Emily pov.
La lezione è finita da una decina di minuti.
Fred non mi ha fatto quasi seguire niente perché continuava a fare delle lettere chiedendomi dei pareri, lettere che solo lui sa.
Non ha voluto dirmi a chi erano indirizzate ma erano molto tristi.
Non ho visto Draco nei corridoi e a quest'ora dovrebbe avere Divinazione ma passando davanti la classe non l'ho visto.
Starà dormendo forse.
Cammino piano per i corridoi della scuola e continuo a non vederlo, ma non ho l'ansia che magari sta facendo qualcosa che non dovrebbe fare, anzi, sono tranquilla.
Mi fido del mio sesto senso sapendo che funziona.
Dopo la lettera di mio padre che ha fatto portare a Dobby sono molto più tranquilla anche se non troppo, l'atmosfera in questa scuola sta cambiando.
Silente non si fa più vedere in giro.
I professori non parlano più come parlavano prima con noi ragazzi.
E si può sentire una forte tensione.
Salgo per gli scalini della sala comune e Pansy mi saluta con un cenno di testa abbozzato facendomi ricambiare, chi lo avrebbe mai detto che un giorno avrei salutato Pansy Parkinson.
Però devo dire che mi ha aiutato, quando Draco è andato al Manor con Zabini lei me l'ha detto.
Quindi merita il mio cenno di testa.
Ma non dimentico quello che mi ha fatto in precedenza, un cenno di testa basta e avanza.
Busso davanti la porta di Draco e sento cadere delle cose facendolo imprecare.
"Chi è?" chiede arrabbiato.
Innalzo un sopracciglio confusa.
Cosa gli sarà successo in mia assenza?
Apro la porta senza rispondere e quando lui vede che entro lo vedo tranquillizzarsi visibilmente, un odore di menta regna per la stanza e vedo la porta del bagno aperta.
"Ah sei tu" mi dice sedendosi sul letto mentre si mantiene la testa con le mani.
"Ti sei fatto la doccia? C'è un aria di menta" gli dico posando la borsa sulla sedia.
"Si prima di addormentarmi" mi dice non guardandomi.
Annuisco anche se non so se mi ha visto.
"Da quanto hai finito le lezioni?" mi chiede
Faccio spallucce sedendomi accanto a lui.
"Una quindicina di minuti più o meno. Tu non ti sei presentato a Divinazione?" gli chiedo guardandolo.
Lui non mi risponde.
E nemmeno mi guarda.
"No non avevo voglia" dice alzandosi duro.
"Draco che ti è successo?" gli chiedo
Lui si massaggia la testa mentre mi da le spalle e quando le persone non mi parlano oppure lo fanno senza guardarmi mi viene una rabbia nel corpo.
Sopratutto se senza motivo lo fa lui.
"Niente" dice soltanto
Mi alzo e mi avvicino a lui anche se non si gira.
"Ridimmelo guardandomi in faccia" gli dico
Ma il mio tono di voce è dolce sto cercando di farlo calmare.
Lui si gira e vedo i suoi occhi.
"Niente cazzo! Non è successo niente Emily!" mi grida contro facendomi sobbalzare.
"Ho troppe cose a cui pensare! Non ti ci mettere anche tu con queste tue stupide parole!" mi grida di nuovo contro.
Chiudo gli occhi.
Mi mette le mani sulle spalle.
"Scusa io.. io non volevo dirti questo sono solo molto teso" mi dice
Annuisco.
"Cosa ti è successo?" gli chiedo spostandogli i capelli umidi dal viso, lui mi abbraccia e io non posso fare a meno di stringerlo tra le mie braccia.
Mi fa sedere accanto a lui sul letto e vedo la sua gamba tremare.
"Emily io devo fare una cosa brutta, una cosa che mi porterò dietro per tutta la vita" mi dice
Vedo i suoi occhi bagnarsi.
Ma la sua voce non cambia tono.
"Cosa?" chiedo
Lui si inginocchia difronte a me mettendomi le mani sul viso.
"Se ti dicessi che sono un mangiamorte e devo fare entrare a breve tutto i mangiamorte nella scuola con l'armadio svanitore dimmi sinceramente se mi ameresti ancora" mi dice
Perché mi dice questo?
Crede che non lo amerò?
"Si Draco, io ti amerò anche se farai entrare tutti i mangiamorte nella scuola" gli dico sicura
Lui chiude gli occhi.
"E se ti dicessi che dovrei uccidere il più grande mago del mondo dimmi sinceramente se mi ameresti ancora."
Piange.
Sgrano gli occhi.
Lo porto con la testa sulle mie gambe e mi accovaccio a terra insieme a lui mentre continua a piangere e io continuo a coccolarlo.
"Si Draco, ti amerei comunque" gli dico sicura.
Gli hanno detto di uccidere Silente.
"Però torna da presto da me poi" gli dico
Lui alza lo sguardo e mi fa mettere a cavalcioni su di lui, ma soltanto per baciarmi.
"Ti amerei comunque" gli dico per l'ennesima volta tra i suoi baci.
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𝖉𝖚𝖊 𝖕𝖊𝖗𝖋𝖊𝖙𝖙𝖎 𝖘𝖙𝖗𝖔𝖓𝖟𝖎. || DRACO MALFOY
RomanceLoro due erano così complicati. Lui orgoglioso e lei strana, a volte sensibile e a volte mandava a fanculo tutti senza nemmeno pensarci. Quei due, sapevano amarsi come nessuno. Quei due erano erano unici, niente e nessuno riusciva a separarli, pote...