42.

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Emily pov.
Sento ancora la sua mano viscida e fredda accarezzarmi la pelle in un gesto adulatorio.
Il che non volevo diventare a tutti i costi una come Lui, una come loro adesso sono seduta in silenzio mentre fingo di esserne convinta al loro tavolo.
Mia madre mi ha abbracciato sapendo della nostra conversazione, mentre mio padre mi ha degnato di pochi sguardi.
Draco mi ha abbracciato e si è seduto accanto a me, vorrei tanto dirgli adesso che dopo le feste natalizie ci sarà il nostro marchio ma non posso.
Non posso perché ho un muro davanti alla mia mente. Un muro che Lui non può attraversare.
"Ritornando ai vostri compiti. Draco hai trovato un modo per aggiustare l'armadio svanitore?"
L'armadio svanitore.
Draco.
Cosa c'entra Draco?
Perché non me l'ha detto?
"Si Mio Signore, devo procurare delle pozioni" taglia corto.
"Bene, molto bene" si stringe nelle spalle.
La riunione finalmente finisce.
Stamattina è Natale.
Oggi è Natale.
Che Natale diverso dal solito.
"Williams" mi chiama.
Tra la folla non lo vedo ma mi sento tirata da un polso, stringo il piccolo pacchetto che gli ho regalato sapendo che sarei finita nelle sue braccia.
Ci devi delle spiegazioni Malfoy.
Si esatto.
Voglio sapere perché non mi ha detto del suo compito molto, troppo importante.
In un battito di ciglio mi trovo avvolta nelle sue grandi braccia che mi accolgono come fossero casa mia.
E lo penso davvero.
Hogwarts non è casa mia.
Il mio castello non è casa mia.
Il Malfoy Manor non è casa mia.
Nessun posto a me affezionato è casa mia.
Le sue braccia, sono casa mia.
Il suo corpo è casa mia.
Il suo profumo è casa mia.
Con lui mi sento a casa.
"Devo darti una cosa Malfoy" dico soltanto
Lui annuisce ghignando facendomi vedere uno scintillio di malizia nei suoi occhi.
"Me la dai?" mi chiede senza preoccupazione.
Rido di gusto.
Si. Lo vorrei.
"Aspetta e spera Malfoy" lui ride.
"Intanto vorresti, l'hai detto tu" mi dimentico che può entrare nella mia testa molto facilmente.
"Devi smetterla di farlo la prossima volta ti crucio te lo prometto" gli dico così lui si para davanti a me.
Mi accarezza i fianchi in un gesto lento e non smette di guardarmi con quelle sue pozze ghiacciate.
Così fredde ma così terribilmente belle.
Sono spenti.
Sono soli.
Credono di essere soli.
Ma non lo sono.
"Dobby" uno schiocco di dita e l'elfo gentile arriva davanti alla nostra vista.
"Ci puoi fare una foto?" gli chiede.
Una foto?
Una foto che si muove.
"Certo signore Malfoy qualsiasi cosa per lei" prende la sua ingombrante macchina fotografica.
Draco mi prende per i fianchi e io gli tengo delicatamente il mento alzato mentre lui posa le sue labbra screpolate sulle mie.
Una foto dolce, carina, gentile.
Un gesto carino.
Un regalo carino.
"Grazie Dobby" gli sorrido.
"Voglio che la tenga tu" mi dice porgendomi la foto in bianco e nero mentre si muove.
Sorridiamo sulle nostre labbra.
"Williams"
"Buon Natale" mi porge un pacchettino.
"Buon Natale anche a te Malfoy" gli do il mio.
Apro il suo regalo e un anello con la sua iniziale sopra mi abbaglia la vista, è in perle preziose e brilla di una luce propria.
Un anello così costoso e così bello sul mio dito.
D.L.M. Con un piccolo cuore accanto.
"Voglio che ti ricordi di me, in qualsiasi caso" ha vergogna dicendomi queste parole.
Ha vergogna perché si sente nudo a mostrare le sue debolezze.
Anzi, se fosse nudo non avrebbe affatto vergogna.

Draco pov.
Apro il suo regalo e un bracciale di cristalli si fa spazio davanti ai miei occhi.
Un bracciale così semplice con una frase incisa tra i cristalli preziosi.
"Don't forget me."
Sarebbe inglese?
Ricordo che da piccolino mio padre mi fece studiare le materie babbane anche straniere.
"È in inglese, giusto?" gli chiedo mentre gli porgo il mio braccio per allacciarlo.
"Esatto. Non sapevo che conoscessi le materie babbane" mi dice ammiccando una risata.
Ah quante cose non sai di me Emily.
Quante cose vorrei dirti.
"Ti stupisco ogni giorno di più zuccherino"
"Non posso darti torto" ride facendomi ridere.
Il bracciale è davvero bello e l'anello che le ho regalato le dona davvero tanto.
Sembra inciso sul suo anulare.
"Malfoy"
"Perché non mi hai detto del tuo compito?" mi chiede mentre camminiamo.
Perché non glie l'ho detto?
Perché sei stupido, lo stupido degli stupidi.
"Avrei dovuto?"
Lei si ferma facendo quattro passi di silenzio.
Il solito silenzio prima della sua scomparsa.
"Io l'avrei fatto. Ma tu non sei obbligato"
"Era una semplice domanda" mi sorride.
O almeno cerca di sorridermi.
"Emily, devo avvelenare Weasley" gli confesso.
Lei si blocca, forse pensa che parlo dei gemellini so quanto tiene a loro.
Eppure Fred e George oltre a fare baldoria non capisco cosa fanno all'interno della nostra scuola.
"Fred George o..?" cerca di finire
"Lenticchia, Ron" mi guarda preoccupata.
"Te l'ha detto Lui" China il capo.
Tiene anche a quell'ammasso di capelli rossi.
Non è colpa mia.
Non posso scegliere.
Io non ho un altra scelta.
Non avrò mai una seconda scelta.
"Draco" un sussurro.
"Quando lo farai, non dirmelo." annuisco.
"Stasera ceniamo insieme, io e te. Nella mia stanza" gli comunico ma non accetto un no come risposta.
Anche se so che non me lo darebbe mai.
"Ma i nostri genitori?" mi chiede, rido.
"Non possono dirmi niente, e nemmeno a te" taglio corto.
Mia madre mi difenderà se diranno qualcosa.
"Devo vestirmi elegante Malfoy?" mi chiede
Rido.
"Vieni con dei vestiti normali, poi li toglieremo" gli faccio un occhiolino per poi baciarla in modo possessivo.
I nostri segni sul collo parlano.
"A stasera zuccherino"
"A stasera."

𝖉𝖚𝖊 𝖕𝖊𝖗𝖋𝖊𝖙𝖙𝖎 𝖘𝖙𝖗𝖔𝖓𝖟𝖎. || DRACO MALFOYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora