21.

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Mi morde il collo tirandolo leggermente facendolo chiaramente sanguinare.
Gli mordo le labbra e lo faccio ridere su di esse.
In tutta la stanza si sentono i nostri gemiti pur se ci stiamo solamente baciando, si sente in aria di piacere e leggerezza.
Mi sento completa.
Le sue mani finiscono sul mio culo strizza solo come al solito e come dice lui un mosaico d'ammirare.
Si toglie la maglietta gettandola in un angolo remoto della stanza sotto al mio sguardo pur se continuiamo a baciarci, mi toglie la maglietta facendomi stare in reggiseno sotto al suo sguardo, gli slaccio il pantalone mettendo una mano sulla sua erezione.
Ghigna guardandomi.
Si mette sopra di me e mi sfila i leggins neri ingombranti secondo lui facendoli finire sotto al letto, mi bacia il ventre, la pancia leccandomela di gusto.
"Williams" mi chiama con l'affanno
"Sai di vaniglia, di buono" mi sorride baciandomi di nuovo, mi prende per il culo facendomi finire sopra di lui, il suo petto e il suo collo per fortuna non possono parlare.
Sono rossi, hanno delle chiazze rosse grazie ai miei morsi e ai miei succhiotti.
Gli bacio la pancia finendo sull'elastico dei suoi box, mi guarda speranzoso.
"Williams.. ti.. ti prego" mi dice, ghigno.
Ha bisogno di me, ha bisogno del mio corpo.
Delle mie labbra, del mio culo di me.
Draco ho bisogno di me.
Bussano alla porta e ne io e ne lui ci interessiamo di vedere chi è.
"Emily! Emily so che sei la dentro!" Hermione.
Giuro che se interrompe questo momento la crucio. Giuro.
"Non starla a sentire, pensa a me" mi dice mettendomi su di lui di nuovo, lo bacio.
"Non ora Hermione! Passa più tardi!" gli urlo
"Emily non capisci! Apri! Hai una lettera" mi dice in panicata ma non posso interrompere questo momento.
"La vedrò dopo, sarà una stupida lettera" gli dico roteando gli occhi al cielo.
Draco intanto ascolta e fulmina la porta con il suo sguardo.
"EMILY"
"GRANGER!" urlo
"Emily giuro che se non apri apro io la porta"
"Viene da casa tua, è di tuo padre!" mi dice.
Mio padre.
Lancio un occhiata al ragazzo e gli butto i pantaloni in faccia, ormai è tarda sera.
Cerco i miei vestiti ma non li trovo, l'unica cosa che trovo è la maglietta di Draco sulla sedia.
Lo guardo, mi guarda.
"Non trovi i tuoi vestiti, eh Williams?" dice ad alta voce per farlo sentire alla ragazza fuori.
Rido.
"Maledetto" mi metto la sua maglietta, apro la porta.

Draco pov.
Il suo corpo che balla dentro alla mia maglietta unicamente nera, devo ammettere che sta meglio a lei che a me.
Apre la porta e si sistema i suoi capelli neri solo su un alto, finge che non sia affannata ma il suo petto si muove a dismisura. Rido.
"Granger come al solito hai rovinato un bel momento. Brava" le faccio un applauso.
Hermione Granger è un altra sangue marcio che gira per la scuola, una secchiona va bene in tutte le materie. Ci odiamo a vicenda.
È sempre stata una ficcanaso, vabbe è una Grifondoro è pur sempre normale.
Gli da una lettera e Emily le sorride.
COME CAZZO FAI A SORRIDERLE.
HA INTERROTTO UN MOMENTO CRUCIALE
EMILY SE NON TE NE FOSSI ACCORTA, STAVO PER VENIRE PER TE.
È in piedi a leggere quella lettera, il suo volto è serio e poi si siede accanto a me.
"Stamattina mi è arrivata una lettera" mi dice e mi sistemo i capelli spettinati.
"Draco" il suo tono di voce è preoccupato e la sua voce richiude ogni singola lettera del mio nome come una musica.
Musica per le mie orecchie.
"Mia mamma e mio padre mi stanno costringendo a diventare"
"Come loro" un sussurro.
Voce tremante, respiro pesante.
"Anche a me Emily, anche a me" gli dico.
Stiamo nella stessa merda.
Stiamo sulla stessa barca.
"Sono stata marchiata dalla mia nascita e io non ne sapevo nulla Draco."
"Non possono avere il controllo sulla mia vita" stappa la lettera per poi buttarla in aria.
Le accarezzo i polsi, mi guarda.
Le lacrime agli occhi che cerca di nascondere sono una cosa fantastica.
"Alle riunione di stanotte c'erano anche i tuoi. Lui la prossima volta vuole anche te" gli dico cercando di essere il più calmo possibile.
Mi guarda, lo sa già.
"Lo so, diventerò come loro" mi dice gettandosi tra le mie braccia, la stringo forte a me.
Mi piange il cuore a vederla così fragile, indifesa sembra che se una soffiata di vento forte la colpisce lei può sgretolarsi insieme a essa.
Il contrario di quando sta fuori.
"Lo diventeremo insieme" un sussurro.
Sono stato dolce, delle parole dolci. Mi stringe a se.
"Adesso vestiti, ti porto a bere qualcosa ad Hogsmeade" gli dico dando una pacca sulla sua schiena, mi guarda confusa.
"La mia scopa è rotta, mia madre me ne deve mandare una nuova" mi dice.
"Andiamo con la mia, tranquilla zuccherino non ti libererai mai di me" gli sorrido per poi scendere dal letto.
Si chiude in bagno e dopo dieci muniti esce con una felpa nera e un jeans scuro.
Un jeans molto stretto e molto scuro.
Molto. Stretto.
Una coda di cavallo alta e del trucco leggero risaltano i punti del suo viso, ghigna contenta.
"Che hai da ridere" le dico alzandomi per poi abbracciarla da dietro, posa la sua mano dietro ai miei capelli e si gira con il volto per poi baciarmi.
"A cosa devo tutta questa dolcezza zuccherino" rido.
"Non abituarti Malfoy" mi dice  per poi aprire la porta, le guardo il suo mosaico per poi farle uno schiaffo proprio lì.
Mi corre dietro cercando di prendermi.

𝖉𝖚𝖊 𝖕𝖊𝖗𝖋𝖊𝖙𝖙𝖎 𝖘𝖙𝖗𝖔𝖓𝖟𝖎. || DRACO MALFOYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora