41.

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Draco pov.
La Sua bacchetta magica puntata sul viso della ragazza dai capelli neri.
Il Suo volto di vittoria regna e invece il volto della ragazza difronte a Lui è impassibile di paura. Lei non ha paura.
Lei non vuole morire ma non si abbassa al livello di supplicarlo per risparmiarla.
A lei non interessa.
Emily non fare cose di cui potresti pentirtene.
Emily per la morte non c'è rimedio.
"Vuoi dire qualcosa a qualcuno ragazzina?" tono disprezzante e ironico, Emily annuisce convinta e il Signore Oscuro si meraviglia.
"Lord Voldemort è una brava persona dopotutto, prego. Parla" si sposta davanti alla sua vista.
I suoi genitori la guardano in segno di resa, gli chiedono con gli occhi di chiedere scusa a Lui e di supplicarlo per la sua vita.
Ma lei non rinuncia.
Lei non torna indietro.
Lei non chiede scusa.
"Draco." mi chiama.
"Non fare cose di cui potresti pentirtene Emily" cerco di andarle vicino ma Bellatrix mi ferma da una spalla.
Lei ride soltanto e per un attimo penso che questa forse è  la sua ultima risata.
La sua ultima meravigliosa risata che mi ha concesso.
"Ti amo." un sussurro.
Ti amo.
Mi ama.
Ci amiamo.
"AVADA KEDAVRA!" uno scintillio verde esce dalla Sua bacchetta e finisce sull'esile corpo della ragazza che con un urlo cade a terra.
Il mondo mi è crollato addosso.
Sento il mio cuore spezzarsi.
Cerco di andarle vicino ma un campo magnetico mi blocca vicino a lei, non riesco a prenderla in braccio,non riesco a toccarla.
Non riesco a darle un ultimo bacio.
Le sue ultime parole mi fracassano la mente.
Ti amo.
Così belle,così sincera,così genuine.
Non l'ho risposta e non potrò farlo più.
Mi porterò dietro di me questo fardello di non averla risposta.
Cado in ginocchio e mentre piango urlo.
Urlo.
Emily torna da me.
Urlo.
Scatto seduto sul letto e sento le sue mani calde mantenere il mio viso bagnato dalle lacrime.
Mi guardo attorno e quando vedo la sua stanza illuminata solo da un leggero raggio di sole mi tranquillizzo.
Mi tranquillizzo di più quando la vedo guardarmi confusa mezza nuda accanto a me.
Era solo un fottutissimo incubo.
"Malfoy.. stai bene?" mi chiede
"Tu..tu sei vi-viva" sospiro gettandomi di nuovo tra le lenzuola pulite di questo letto.
"Non dovrei?" mi chiede retoricante.
Rido.
"Era un incubo Williams, tranquilla" allargo le braccia e lei si fionda dentro mentre mi accarezza i capelli.
Non mi sono mai fatto toccare da nessuno in vita mia i capelli, sono fissato con loro e nessuno mai si è permesso di metterci le mani dentro.
Tranne il parrucchiere.
E lei.
Mi rilassano le sue dita mentre mi accarezzano i miei capelli biondi.
"Dovremmo alzarci tra poco c'è la colazione" mi ricorda e così senza nemmeno pensarci due volte sbuffo.
"Infatti,dovremmo" ripeto gettandomi sopra di lei provocando le sue risate e mi tranquillizzo sapere che quella risata non era l'ultima.
E non sarà l'ultima.

Emily pov.
La mattinata è passata in fretta.
E ho il mal di testa a causa dell'urto da parte di Draco questa mattina.
"Tu sei viva?"
Mi ha chiesto preoccupato e sollevato allo stesso tempo nel vedermi li accanto a lui.
Dovrei essere morta?
Di già?
Come sei di conforto coscienza per Merlino.
"Emily! Emily! Dov'è la ragazza?" grida quasi Bellatrix facendo capolinea nel salone.
"Che pazza sclerotica" si lamenta Draco al mio orecchio facendomi trattenere delle risate.
"Il Signore Oscuro vuole vederti".
Una frase che spezza definitivamente la mia adolescenza.
Vuole vederti.
E se mi marchierà?
Annuisco e lei mi prende per mano ma l'altro mio braccio libero viene tirato dal biondo che mi guarda ad un centimetro dalle mie labbra.
"Vengo con te." mi dice ma Bellatrix ride di gusto.
"Vuole vedere lei, non te. La raggiungerai dopo per la riunione." mi strattona in malo modo.
"Al Signore Oscuro piaci" mi dice.
Dovrebbe farmi piacere?
Piaccio ad un pazzo senza cervello?
Piaccio ad un assassino?
"Buono a sapersi" taglio corto.
Lei gioca con i suoi capelli ricci spettinati e poi mi guarda ridendo.
Che strano modo di fare.
Entro nella sala da pranzo e lo vedo.
È seduto lí a capotavola mentre mi aspetta.
Accarezza il suo serpente gigante mentre gli regala dei baci sulla fronte.
Rabbrividisco quando sente la mia presenza e si gira a guardarmi, si alza molto lentamente e fa un cenno di testa a Bellatrix per farla uscire.
Vuole vedermi.
"Finalmente ci conosciamo mia cara." voce tranquilla, serena e adulatoria.
Mi prende il dorso della mano e me la bacia.
Il mio sguardo confuso lo fa ridere.
"Che cos'è questa faccia lunga? Lord  Voldemort è una persona gentile con le persone"
E poi uccidi chiunque ti intralci.
"Sono felice Mio Signore. Solo mi fa pensare come una persona importante come Lei possa baciare ma mano di una persona come me." la voce mi trema e lui mi sposta la sedia facendomi accomodare.
"Per me l'erede Serpeverde ha un enorme valore" cerca di sorridermi.
Rabbrividisco.
Voglio mia madre.
Voglio Draco.
Voglio per fino Bellatrix.
Ho paura di stare qui con lui.
"Giungiamo al dunque. Allora sei dei nostri?" mi chiede ma nel suo tono di voce già c'è la risposta che vuole sentire.
"Si. Mio Signore" gli dico.
"Bene. Molto bene."
"Lord Voldemort è contento di avere l'unica erede Serpeverde tra i suoi amici più stretti" mi accarezza la spalla.
Io non sono tua amica.
Io non sarò mai tua amica.
Io ti odio, tu sei pazzo.
"Riguardo al marchio."
Il mondo mi cade addosso.
"Io, i tuoi genitori insieme ai genitori di Draco abbiamo stabilito di farlo dopo le feste natalizie" mi comunica.
"Quando tornerete di nuovo qui." conclude
Annuisco.
"Perfetto mia cara, puoi andare a chiamare le altre persone".

𝖉𝖚𝖊 𝖕𝖊𝖗𝖋𝖊𝖙𝖙𝖎 𝖘𝖙𝖗𝖔𝖓𝖟𝖎. || DRACO MALFOYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora