05.

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Tolgo la mia gonna in pelle nera e scivolo nella mia tuta grigia e la mia polo nera da dentro.
Ho troppo mal di testa per prepararmi e seguire tutta la lezione di erbologia. Una rottura di palle. Ho il massimo dei voti, un assenza credo che posso permettermela.
Prendo Black e lo stringo forte a me mente ci sediamo sulla poltrona nera in sala comune, ho una coda alta per raccogliere i miei capelli neri e per questo ho le orecchie fredde.
Mi metto davanti al camino e sento il fuoco bruciarmi addosso.
Come lo sguardo di Draco.
Si esattamente così. Black si mette comodo tra le mie braccia e io per farlo addormentare gli accarezzo la sua piccola e tenera testolina nera a chiazze.
Black per sfortuna non può parlare, altrimenti era il mio migliore amico a tutti gli effetti: qui dentro oltre a Hermione è l'unico che mi capisce davvero, mi ascolta pur non rispondendomi. Lo amo, incondizionatamente.
Amare.
Che cos'è davvero l'amore?
Cosa si prova ad amare?
Che sentimento strano.
Stai parlando troppo presto Emily.
Io non amerò mai, mia cara coscienza. Sopratutto un essere come Draco Malfoy.
Io e lui non saremo mai niente oltre che acerrimi nemici, insomma ci odiamo a vicenda.
Non siamo per niente simili pur avendo il comportamento da stronzi a vicenda, ma lui è spregevole io soltanto stronza.
Ma io non ho fatto l'esempio di Malfoy.
Io si invece.
Appena penso queste cose vedo un uccello fatto di carta entrare dalla finestra della sala comune, lo guardo svolazzare in alto e in basso fatto malissimo.
Ha le ali storpiate, il becco corto e gli occhi storti.
Chiunque l'ha disegnato ha pessime doti artistiche, sicuramente.
Mi alzo in piedi e vedo Black che cerca di acchiapparlo ma con un mio gesto fulmineo si rimette accucciato sulla poltrona calda di prima.
"Mi odi così tanto da non presentarti a lezione Williams?"
Grafia disordinata quasi come se l'ha scritto velocemente, immagine distrutta e stropicciata, firmato con il mio cognome lascio solo all'immaginazione della persona.
Adesso si è evoluto così tanto da mandarmi anche i bigliettini quando è a lezione, non ha di meglio da fare invece di disturbarmi.
Prendo una penna e scrivo dietro allo stesso foglio.
"Non sono affari tuoi Malfoy, segui la lezione."
"Vola piccino" gli dico soltanto al piccolo uccello di carta facendolo ritornare al padrone.
Il suo odioso e impertinente padrone.
Odioso quanto bello.

Draco pov.
La Sprite è un esaurita di merda che parla solo della sua vita privata e delle sue vecchie relazioni.
Che odio e che noia.
Silente molto probabilmente assume i suoi insegnanti ad occhi chiusi e ad orecchie otturate altrimenti non si spiega.
La stessa cosa per Malocchio, che soggetto.
Mi arriva di nuovo l'uccello che ho mandato ad Emily così lo raccolgo con il palmo aperto della mano.
"Non sono affari tuoi Malfoy segui la lezione"
Ghigno con un sopracciglio inarcato e vedo sorridere due ragazze di prima così ritorna la mia faccia da stronzo in due secondi.
"Che avete da guardare, vi piace lo spettacolo?" gli chiedo ma loro mi guardando soltanto con i loro stupidi occhi a cuoricino senza rispondermi.
Senza carattere, senza coraggio.
Solo oche giulive.
Al contrario di quella schizzata della Williams.
Quella si che ha carattere e coraggio, se l'avrei risposta con il mio tono duro si sarebbe comportata di conseguenza.
Se non peggio.
"Signor Malfoy cosa posso dare per avere tutta la sua completa attenzione?" mi richiama la Sprite, accartoccio di nuovo il foglietto che avevo tra le mani e la guardo scrutandola così lei si alza.
"Ha da dirmi qualcosa?" mi chiede.
Il suo tono di voce è come se stessa parlando ad un bambino, un ridicolo bambino che non capisce.
"Oggi non ho voglia di seguire la lezione, non mi interessa" le dico con la più calma possibile.
Bravo Draco adesso l'unica cosa che può fare è mandarti in presidenza.
Lei scoppia in una risata fragorosa ma quando capisce che non sto scherzando il suo viso diventa rosso fuoco. Ecco adesso devo anche subirmi le sue prediche noiose sull'educazione.
Ma sono educato fin troppo bene.
"Se ne vada immediatamente dalla mia classe Malfoy, dritto in presidenza. E meno dieci punti a serpeverde!" sbraita.
Meno dieci punti a Serpeverde.
Come osa punire la mia casa per uno stupido errore commesso dal sottoscritto.
Che pazza isterica.
"La mia casa non centra assolutamente nulla" le dico cercando di essere calmo ma sto già raccogliendo tutte le dosi per sputargli addosso i peggio insulti.
I Serpeverde mi guardando speranzosi che la posso far caminiate idea ma è pazza.
"Se ne vada!" mi urla addosso.
"Questo mio padre lo verrà a sapere!" dico per poi alzarmi e andare verso la porta.
"Può starne certo, lo convocherò io stessa" dice soltanto, sbatto la porta e me ne vado.
Devo solo sperare che mio padre sia con la luna dritta oggi.

Emily pov.
La sala comune si è incredibilmente riempita in un batter d'occhio. Forse le lezioni sono finite.
Black si è andato a rifugiare sotto al letto a causa della troppe persone, troppe risate, troppe gambe che si muovono velocemente, troppo caos.
Pansy e le sue amichette oche sono a debita distanza da me ridendo in continuazione.
Che odio, quanto diavolo è fastidiosa.
Mi domando come Draco fa a sopportarla.
È una parassita che si attacca addosso e non si scolla più anche se gli hai fatto un minimo complimento. Anche se glie l'hai solamente dato per farla stare zitta e ferma.
Apro il mio amato libro ormai asciutto e non appena lo apro sento una coltellata gelida di acqua colpirmi.
Colpire sia me che il mio libro.
Lo poso sul marmo difronte a me e guardo Pansy ridere di quanto ha appena fatto, lei mi ha buttato un intero bicchiere d'acqua addosso.
Lei.
"Ma che cazzo ti dice la testa brutta oca giuliva" gli sputo addosso le mie parole d'odio.
È solo invidiosa, tutta la scuola sa che Draco l'ha solamente usata per fare sesso quella notte e non ha mai voluto una relazione con lei.
Invidiosa di che cosa poi, io e lui ci odiamo.
"Come diavolo mi hai chiamata?" mi chiede prendendo la bacchetta in mano, la scruto da capo a piedi e faccio una smorfia con le labbra.
"Brutta oca giuliva cosa ce? Ho copiato la frase a Draco?" gli chiedo sapendo che sicuramente l'avrà chiamata così.
Prende la sua stupida e insignificante bacchetta in mano e penso soltanto senza pronunciare una parola.
Crucio.
Lei si contorce dal dolore toccandosi l'addome piangendo come una pazza, non gli stacco di occhi da dosso così le sue amiche scappano via a gambe levate.
"Che mi stai facendo" dice tra le lacrime soffuse che colano nere a causa del mascara.
"Io non ti ho nemmeno sfiorata stupida" gli dico per poi sorpassarla e andarmi ad asciugare.
Non ci posso credere, non posso credere che sono riuscita a fare un incantesimo senza prendere la bacchetta e senza pronunciare nemmeno un fiato di parola.
Adesso ci si mettono anche le oche a darmi fastidio.
"La signorina Emily Williams Serpeverde è desiderata nell'ufficio di Silente. Ripeto." dice una sorta di voce meccanica ma è soltanto la voce della professoressa McGranitt.
Sicuramente le amiche di Pansy si sono andate a rifugiare sotto l'ala di Silente, ma possono chiedere ai presenti io non ho neanche detto una parola.
"Ci saranno anche i suoi genitori. Ripeto".
I miei genitori.

𝖉𝖚𝖊 𝖕𝖊𝖗𝖋𝖊𝖙𝖙𝖎 𝖘𝖙𝖗𝖔𝖓𝖟𝖎. || DRACO MALFOYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora