Occhioni blu

21

Harry sorrise dolcemente mentre appoggiava il tenero Omega sul letto. Marcel era sdraiato a pancia in giù sul lato destro del materasso: i tre gemelli dormivano sempre tutti insieme quindi, avevano un letto fatto a mano per ospitare quattro o tre persone.

C'era un sacco di spazio per mettere Louis al centro dell'enorme King size.

Harry sorrise dolcemente mentre toglieva le scarpe, i jeans e la maglietta dell'Omega, lasciando il bambino in un paio di mutandine rosa.

Proprio mentre Louis iniziò a piagnucolare, l'Alfa si colpì la camicia facendola venire via e poi, passandola al lupo innocente che sorrise con gratitudine scivolando nella grande camicia che poteva facilmente passare come un vestito sulla sua piccola corporatura.

"Mi dispiace di averti svegliato Hazzy.
E di essere venuto qui, e di aver usato la tua chiave di riserva." Sussurrò Louis mentre si rannicchiava nel suo calore, attento a non disturbare Marcel.

Louis guardò l'Alfa che stava entrando nel letto, lui stesso tirandosi le coperte sul corpo mentre si girava per affrontare il suo bambino. L'uomo dai capelli ricci sorrise dolcemente, tirando il corpo dell'Omega nel suo petto, portando il viso di Louis nel suo collo.

Il lupo trovò conforto nel profumo dominante dell'Alfa.

"Non stressare la tua graziosa testolina, baby. Vai a dormire, possiamo parlare di tutto domani"
~
Marcel si svegliò il giorno seguente con un corpo caldo accoccolato nella sua schiena. L'Alfa era confuso, poiché il corpo sembrava molto più piccolo di quello di Harry o di Edward. Non ci volle molto prima che lo annusasse.

Il familiare profumo dolce e fertile dell'Omega diciottenne lo svegliò definitivamente.

Voltandosi con attenzione, l'alfa nerd sorrise quando notò che Louis era rannicchiato nelle lenzuola. Non sapeva cosa fosse successo durante la notte prima da portare il ragazzino a casa loro.

Tuttavia, voleva svegliarsi ogni giorno alla vista di morbide ciocche caramellate e russii preziosi e delicati.

Nel frattempo, in cucina, Harry stava cercando disperatamente di convincere Edward a prendersi un giorno di ferie.
***
"Ed, per favore! Dobbiamo discutere di quello che è successo la scorsa notte. Se vogliamo corteggiarlo per i prossimi tre mesi, tutti noi, intendendo Marcel, Louis, io e te, dobbiamo avere una conversazione su ciò che ci aspettiamo dalla nostra relazione"

Harry si fermò dal suo sproloquio per respirare prima di ricominciare.

"Non possiamo comportarci come hai fatto ieri sera. Non sappiamo se Louis è a suo agio con questo; a quanto pare, ovviamente non lo è. Per l'amor del cielo, Edward il ragazzo è vergine, la definizione di innocente. Dobbiamo prima discutere di cosa è a suo agio a fare e cosa no. Ecco perché devi restare a casa oggi!"

Harry finì, orgoglioso, pensava di aver fatto bene il suo lavoro.

Il suo orgoglio si dimostrò meritato quando Edward cedette, lasciando cadere la sua borsa da lavoro con un lungo sospiro mentre iniziava a sbottonarsi la giacca.
"Bene, possiamo parlare."

Fu allora che Harry si rese conto che Edward aveva appena accettato di restare a casa. Che diavolo. Edward non l'aveva mai fatto.

Nemmeno per il compleanno dei suoi fratelli.

Non era molto, ma era già un progresso....
~
"Quindi penso che dovremmo parlare di quello che vogliamo tutti durante questo processo di corteggiamento, e di quello che ci aspettiamo l'uno dall'altro" disse Harry con il suo solito tono lento e profondo.

Louis annuì mordendosi il labbro. Era seduto su una poltrona in pelle a un posto, rannicchiato in una coperta a sirena di Harry. Marcel voleva tubargli contro; l'Omega sembrava così adorabile.

"Okay" mormorò Lou dolcemente mentre fissava le tre terzine di fronte a lui, tutte sedute sul grande divano.

Tuttavia, Edward era Edward e non aveva filtri ma, solo il bisogno di dire la prima cosa che gli veniva in testa pensando;
"Voglio fare sesso"
I suoi fratelli volevano sbattersi il palmo sulla fronte.