17.

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Draco pov.
Tok tok.
"Chi è?" urlo quasi
"Malfoy apri questa cazzo di porta oppure quando entro ti butto dalla finestra" la sua voce.
È arrabbiata, furiosa e anche ansiosa.
Sicuramente sarà venuta a sapere della mia partenza, anche se necessaria.
"Che vuoi Williams?" le chiedo sorridendo anche se non può vedermi, altrimenti mi farebbe cadere tutti i denti.
"Alohomora" la porta si apre.
Emily entra più arrabbiata che mai e getta la sua borsa di cuoio sicuramente costosa sul letto accanto a me, non mi smuovo di un centimetro apro solo delicatamente gli occhi.
"Nessuno ti ha detto di entrare." occhi chiusi, ghigno in viso, mi stiracchio di muscoli.
"Levicorpus".
Il mio corpo inizia a fluttuare in aria come se fossi stato appeso per le caviglie, i miei capelli biondo platino sono stirati in basso.
Non ha nemmeno la bacchetta alla mano.
Oh dimenticavo, non gli serve la bacchetta.
"Williams mettimi giù!" mi lamento, lei ride.
"Che cazzo ti ridi! Mi fai salire il sangue al cervello." tono sicuro e anche arrabbiato.
Mi fa camminare così facendomi fare il giro della stanza fino a farmi sbattere contro la parete della mia stanza.
"Cazzo!" mi tocco il naso.
"Non azzardarti mai più a parlarmi così, ti è chiaro?" mi chiede retoricamente.
Il mondo non gira solo attorno a lei e ai suoi incantesimi.
"Mettimi giù Williams" ordino.
"Ricorda che mi devi.."
"Non ti devo assolutamente nulla, i due favori sono stati restituiti" mi dice, e adesso ricordo.
Il ballo e il bacio.
Detto questo finalmente mi fa cadere sul letto, si fa spazio mettendo giù le mie gambe e si siede su di esso.
"Stasera non puoi partire Malfoy".
Ecco lo sa.
"Perché non potrei?" gli chiedo
Ma so benissimo che non vuole che io diventi come Lui.
"Spero che stai scherzando a dirmi queste cose. Sai anche tu che la dentro che Tu Sai Chi. Tu e Lui nella stessa casa Draco! Nella stessa fottutissima casa!" mi dice alzandosi.
Ha paura così tanto quanto me.
Ma lì dentro c'è pur sempre mia madre.
"Emily lì dentro c'è mia madre oltre a lui,non posso lasciarla in pasto agli assassini" gli dico cercando di essere il più calmo possibile.
"Non puoi farci nulla! Anche tua mamma è un'assassina! Come la mia!" mi grida contro.
Narcissa Malfoy un assassina.
Non ha tutti i torti.
Con me si è esposta come una 'madre' in fondo ma non so che rapporti ha con i babbani o meglio con il mondo esterno.
Ma come si permette a dirmelo così.
Come se non lo sapessi.
Ma cosa cazzo c'entra!
Tutta la mia famiglia è un covo di assassini e anche mia madre compresa, ma non avrei mai immaginato che un giorno qualcun'altra me lo venisse a dire così.

Emily pov.
"Non credere che io voglio offenderti, che voglio offendere tua madre. Ma sai anche tu che è così, e anche io so che mia madre è così!"
"Ma io non vado a gettarmi in pasto ai leoni per dargli carne da mangiare, Draco."
"Se tu andrai lì, Lui non aspetterà un secondo a farti il marchio nero sull'avambraccio, e questo lo sai anche tu!"
"Vuoi diventare come loro, come Lui?"
"Accomodati Draco"
"E quando arriverà il momento, guardarmi dritto negli occhi quando mi punti la bacchetta alla gola. Recita bene ogni tua singola parola e non azzardarti a versare una lacrima per la mia morte."
"Perché tu sapevi benissimo a cosa andavi in contro, a cosa perdevi."
"Quindi quando te lo inciderà pensami, pensa a queste parole che ti ho appena detto."
"Perché io non ci sto Draco, io non sono come Lui.".
Dico tutto questo non fermandomi, di continuo.
Il ragazzo è fermo sul letto a guardare tutto quello che esce dalla mia bocca e a sentire il mio dolore per pronunciarle.
Sono arrabbiata con lui, non può fare questo non può scegliere questa vita.
Sto sulla soglia della sua porta quando decide di parlare.
"Emily" di alza in piedi.
Un sussurro lieve, Emily.
Mi viene vicino facendomi richiudere la pota con un gesto lento e dolce, mi guarda con i suoi occhi color acciaio e io con i miei occhi blu.
"Mia madre ha bisogno di me. Mio padre è stato portato ad Azkaban".
Tutto questo un sussurro.
Lo guardo con gli occhi sgranati, lo abbraccio.
Lui mi stringe la schiena e poi mi prende in braccio, si culla con il mio profumo di vaniglia e sento i suoi singhiozzi sulla mia spalla.
Non gli dico nulla, non voglio metterlo a disagio.
"Non abbatterti Draco, ma non diventare come Lui" gli dico soltanto, annuisce sulla mia spalla.
Dopo che si è asciugato le lacrime senza farsi vedere, mi bacia mettendomi a terra, mi tocca i fianchi e mi porta sul suo letto morbido.
"Chiudi la porta" mi ordina, con uno sguardo la chiudo e faccio sentire il rumore al ragazzo che ghigna.
Riprende a baciarmi e a toccarmi, tocca il mio collo, le mie gambe, la mia pancia e il mio culo.
Gli mordo il collo facendogli mordere il labbro per non dire nulla, per non far uscire nessun minimo suono.
"A morsi no.. ti prego" mi dice con l'affanno.
"Oh questo non dovevi dirmelo" lo stuzzico e mi metto sopra di lui, le sue gambe sono piegate proprio come le mie, il suo corpo è disteso sull'ammasso di cuscini dietro di lui, le mie dita tra i suoi capelli e i miei denti sulla sua carne.

Draco pov.
Gli strizzo il culo facendo premere la sua pancia contro il mio migliore amico.
Morde il mio collo e io gli stringo sempre di più il sedere, credo che adesso sarà completamente rosso.
"Malfoy" mi chiama
"Sai di buono".
Detto questo le mordo il labbro facendolo sanguinare, lei ridacchia e io ghigno sul suo viso.
Le nostre fronti sono unite, i suoi capelli in ordine e i miei spettinati stranamente.
Il mio migliore amico è duro, sperava di andare oltre.
Purtroppo non oggi amico, ma presto.
Desidero Emily Williams.
In ogni sua sfaccettatura, in ogni suoi pregio o difetto, in ogni suo centimetro di pelle nuda.
Desidero sentire il mio nome urlato dalla sua voce mentre sta per venire.
Desidero vedere le sue paure e sono quasi sicuro che ne abbia.
Adesso è distesa sul mio letto, il mio braccio attorno alla sua vita e la sua testa dentro al mio petto. I suoi occhi chiusi e il suo respiro regolare mi fanno capire che si è addormentata facilmente.
Sarà stata molto stanca, intanto il suo labbro sanguina ancora, ridacchio.
Guardo l'orologio sono le sette di sera in punto.
Devo andare.
Prendo carta e penna e scrivo un bigliettino ad Emily che è nel mio letto a risposare, non mi disturba, anzi. Se fosse stata qualsiasi altra ragazza al suo posto sarei stato scocciato, l'avrei cacciata via.
Il suo bel culo da una bella mostra.
Ghigno sistemandomi il cavallo dei pantaloni.
"Al tuo risveglio io sarò già nel mio castello. Domani sera sarò di ritorno zuccherino, non odiarmi. -Draco".
Grafia ordinata, biglietto pulito che lascio sul comodino accanto a lei.
Gli do un ultima occhiata, e gli poso un bacio sulla fronte. Chiudo la porta e lascio i miei bei pensieri in questa stanza.
Adesso mi aspetta il peggio.

𝖉𝖚𝖊 𝖕𝖊𝖗𝖋𝖊𝖙𝖙𝖎 𝖘𝖙𝖗𝖔𝖓𝖟𝖎. || DRACO MALFOYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora