Mi apre la porta e si stringe nel suo abito nero molto probabilmente di Burberry.
Si sistema i capelli portandoseli all'indietro e sorride quando mi vede fissarlo.
"Perché mi fissi zuccherino, ti piace quello che vedi?" mi chiede avvicinandosi al mio viso.
Faccio per baciarlo così tanto che lui chiude gli occhi ma gli rido in faccia facendolo sbuffare.
"Si Malfoy, mi piace quello che vedo" gli faccio un occhiolino per poi sorpassarlo e sedermi in un tavolo a caso.
Pur se fuori si gela qui dentro si sente l'estate.
Questo pub è sempre stato molto caldo così tanto che i ragazzi saltavano le lezioni di scuole per venire qui ad ubriacarsi di solito.
Vedo il ragazzo incupirsi una volta seduto difronte a me, guarda alle mie spalle con un sopracciglio inarcato e le spalle in alto.
Sta trattenendo il respiro.
Mi giro lentamente e vedo Hermione, Ron e Harry guardare con una faccia di disprezzo Draco.
"Ciao Emily" mi salutano, gli sorrido facendo un cenno di mano.
"Malfoy se continui a guardare Harry, giuro che me ne vado" lo minaccio facendolo ritornare nella realtà, si gira l'anello della sua famiglia con ansia tra le dita.
"Con quale scopa zuccherino?" mi chiede sapendo che l'unico mezzo per andarmene è lui se non voglio diventare un pupazzo di neve.
"Con quella di Harry" alzo il mento sorridendo.
Lui mi fulmina con lo sguardo e poi ride.
"Williams" mi chiama dal nulla dopo qualche secondo di silenzio.
"Potter e i suoi amici strambi sospettano qualcosa" sento il terrore nella sua voce.
Mi giro a guardare Harry che distoglie lo sguardo appena i miei occhi di fuoco incontrano i suoi.
"Cambiamo tavolo" prendo la mano del ragazzo difronte a me, ci mettiamo in un tavolo in un angolo dopo una porta, più gradevole e riservato.
"Salve ragazzi. Oh salve signor Malfoy" dice un cameriere, guarda Draco con timore e il ragazzo difronte a me lo guarda con disprezzo.
"Ciao Quber" dice costretto per poi non togliere lo sguardo da lui.
"Che cosa.. cosa vi porto?" chiede.
Trema.
"Per me un idromele. E per lei..?" mi rivolge la domanda.
"Un whisky irlandese" faccio un finto sorriso, il cameriere se ne va.
"Non pensavo avessi così tanto buon gusto sull'alcolico" mi dice, rido.
"Se sono una ragazza non significa che non mi può piacere l'alcool" gli faccio la linguaccia per poi farlo ridere.
"Lo conosci?" indico con un cenno di capo il cameriere che se ne sta andando dietro al bancone, annuisce per poi fare una risata nervosa.
"Quber Kandiski è stato un mio amico d'infanzia, eravamo molto legati" sento la malinconia nella sua voce.
"I miei genitori organizzarono una festa privata, invitarono anche la sua famiglia gli volevano bene insomma"
"Ma lui nel bel mezzo della serata mi immise in imbarazzo davanti a tutti i presenti chiamandomi viziato e maleducato" sbatte la mano sul tavolo sussulto.
"Lo cruciai, mio padre rise di gusto" ride.
"Se l'è meritato" rido insieme a lui.
Quando mi racconta la sua vita lo sento quasi come in imbarazzo, ma come biasimarlo a nessuna ha detto la sua vita privata.
Se non a me.
Mi sento quasi speciale per lui.
Quasi però.
I nostri alcolici arrivano seguiti da sguardi di fuoco verso il cameriere da parte di Draco, rido. Lo vedo arrabbiato ma non come quando è con me, non lo prende a male parole.
Il suo idromele in un sorso finisce nella sua pancia, mi guarda fiero del suo lavoro e l'unica cosa che posso fare è alzare un sopracciglio.
"Non mi ecciti così Malfoy" lo canzono
"E così?" si morde il labbro.
I suoi denti bianchi tirano quell'ammasso di carne rosea per il freddo e screpolata per lo stesso motivo.
Si Malfoy così mi ecciti.
"Impegnati di più" ghigno, si lecca il labbro.
Chiudo gli occhi ridendo, mi eccita così.
Ma la sua risata viene interrotta dalla presenza alle mie spalle.
"Emily, possiamo parlarti per favore?" mi chiede Hermione seguita da Ron e Harry.
Innalzo un sopracciglio e Draco guarda Hermione malamente.
"Puoi parlare anche davanti a me Granger, non è difficile capire quello che vuoi dirgli" sorride maleficamente.Draco pov.
Se questa brutta ficcanaso si permette di offendere la Williams parlando dei mangia-morte a scuola ci ritorna senza la bocca.
E senza le corde vocali.
"Malfoy fatti gli affari tuoi. Vedo che il tuo viaggetto di ritorno ti ha dato alla testa"
"E io vedo che il tuo sangue sporco si fa sempre più ingombrante" la zittisco. Ghigno.
"Cosa devi dirmi?" prende parola Emily alzandosi.
Sono alte più o meno uguali ma la differenza di corpo è davvero evidente.
La Granger è minuta, molto magra e senza forme, i capelli spettinati e totalmente struccata. Il contrario di Emily.
"Emily io ti voglio bene, ti considero come una migliore amica. Ma non prendere scelte sbagliate, non farti influenzare da persone negative" mi guarda finendo la frase.
Intanto quando lei stava male c'ero io a consolarla e non lei.
Che patetica insolente.
"Dove vuoi arrivare a parlare" tono duro deciso
"Non unirti a loro, non essere come loro. Lui è un assassino ciò che non sei tu" gli accarezza i capelli e Emily gli abbassa la mano con un gesto lento.
"Tu che ne sai di come sono io?" ghigna Emily, giuro che posso sentire il suo battito cardiaco.
"Ti conosco abbastanza da sapere che non sei come lui" mi indica, lei ride.
"Posso essere anche peggio di Malfoy, e per tua informazione Hermione lui è stato accanto a me senza che mai io glie lo chieda." mi guarda, cerca di sorridermi ma la rabbia prende il sopravvento.
"Solo perché vuole portarti a letto Emily! Apri gli occhi" le urla contro.
"Non osare urlarmi addosso Granger, non farlo mai più." denti stretti, dito puntato contro la ragazza. Questa si che è Emily Williams.
"Non sono affari tuoi se io e Malfoy scopiamo, come lui può scopare me io posso scopare lui."
Beh Emily scopami bene allora.
Rido.
"Draco andiamo? Sai avrei voglia di scoparti" scruta la ragazza per poi guardare e sorridere di gusto me.
Mi alzo aggiustandomi le maniche dell'abito e le prendo la mano per poi baciarla possessivamente sotto ai loro occhi.
"Emily facci vedere il braccio."
Il braccio.
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𝖉𝖚𝖊 𝖕𝖊𝖗𝖋𝖊𝖙𝖙𝖎 𝖘𝖙𝖗𝖔𝖓𝖟𝖎. || DRACO MALFOY
Lãng mạnLoro due erano così complicati. Lui orgoglioso e lei strana, a volte sensibile e a volte mandava a fanculo tutti senza nemmeno pensarci. Quei due, sapevano amarsi come nessuno. Quei due erano erano unici, niente e nessuno riusciva a separarli, pote...