74.

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Emily pov.
Il libro che ho tra le mani è saldo.
Lo sto stringendo per calmare io desidero di abbracciarlo e sprofondare nel suo profumo di acqua di colonia.
Per calmare il desiderio delle sue labbra screpolate.
Per calmare il fatto che lo amo e non riesco a stare lontano da lui.
"Emily... io-" fa per dire ma non riesce a parlare.
Gli sto dando le spalle ma riesco a vederlo appoggiato al muro con le mani incrociate forse per il freddo.
"Stai tremando" mi dice e sento la sua giacca coprirmi dal freddo, così bella così accogliente e così calda.
Ma la prendo con le mani ridandogliela.
"Sto bene, non sono affari tuoi di quanto posso avere freddo" gli dico finalmente guardandolo.
Il suo volto è più bianco del solito.
Le occhiaie imminenti.
Ma i capelli in ordine come al solito.
Si muove l'anello freneticamente.
È così bello per Salazar.
"Non rispondermi così Emily, ti prego" tono di voce supplichevole, non sembra lui.
"Come dovrei risponderti? Dovrei cadere di nuovo del tuo gioco del cazzo?! Eh Malfoy?!" quasi strillo ma mi strarre fo stringendo di più il libro che ho tra le mani.
Lui rimane fermo al suo cognome.
Mi toglie il libro dalle mani con il solito incantesimo e lo poggia a terra, mi prende dalle spalle poggiandomi delicatamente al muro freddo.
E sto sentendo ancora più freddo.
Il suo volto è vicino al mio come il suo corpo.
Mi sento così fragile al suo tocco.
Mi sto facendo condizionare?
"Perché parli di gioco? Pensi davvero che tu sei un gioco per me?" mi chiede
Annuisco convinta.
Mi sto trattenendo dal non piangere.
"Emily, se solo tu sapessi quello che ho dovuto fare e perché l'ho dovuto fare mi capiresti. Sono sicuro che lo avresti fatto. Ma ti prego..."
"Ti prego non respingermi via.."
Quasi piange.
Mi distrugge vederlo così.
Mi distrugge questa situazione.
"Mi hai detto di non cerarti più, tutto questo me lo hai fatto credere tu! E non parlarmi di essere capito! Perché sono stata l'unica in tutta la tua vita che ti ha sempre capito!" gli dico
Non posso fermare due lacrime silenziose scendere dai miei occhi.
"Adesso non perdiamoci in chiacchiere Draco, se ti importava non mi scrivevi quelle parole del cazzo!" gli dico
Lui non dice nulla.
"E non credere che non so quello che è successo. Ti sembra bello che io stavo qui a piangermi addosso e tu li a soffrire da solo?" gli chiedo
"Non potevi farci nulla Emily, non l'hai deciso tu" mi dice
"Ma potevi risparmiarti quella lettera del cazzo!" lui sospira.
"Emily io-" fa per dire.
Ma mi concentro sullo scaffale di libri che sta per cadergli interamente addosso, sgrano gli occhi e d'istinto lo prendo per mano mettendolo dietro di me.
Lo scudo protettivo che ho fatto ci protegge in tempo e senza dire niente Draco stringe la mano libera che ho, tutte le mie forze le spreco per rimetterlo dritto.
Cado nella sue braccia, sfinita mentre con l'affanno mi asciugo il sangue caduto dal naso.
"Devo andare" dico soltanto rialzandomi per poi prendere il libro e lasciarlo lì da solo.
Mi accascio ad un muro mentre mi asciugo le lacrime.
È tutto okay.
Lo giuro.

Draco pov.
Cammino per andare in camera mia.
Lei mi ha protetto.
Mi ha protetto in qualunque caso.
È ferita, delusa, arrabbiata e dispiaciuta ma comunque mi ha protetto indebolendosi di spontanea volontà.
Non ho parole.
È stata l'unica persona che mi ha sempre protetto pur da lontano, che mi ha sempre amato e supportato e io l'ho allontanata dicendogli quelle cose.
Non vere.
Assolutamente non vere.
Mi sento un povero stupido.
Lo sono, è quello che sono.
"Draco.." la voce di Severus.
Mi giro molto lentamente e attendo quello che vuole dirmi ma non dice nulla, allarga soltanto la porta per farmi entrare nel suo studio.
"Siediti" mi dice.
Mi siedo sulla sedia in legno cigolante.
"I tuoi genitori mi hanno avvisato del tuo marchio. Ora sei un mangiamorte e hai il compito di seguire e onorare il Signore Oscuro in qualunque caso"
Mi sta dicendo cose che già so?
"Sei pronto a combattere contro i tuoi amici?"
rido.
"Lei pensa che io ho veri amici? Blaise è stato marchiato come me. Non ho amici qui dentro io" dico ammiccando una risata nervosa.
"Forse non hai capito, se Ron Weasley si mette davanti alla tua strada tu hai il compito di prendere la bacchetta e colpirlo fino a farlo morire" mi dice sbattendo le mani sulla scrivania.
"Lo so professore, ne sono consapevole"
"E lei? Che mi dici di lei? Sei pronto a combattere contro di lei se si mette davanti a te?" mi chiede
Mi sta davvero chiedendo se ucciderei la ragazza che amo?
"Le dirò di non schierarsi da nessuna parte"
"Professore lei mi ha promesso che l'avrebbe protetta quando io non ci sarò, continuate a farla studiare la prego" mi alzo
"E quando vuole rinunciare e crolla da un momento all'altro ditele che io sono fiero di lei"
Faccio per aprire la porta.
"Anzi no, ditele queste parole 'promettiti di non permettergli di fermarti'"
Cito la frase del suo libro preferito.
Quello che la Parkinson gli ha bagnato.
Piton annuisce così vado in camera mia.
Prendo un foglio di carta.
"Promettiti di non permettergli di fermarti"
Glie lo lascio sotto la porta.
Ti amo Emily.
Non farti fermare da nessuno.

𝖉𝖚𝖊 𝖕𝖊𝖗𝖋𝖊𝖙𝖙𝖎 𝖘𝖙𝖗𝖔𝖓𝖟𝖎. || DRACO MALFOYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora