14.

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Il ballo del ceppo.
Un normalissimo ballo.
Uno stupido ballo.
Mi guardo dentro a mio specchio quadrato perfettamente pulito e non mi riconosco.
Il vestito nero a tratti con delle paillettes è perfettamente stretto e aderente sulle mie gambe nude. I capelli semi-raccolti scendono sulla mia schiena perfettamente dritti anche se ondulati per i boccoli. Dei tacci normalissimi argento sfilano la mia figura facendola più alta.
Il viso perfettamente truccato forse è l'unica cosa in cui mi ci rispecchio davvero.
Cammino nervosamente per la mia stanza, dopo l'ennesimo nostro gesto d'affetto mi sento meglio, libera, più leggera e anche più sincera.
Non davo da tanto tempo a qualcuno un abbraccio così sincero,così desiderato, così.. bello.
E ho voluto darlo proprio a lui, al Re delle Serpi, al miglior narcisista della scuola.
Draco Malfoy.
Lo stesso Draco che ho visto ricambiare l'abbraccio. Lo stesso Draco che mi ha aiutata anche se dimostrandosi scocciato. Lo stesso Draco fragile e solo, proprio come me.
Dopo la lettera di mia madre non so a cosa pensare, non voglio pensare e nulla ma non ci riesco.
La mia mente è offuscata solo dalle sue piccole parole ristrette ma con troppo significato.
Ho bisogno di parlarti, tesoro.
Tesoro.
Il suo stupido nomignolo quando mi deve dire qualcosa di brutto, qualcosa che non va sul serio.
Mi sento stanca, sola e triste ma tutto questo lo nascondo dal mio vestito e dal mio essere impeccabile come sempre.
Non voglio pensarci, adesso vorrei pensare al ragazzo della porta affianco alla mia.

Draco pov.
La mia camicia bianca di prima mano tirata perfettamente dentro ai pentoloni in tessuto leggero neri sfilano la mia figura rendendomi forse più magro di quello che sono.
La cravatta nera messa dentro alla giacca dello stesso colore è perfettamente lucida e pulita appena mandata dal gufo da parte di mia madre.
Capelli divisi in due lati lucidati dal gel trasparente e un forte odore di acqua di colonia.
Perfetto,impeccabile.
Mi giro nervosamente l'anello che ho al dito immaginando Emily vestita elegante, o per lo meno con un abito da sera addosso.
Sento lo stomaco aprirsi  e chiudersi molto velocemente seguito dalla mia voglia di camminare avanti e indietro nella stanza senza un motivo logico.
Perché mi sto comportando così?
È solo uno stupido ballo.
È la persona che fa la differenza mio caro.
Una mocciosetta come Emily?
Una mocciosetta sexy,intelligente,narcisista, innamorata solo del suo ego, vanitosa, altezzosa dovrebbe fare la differenza?
E come..
Mia madre mi ha mandato una lettera dicendomi che se il Signore Oscuro vorrà vedermi me lo farà sapere lui stesso in persona e questa cosa mi fa ancora più rabbrividire. Perché vuole vedermi? E perché dovrei entrare a far parte della sua cerchia di spostati assassini?
Non devi farlo per forza Draco.
E se non lo faccio che ne sarà di mio padre? Verrà lasciato marcire ad Azkaban quando ci andrà.
E se lo farai?
Che ne sarà di me, della mia felicità, del mio modo di essere.
Che ne sarà di lei? Delle sue fossette intorno agli occhi e dei suoi occhioni luminosi.
Scaccio via i brutti pensieri coprendoli con un muro così Lui non ci può entrare, guardo l'ora e decido di uscire dalla mia camera.
Che faccio, l'aspetto qui appoggiato oppure vado a bussare alla sua porta?
Di solito non ho mai fatto queste cose, di solito le ragazze venivano a prendermi.

Emily pov.
Cammino veloce su i miei tacchi traballanti ed esco dalla porta, mi giro e vedo la sua figura.
È appoggiato con la schiena al muro freddo ma quando mi vede scatta dritto mentre si aggiusta la cravatta.
La sua figura è fissa a guardarmi, a guardare il mio corpo che si muove, al mio viso rilassato e a i miei capelli ondulati.
Mi sento in soggezione per la prima volta davanti ad un ragazzo, davanti ad un semplice sguardo.
"Tu non sei la ragazza che conosco io, che ne hai fatto di lei?" mi dice ammiccando una risata mentre si avvicina lentamente a me.
"Piacere, sono Emily" dico facendolo ridere
Stiamo uno difronte all'altro e io con tutti i tacchi alti sono bassa rispetto a lui.
"Ti sta bene il vestito, è davvero tanto.."
"Stretto" dice morendosi la guancia interna.
Allarga il braccio e così metto il mio dentro, camminiamo sotto gli occhi di tutti i plebei.
Il Re e la Regina delle Serpi insieme.
Senza litigare, senza urlarci addosso stiamo semplicemente camminando a braccetto.
Adoro tutto questo.
La sala grande è allestita con luci, candele, tavoli immensi di cibo posti tutto in un solo lato per lasciare lo spazio necessario per il ballo.
Al centro della stanza c'è un enorme figura di Cedric e mentre si muove sorride, restò ferma a guardarla e immagino il suo viso come se fosse ancora qui. Ricordo che l'anno scorso venni con lui a questo ballo, è stato davvero molto carino ad invitarmi.
"Non dovevano farlo" dice il ragazzo mentre guarda con le mani in tasca anche lui la foto.
"Non dovevano organizzarlo sapendo che un ragazzo l'anno scorso è morto subito dopo" dice guardandomi, annuisco  lui si stringe a me con un braccio sulle mie spalle.

𝖉𝖚𝖊 𝖕𝖊𝖗𝖋𝖊𝖙𝖙𝖎 𝖘𝖙𝖗𝖔𝖓𝖟𝖎. || DRACO MALFOYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora