33.

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Draco pov.
Sono rimasto ore a bussare e a parlare come un deficiente davanti alla sua porta.
Le ho chiesto di sistemare le cose e gli ho detto una cosa vicina alle scuse.
Tutto questo per lei, i ragazzi passavano e restavano minuti a guardare la mia figura seduta a terra con le spalle davanti alla porta a bussare interrottamente.
Lei non mi ha aperto, non mi ha risposto. Anzi, non ero nemmeno sicuro che ci fosse, la sua stanza era silenziosa e nemmeno un rumore di pergamena si sentiva all'interno.
"Emily io vado a preparami alla partita. Per favore vieni, ci tengo" le ho detto, ma lei non mi ha risposto.
E adesso sono qui nello spogliatoio maschile con la mia uniforme di Quiddich a pregare ogni Dio che lei possa venire a vedermi, possa passare per di qui e buttare l'occhio in alto.
Ma se non viene,tutto ciò c'è c'era da finire sarà davvero finito.
Ma perché mi sento così in colpa,così male, così.. dispiaciuto di tutto questo? Io ed Emily siamo persone totalmente compatibili, la coppia perfetta e tutti sono guardandoci potevano invidiarci.
Ma concretamente io e lei facevamo solo del sesso, solo del sesso.
Solo.
"Malfoy, mi raccomando voglio vincere questa partita. Prendi presto il boccino d'oro e sventolalo davanti alla faccia di questi stupidi Grifondoro!" mi scuote le spalle il capitano e annuisco contento.
Ma per l'ennesima volta torno a lei.
Se sono qui a guardare tutte queste persone che mi acclamano è soltanto per lei, se non mi avesse fatto copiare al test di pozioni questa partita me la potevo dimenticare.
Potevo eliminarla da dentro la mia testa.
Sono un idiota.
Ma le parlerò, giuro.
La Lovegood inizia a dire i diversi nomi dei miei compagni, e quelli dei grifondoro.
"E adesso passiamo al cercatore Serpeverde. Draco Malfoy!".
Svolazzo sopra la mia scopa ed esco, tutti applaudono, tutti mi acclamano, tutti urlano il mio nome in coro.
Giro lo sguardo, guardo tutti i volti conosciuti in mezzo alla folla seduti sopra gli spalti.
Ma lei non c'è, non la vedo.
Perché mi sento così in colpa? Così dispiaciuto.
Nella mia testa solo questa frase regna.
Lei non c'è,non è venuta.
Non è venuta. Lei non c'è.
Lei non c'è. Non è venuta.
Perché mi importa così tanto la sua presenza?
Non mi dovrebbe importare.
Invece t'importa?
Si, si m'importa.
"Mi sento una stupida ad essere venuta." la sua voce, nella sua testa.
Lei c'è.

Emily pov.
Mi sento una stupida ad essere venuta.
Ma non riuscivo a starmene ferma.
È rimasto ore davanti alla mia porta a bussare a parlare, mi chiedeva delle cose pur sapendo che la risposta non le sarebbe arrivata. Mi ha dato una cosa simile alle scuse e se ne è andato rassegnato che non avrei aperto dicendo:
"Emily io vado a prepararmi per la partita. Per favore vieni, ci tengo" ho sorriso.
Il suo modo dolce di fare mi ha colpito.
Non mi aspettavo delle vere e proprie scuse sapendo che Draco non me le avrebbe mai date, è un principio d'orgoglio che si porterà fino alla sua morte.
Lo vedo cercare in mezzo la folla e sono quasi sicura che non mi ha visto e che pensa che non sono venuta, invece eccomi qua.
Ad ammirarlo in tutte le sue sfaccettature mentre svolazza con la sua scopa in tenuta di Quiddich.
Devo dire che gli sta davvero bene.
Davvero bene.
Almeno questa rende figura al suo vero corpo.
"Ed ecco chi c'è, sei venuta a guardare Malfoy?" mi chiede Zabini dal nulla.
Lo scruto alzando un sopracciglio e struzzo gli occhi. Non ci siamo mai parlati, non vedo perché deve chiedermi una cosa così 'intima'.
"Sparisci Zabini. Ora."
Il ragazzo non controbatte e se ne va portandosi dietro i suoi silenzi e le sue colpe.
Che stupido.
Alzo lo sguardo e vedo il ragazzo sorridermi,finalmente mi ha vista accenno un possibile sorriso mamma non sono sicura di averlo fatto bene vedendo il suo volto divertito.
La partita è iniziata già da molti minuti, ma non capisco il senso del suo ruolo.
È fermo sulla scopa ad aggiustarsi i capelli mentre gli altri svolazzano e si fanno dei dispetti l'un l'altro, ma lui e Potter restano fermi, immobili.
Ma improvvisamente lo vedo scattare, vola sulla sua scopa seguito da Potter, fa delle giravolte per sorpassarlo, salta e fa delle acrobazie su quella dannatissima scopa.
Lo vedo concentrarsi profondamente.
Allunga la mano e si alza di poco sulla sua scopa, senza rendermene conto mi alzo e stringo le mani per l'ansia.
Ti prego Draco vinci.
Prendi quel dannatissimo boccino d'oro.
Strizza gli occhi e si allunga sempre di più per raccoglierlo, lo vedo prenderlo e poi d'un tratto cade a terra. Ha i capelli e il volto sporchi di terra ma continua a sorridere, piano apre la mano e si stende completamente a terra quando  vede il boccino tra le sue mani.
Sorrido, è davvero bravo.
"E Serpeverde vice la partita!".
Urla, applausi, cori per il ragazzo.
Sono fiera di lui.

𝖉𝖚𝖊 𝖕𝖊𝖗𝖋𝖊𝖙𝖙𝖎 𝖘𝖙𝖗𝖔𝖓𝖟𝖎. || DRACO MALFOYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora