67.

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Draco pov.
La sala grande è totalmente vuota.
Piton ha chiesto di vedermi insieme a Emily che cammina freneticamente avanti e indietro da quando siamo arrivati.
La sua gonna nera di muove sulle sue gambe dandole un senso di leggerezza e di slancio pur essendo bassa, la sua camicia è come al solito tirata dentro perfettamente che da poco all'immaginazione al suo bellissimo seno.
I suoi stivali neri fanno un gran casino,si muovono mentre cammina e si mangia le pellicine delle mani pur di non mangiarsi le sue unghie pitturate di nero.
Ho deciso di darle sia la lettera che la poesia, un sesto senso mi dice che queste cose deve averle lei e non io. Ma lei come me, mi ha dato la sua lettera.
L'ho letta e riletta durante l'arco della giornata e anche a Divinazione, non ho ascoltato una singola parola di quello che ha detto la Cooman la mia testa pensava alle sue parole.
I suoi capelli neri sono tirati da una coda di cavallo che mi fa pensare altro, al posto di quell'elastico nero ci starebbe benissimo la mia mano.
Draco, piantala.
Si forse dovrei smetterla.
"Buongiorno." voce scioccata, passo svelto e capelli lasciati all'aria.
Tipico di Severus.
Richiama l'attenzione di entrambi e con un cenno di mano ci fa sedere sulla panca dove di solito ci sediamo per mangiare e per pensare ad altro.
Mi allento la cravatta l'ansia inizia a prendere il sopravvento.
"Vi starete sicuramente chiedendo perché vi ho chiamato qui da soli" cammina davanti a noi con le mani giunte dietro la schiena.
Emily non dice una parola, sbatte solo gli occhi e ogni tanto la osservo per capire se respira.
"Mi è arrivata la sua lettera signorina Emily da parte della sua famiglia che mi ha chiesto di leggerla ad alta voce solo davanti a voi due"
Dalla sua toga caccia questa lettera piegata e imbustata perfettamente, uno stemma con un serpente e una catena mi fa rabbrividire.
Ma io mi aspetto cosa ci sia scritto in questa lettera.
Emily non starà al mio fianco durante la guerra.
Emily non sarà marchiata come me.
Gli stringo la mano e lei fa lo stesso.
"Carissima Emily, non sappiamo come tu puoi prendere questa lettera sapendo come sei fatta.
Siamo venuti a sapere della tua relazione amorosa all'interno di questa scuola con il figlio di Lucius, Draco, siamo onorati che hai scelto un purosangue degno della tua stessa stirpe. Ma venendo al dunque. Nelle feste natalizie sei venuta al Manor per parlare con il Signore Oscuro che ti ha chiesto esplicitamente se volevi o non volevi far parte di noi mangiamorte, e tu semplicemente hai detto di sì. Ma sia io che tua madre abbiamo capito che è troppo rischioso per te fare questo tipo di lavoro, sei l'unica erede Serpeverde e non sappiamo cosa potrà succederti se questa guerra si perderà, ma, al contrario ti chiediamo di non schierarti da nessuna parte.
Ricorda nostra adorata figlia che non esistono persone buone e mangiamorte, ma scegli tu chi vuoi diventare, sappi solo che dovrai schierarti contro di noi e anche contro Draco se questo accadesse.
Draco, per favore prenditi cura di lei.
Un abbraccio."
Lei non si muove.
Non respira.
I suoi occhi sono colmi di lacrime.
Le sue mani sono ferme.
Io sono più sollevato.
Lei non entrerà a far parte di tutto questo, di tutta questa merda lei non ne sarà parte.
Lei starà al sicuro.
E io mi prenderò cura di lei anche da lontano.
"Ehi, Emily" la tocco.
Lei mi guarda e piangendo mi abbraccia forte come se avesse paura se questo abbraccio fosse l'ultimo.
E io non posso fare altro che stringerla a me.
"Emily credimi è meglio così, tu non ne farai parte e starai al sicuro e questo mi va benissimo. Anzi, è l'unica cosa buona" le prendo il viso.
Il suo viso è colmo di lacrime.
"Tu non puoi affrontare tutto questo da solo Draco! Ci dovevo essere io accanto a te era una fottuta promessa!" mi dice strillando
Gli porto la testa sulla spalla.
Io sin dal primo momento ho saputo di avere questo legame con Emily, non sapevo di che legame si trattasse anche perché lo negavo ma entrambi sapevamo che non saremo mai stati sconosciuti.
"Non fa niente Emily, è meglio così"
"Ti prometto di prendermi cura di te,pur se sono lontano da te. Questa sarà una vera promessa" cerco di sorridere ma nemmeno io ci riesco.
"Draco, ti prego" si stringe a me.
La sento dentro di me.
"Signorina Emily" la chiama Piton
"Creda alle parole del signor Malfoy, mi occuperò anche io a far andare tutto bene. Mi prenderò io stesso la vostra responsabilità" gli dice.
Se io non posso guardarla a scuola almeno lo farà lui.
Sospiro.
Grazie Severus.
"Grazie professor Piton" cerca di dirgli.
"Non arrivate tardi a lezione, vi lascio soli"
E a passo svelto se ne va chiudendo la porta alle sue spalle.
"Non voglio lasciarti,non ci penso nemmeno"
"Non ci lasceremo, io verrò a prenderti dopo che questa guerra sarà finita e ti porterò a vedere la nostra casa al mare" sorrido.
E finalmente la faccio sorridere.
"Ti amo Draco, ti ho sempre amato"
"Anche io Emily, anch'io ti amo."

𝖉𝖚𝖊 𝖕𝖊𝖗𝖋𝖊𝖙𝖙𝖎 𝖘𝖙𝖗𝖔𝖓𝖟𝖎. || DRACO MALFOYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora