qualcun altro, dicendomi come Arianna avesse continuato a pensare a Michael Miller,  il capitano della squadra di basket dell'università che l'aveva baciata al suo compleanno.
"Non l'hai più visto?" le chiesi, vedendo con la coda dell'occhio il viso di Federica abbandonare la colorazione rossa.
"No, ieri sera siamo uscite con le altre e siamo ritornate nello stesso club, ma lui non c'era" scrollò le spalle "Sai che mi importa"
"Sai che mi importa" le feci il verso, ridacchiando "Bugiarda"
"Ehi!" corrucciò il volto "L'ho incontrato che era ubriaco, probabilmente non si ricorda nemmeno chi io sia o il mio nome. Non ricordo nemmeno se gli ho detto come mi chiamo"
"Eravamo poco lucide, in effetti" anche Greta iniziò a ridere, seguita da Federica "Però nella squadra di basket ci sono tanti altri bei ragazzi tra cui scegliere!"
Arianna scosse la testa divertita "Non voglio iniziare ora una storia seria, voglio concentrarmi sugli studi"
"Se è quello che ti dici per non pensare a Miller..." sorrisi e le strizzai l'occhio.
"Non fate le stupide" Arianna si sistemò per terra ai piedi del divano "Piuttosto, oggi Lizzie mi ha detto che ad Halloween ci sarà una festa in un locale del campus, parteciperanno quasi tutti gli studenti dell'università"
Greta si illuminò "Dobbiamo andarci, allora!"
Anche Federica pareva entusiasta "Da cosa ci travestiamo?"
Feci una breve ricerca sul telefono mentre le mie amiche parlavano di streghe o di vampiri "Ho trovato!" esultai, soddisfatta della mia idea "Vestiamoci tutte e quattro da super eroine!"
"Cosa?" Arianna allungò il collo verso il mio telefono "Mhm, sono carini. Posso essere Wonder Woman?"
"Dobbiamo comprarli online, però"
"C'è un sito che li ha messi in sconto" anche Federica stava facendo una ricerca sul telefono "C'è questa che ha i capelli rossi come me"
"È la Vedova Nera" le spiegai.
"E questa bionda?" chiese Greta.
"Lei è Capitan Marvel! Mio fratello era ossessionato dai suoi fumetti da piccolo"
"Io sarò Catwoman, allora" dissi io infine.
Per il resto della notte continuammo a fantasticare sui costumi e su quella festa, alla fine ci addormentammo in salotto, l'una vicina all'altra.

Le sfumature del tramontoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora