Alcuni margarita dopo, io, Henry ed i miei amici eravamo seduti sui divanetti, alcuni di noi già ubriachi. Federica e Greta erano già andate: stavano ridendo a crepapelle anche se nessuno di noi aveva detto niente di divertente, mentre Alessio cercava di darsi un contegno per continuare a corteggiare Annalisa, la ragazza del quarto che lo aveva colpito.
Henry aveva bevuto solo un altro drink ma, come Mario, Cosimo e Sam, era completamente sobrio. Io, invece, avevo già detto addio ai miei freni inibitori.
Si erano aggiunte parecchie persone al nostro gruppo e, sia per guadagnare un posto a sedere sia perchè mi piaceva, io ero finita sulle gambe di Henry, il quale aveva iniziato a discutere con Sam e Mario sulla Formula 1.
Ad Henry piaceva Hamilton, che guidava per la Mercedes, ma siccome Mario e Sam erano fan della Ferrari, non erano d'accordo.
"Che noia, ragazzi! Proprio ora dovete parlare di questo?" disse Arianna brilla ma non ubriaca.
Iniziai a muovere la testa a ritmo della canzone che il dj stava riproducendo, non la conoscevo ma era molto ritmata. Mi alzai e afferrai per i polsi Arianna e Federica, quest'ultima afferrò Greta.
"Andiamo a ballare!" feci a tutte e tre le mie amiche, avviandoci verso la pista da ballo.
Non riuscimmo ad addentrarci nel cuore della folla, ma trovammo un buon punto vicino alla postazione del dj ed iniziammo a muoverci, a saltare e a fare delle espressioni strane.
Alzai le braccia al cielo e chiusi gli occhi, lasciando che il ritmo entrasse nelle mie ossa, lasciando che il sudore mi colasse sulla pelle. Sentii Arianna urlare per la gioia ed urlai anche io, ma la musica era così alta che nessuno ci sentì, nemmeno noi stesse.
I piedi iniziarono a farmi male, ma non ci feci quasi caso. Mi sentivo su di giri.
Quando ci distaccammo per cinque minuti dalla folla per riprendere fiato, alcune ragazze che conoscevamo ci diedero i loro free drink per qualche ragione a noi sconosciuta, così ne approfittammo e prendemmo un'altra bevanda, che mi tolse la poca lucidità che mi era rimasta.
"Voglio ballare ancora" mormorai tra una risata e l'altra "Andiamo a chiamare i ragazzi! Scommetto che loro vogliono ballare!"
Greta scoppiò a ridere "Quali ragazzi?"
"Come quali ragazzi?" anche Federica stava ridendo "I nostri amici! E Cooper"
"Ah!" esclamò Greta "Pensavo che ti riferissi ai nostri fidanzati"
Arianna aggrottò la fronte visibilmente confusa "Ma non abbiamo dei fidanzati"
"Appunto!" fece Greta "Beh... Evelyn sì!"
Parlando, eravamo arrivate dai ragazzi "Shh!" mi portai l'indice sulle labbra e poi scoppiai di nuovo a ridere "Ragazzi!" provai a controllare il tono troppo alto della mia voce "Vi ordiniamo di ballare!"
"Sono ubriache" commentò Cosimo guardandoci.
Sam e Henry stavano fumando e si girarono contemporaneamente verso di noi. Non sapevo che Henry fumasse, ma nelle mie condizioni non ci feci nemmeno caso.
Federica fece qualche passo, barcollando sui tacchi "Venite a ballare!"
Henry, che si era tolto la giacca e si era arrotolato le machine della camicia fino al gomito, mi guardò palesemente divertito "Sicure di voler ballare? Non mi sembrate molto stabili"
Feci qualche passo e lo raggiunsi, per poi prendergli la mano per tirarlo "Ti ordino di ballare con me!"
"Che ore sono?" chiese Greta guardando un orologio da polso che non aveva.
"Quasi le tre" le rispose Sam alzandosi "Abbiamo ancora tempo per qualche ballo, andiamo!"
"Tu sai come divertirti!" Federica gli puntò contro il dito e poi lo prese a braccetto prima di tuffarsi di nuovo nella folla.
Anche Henry si alzò, dopo varie insistenze "Devo portarti di nuovo sulla schiena? In tal caso mi devi pagare ogni duecento metri"
Iniziai a ridacchiare, poi mi sporsi verso di lui e lo baciai, avvolgendogli il collo con le mie braccia "Non ce n'è bisogno"
"Non ancora" aggiunse lui strizzando l'occhio, mi baciò ancora una volta e poi raggiungemmo gli altri che nel frattempo avevano ricominciato a ballare.
Ad una certa iniziarono a spegnere e accendere le luci con un intervallo di una frazione di un secondo, così c'erano momenti in cui riuscivo a vedere il suo volto e momenti in cui lo perdevo.
Ci divertimmo molto, io mi sentivo sempre più leggera man mano che passava il tempo.
I capelli, impregnati di sudore, iniziarono ad incollarsi alla nuca e la parte superiore del vestito, aderentissima al mio corpo, mi fece sudare ancora di più.
Henry si fermò qualche secondo per allentare la cravatta, mossa che trovai estremamente sensuale e la parte più selvaggia di me (che al momento prevaleva su quella razionale), mi incitò a buttarmi addosso a lui.
Con entrambe le mani gli afferrai la cravatta e lo tirai a me, appoggiando con forza le mie labbra sulle sue. Henry mise le mani sui miei fianchi, eliminando ogni centimetro di distanza tra i nostri corpi.
Un flash ci fece distrarre e quando ci voltammo, vedemmo Sam con il telefono puntato verso di noi.
"È per ricordo!" ci urlò come giustificazione prima di continuare a saltare e scatenarsi come un pazzo.
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Le sfumature del tramonto
RomanceHenry ed Evelyn. Lui CEO di una delle società più importanti di Londra. Lei una studentessa italiana prossima ad entrare nella prestigiosa università di Cambridge. Due persone, due vite, due menti e due cuori, che verranno fusi da un sentimento fo...