"Dobbiamo parlarvi!" Arianna e Greta accolsero in questo modo me e Federica, appena tornate dal Johnian Entrepreneurs Club. Ci fecero sedere sul divano e si misero davanti a noi.
"Che c'è?" chiese Federica "Ho cinque minuti, poi devo raggiungere Luke"
"Uh" mi voltai verso di lei "Le cose vanno bene!"
"Ragazze!" Greta richiamò la nostra attenzione "Abbiamo grandi notizie! Con il Club dell'organizzazione degli eventi-"
"Stiamo organizzando la nostra prima festa!" la interruppe Arianna "Scusa, ma stavi parlando lentamente"
"Wow!" esclamai, poi Federica aggiunse "Di cosa si tratta?"
"È un evento di Natale, si terrà il ventuno dicembre" spiegò Greta, Arianna quasi tremava per l'entusiasmo "Sarà un evento di beneficienza, con vestiti eleganti e una sala piena di tavoli per sedersi e mangiare!"
"L'evento" continuò Arianna "Sarà accompagnato da delle esibizioni di studenti, che canteranno o faranno qualcosa sul palco. Ovviamente faremo delle preselezioni per chi si esibirà, perchè inviteremo anche personaggi influenti!"
"Come il Primo Ministro inglese?" azzardai a chiedere, scherzando.
"Ma no!" Greta rise nervosamente "Magari venisse... Comunque, l'evento sarà principalmente per studenti e docenti, quindi persone legate all'università, spero che anche il rettore venga"
"E vogliamo invitare anche persone dell'alta società, Dylan mi ha assicurato che avrebbe parlato con dei suoi amici importanti, che molto spesso alloggiano nei suoi alberghi. Henry e Luke verrebbero? Avere un CEO di una società importante, sarebbe fantastico"
Annuii "Posso chiederglielo, accetterà sicuramente... Gli piacciono gli eventi eleganti"
"A Luke piacciono un po' meno, ma se glielo chiedo potrebbe venire" rispose Federica "Anzi, glielo vado a chiedere ora, ci incontriamo davanti all'ingresso del campus"
"Divertiti" le dicemmo tutte, prima di rimanere solo noi tre.
Mi alzai in piedi, ero stata seduta per ore a lezione e volevo sgranchirmi le gambe "Quindi sarà una cosa molto elegante"
"Assolutamente!" mi rispose Greta "All'inizio non volevano includerci nella realizzazione di questo evento, dicendoci che eravamo appena entrate e non avevamo abbastanza esperienza"
"Ma abbiamo fatto capire loro chi siamo e cosa sappiamo fare!" se Arianna aveva usato quello stesso tono con le persone del club, non dubitavo che le avessero dato ascolto.
Arianna guardò l'ora sul telefono "Devo andare anche io, Michael mi aspetta"
"Michael?" io e Greta la guardammo con un sorrisetto sul volto.
Arianna alzò le spalle, ricambiando il sorriso malizioso "Ci stiamo frequentando"
"Quindi state insieme"
"Ancora no, voglio prima capire se mi piace davvero, però è sulla strada giusta" prese la giacca e ci salutò, dicendoci che ci avrebbe viste per cena.
Anche Greta alla fine dovette andare, dato che la situazione tra lei e Dylan ultimamente era un po' tesa e fare ritardo al loro appuntamento forse avrebbe peggiorato le cose.
Alla fine, dato che non avevo altre lezioni e non avevo niente da studiare, uscii dall'alloggio e mi feci una passeggiata, finendo per chiamare Josie e chiederle se le andasse di uscire. Accettò con piacere e ci incontrammo fuori dal Valerie's.
"Ciao, come stai?" mi salutò tutta allegra.
"Benissimo! Tu?"
"Sommersa dallo studio"
"Oh" mi sentii un po' in colpa "Scusami, se non potevi uscire-"
"Ma scherzi?" Josie mi interruppe con una sonora risata "La tua chiamata è stata come la luce infondo al tunnel!"
Anche io mi misi a ridere "Mi fa piacere? Che ti va di fare?"
"Proporrei di andare al Valerie's... Ma ho visto Nora che ci andava e non voglio incontrarla"
"Chi?" forse non avevo capito bene il nome, ma non avevo idea di chi stesse parlando.
"Nora... È una ragazza odiosa, una delle sue amiche era l'ex di Michael Miller"
"Oh" capii immediatamente "Cassie?"
"Sì, la conosci?"
"Diciamo che ha intimato Arianna di stare alla larga da Michael"
Josie alzò gli occhi al cielo "Non ci credo, quel gruppo è fuori di testa"
Scrollai le spalle "Sai cosa? Andiamo al Valerie's e se c'è Nora, che importa? È un luogo pubblico e hai il diritto di stare lì così come lei"
La ragazza davanti a me era una forza della natura e mi pareva strano che volesse evitare un luogo solo perchè c'era una persona che non le stava simpatica.
Mentre andavamo nel famigerato locale del campus, mi spiegò che Nora un tempo era sua amica, ma aveva una grossa cotta per Caleb, solo che Josie non lo sapeva. Quando lei e Caleb si misero insieme, Nora non la prese molto bene, ma era una rabbia ingiustificata dato che Josie non ne sapeva niente.
"Ma è possibile che qui tutto ruoti intorno alle relazioni sentimentali?" non volevo dirlo ad alta voce, ma mi scappò "Scusa"
"No, hai ragione" lei ridacchiò "Ma alla fine, sono queste relazioni che ci legano tutti, no? Tutti abbiamo una storia e quando ci mettiamo assieme a qualcun altro, la nostra storia si articola attorno a quella degli altri"
"Che bella riflessione" eravamo arrivate al locale "Però è strano pensare che le persone che incontriamo cambino la nostra vita" trovammo un divanetto libero davanti ad un tavolino e ci sedemmo "Ci ho pensato spesso, tutte le nostre vite sono unite anche se non sembra"
"Già" concordò lei "Fa quasi impressione, ma è bello pensare che siamo tutti connessi"
Passato questo momento filosofico, ordinammo entrambe una cioccolata calda e iniziammo a parlare di film e serie tv "Non ci credo!" esclamò Josie "Ti piace Game of Thrones?"
"Scherzi? È una serie tv fantastica! L'ultima stagione non mi è piaciuta molto, ma le prime quattro sono fantastiche!" nessuna delle mie amiche aveva mai visto quella serie tv, così iniziammo a parlare di quali fossero i nostri personaggi e momenti preferiti.
Passammo un pomeriggio davvero piacevole, poi però Josie dovette congedarsi per studiare ed io dovevo incontrare le mie amiche a cena, da Five Guys.
Mentre camminavo in solitudine verso il dormitorio, chiamai mia madre, dato che non l'avevo sentita in questi giorni "Ciao, mamma!" la salutai "Come stai?"
"Sono un po' stanca, oggi ho accompagnato tua sorella in giro tutto il giorno" fece una pausa "Tu, tesoro?"
"Bene! Ho passato il pomeriggio con una mia amica dell'università, Josie, e abbiamo bevuto cioccolata calda"
"Era più buona della mia?"
"Nessuno supera la tua cioccolata calda, mamma" sorrisi "Ora sto tornando in dormitorio per incontrare le altre, poi andiamo fuori a cenare"
"Dove?"
"Five Guys"
"Evelyn..." riuscii a vedere nella mia mente mia madre che scuoteva la testa "Qualcosa di più sano?"
"Ehi!" mi difesi "L'ultima volta che ho mangiato un hamburger è stato la settimana scorsa, con Henry"
"Ah! Scommetto che lo hai costretto a mangiarlo"
Beccata "Mi andava, ma non l'ho proprio costretto... Gli ho semplicemente detto che o mangiavamo hamburger o rimanevamo a digiuno"
"Quindi lo hai costretto"
"Io l'ho messo di fronte ad una scelta"
"Un ultimatum"
"Ehm" scrollai le spalle, anche se lei non poteva vedermi "Lui ha accettato"
"Come mi dispiace per lui"
"Mamma!"
La sentii ridere, io ero arrivata al dormitorio "Devo andare ora, tua sorella mi chiama, divertiti con le tue amiche... E non maltrattare Henry!"
Roteai gli occhi "Non lo maltratto"
"Ah, ricordati che per il fine settimana dell'otto dicembre, verremo a Cambridge a trovarti. Io e tuo padre vorremmo che ci fosse anche Henry, per conoscerlo meglio"
Deglutii la saliva e per poco non mi strozzai "Davvero?"
"Davvero, ora devo andare, ti voglio bene"
"Ti voglio bene"
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Le sfumature del tramonto
RomanceHenry ed Evelyn. Lui CEO di una delle società più importanti di Londra. Lei una studentessa italiana prossima ad entrare nella prestigiosa università di Cambridge. Due persone, due vite, due menti e due cuori, che verranno fusi da un sentimento fo...