La pioggia batte secca sul vetro alla mia destra.
Il vento freddo e pungente di fine ottobre passa da sotto la fessura della finestra facendomi rabbrividire.
Ormai è sera e come tutte le sere sono seduta con i piedi appoggiati al marmo freddo accanto a me, sfoglio le pagine del libro che mi ha mandato mia madre qualche giorno fa.
Che ne sanno gli altri.
Così si chiama.
Bevo molto lentamente il mio tea bollente che ho tra le mani appoggiandolo di tanto in tanto sul marmo per raffreddarlo.
La sala comune Serpeverde è praticamente vuota, e quelle poche persone che ci sono stanno sparlando dei vari professori.
Mi tremano le gambe ma l'unica cosa che posso fare per combattere il freddo è ricoprirmi le mani con il mio maglione bianco abbastanza lungo.
"Emily!" Mi sento chiamare, e come non riconoscere la voce di Blaise.
Blaise ha la carnagione scura, zigomi pronunciati e due occhi grandi e lunghi rigidamente scuri, è molto alto e magro e fa parte della squadra di Quiddich.
"Blaise, ti serve qualcosa?" Gli chiedo sapendo che quasi mai nessuno mi da a parlare in seguito del mio caratteraccio se non ha bisogno di nulla.
"Devo avere per forza bisogno di qualcosa per parlarti?" Mi chiede.
Il suo tono di voce non è fermo, gira e rigira gli occhi in posizioni diverse chiaro segno che è in difficoltà.
"Non fare troppi giri di parole, che vuoi" dico soltanto, la mia voce è dura e ferma lo guardo con un sopracciglio alzato mentre mi mordo le pellicine del mio labbro inferiore.
"A breve ci sarà il test di pozioni, volevo chiederti se potresti darmi una mano" dice il ragazzo sedendosi difronte a me, mi siedo composta e lo scruto dalla testa ai piedi facendolo sentire a disagio pur essendo anche lui un Serpeverde.
"Io non ti faccio da maestra di sostegno Zabini, quindi domani mentre io studio tu cercherai di seguirmi senza interrompermi. Intesi?" Gli dico appoggiandomi con i gomiti sulle mie ginocchia, lui vorrebbe dirmi qualcosa e si capisce dalla sua espressione ma si limita ad annuire e ad andarsene.
Tutti qui sanno che l'ultima parola deve essere sempre e comunque la mia, sopratutto se ho ragione oppure se toccano il mio ego.
Nemmeno gli altri serpeverde pur essendo stronzi tanto quanto me mi rispondono.
Ho un leggero languirono, mi tocco la mia pancia che si sta lamentando essendo che non ho nemmeno pranzato,mi infilo i miei stivali neri e mi alzo dalla mia sedia.
Raccolgo il mio stesso libro che stavo leggendo ed esco dalla sala comune per poi scendere le scale.
Mento alto,ghigno sul viso, spalle dritte e schiena dritta.
Sin da piccolina mi ripetevano le giuste dritte per una camminata da vera serpeverde, ormai ci ho fatto l'abitudine nemmeno ci penso.
Entro nella grande sala grande e inspiro il dolce profumo del pollo cotto al forno, mi ricorda tanto la cena di Natale in famiglia, oppure le cene sempre di famiglia quando discutevamo dei vari problemi.
E questa di chiama nostalgia mia cara Emily.
Io non sono una persona nostalgica.
Il passato ormai è passato altrimenti perché si chiamerebbe così?
In questo lurido mondo ormai si deve pensare al presente, neanche al futuro perché esso comunque dipende dal presente.
Addento con la forchetta una dose di pollo mentre leggo il mio amato libro, le persone parlano senza mai stancarsi, c'è gente che si abbraccia e coppie che si sbaciucchiano.
Che vomito.
Roteo gli occhi al cielo dopo che ho visto un alta coppia limonare e bevo un sorso d'acqua nel mio calice d'oro.
"Ciao Emily come va?" Mi chiede Hermione.
Hermione Granger è l'unica persona qui dentro che posso classificare come una vera amica.
"Bene, a te come va invece?" Le chiedo chiudendo il mio libro per poi posarlo sulla panca accanto a me.
"Bene, non posso lamentarmi" mi dice mente mi regala uno dei suoi sorrisi, è una ragazza solare,amichevole e generosa tutti vorrebbero essere amici suoi.
È l'amica perfetta in pratica.
Non gli ho mai dimostrato grandi forme di affetto se non qualche sorriso, non mi è permesso e non riuscirei a farlo in poco tempo.
Ma le voglio un gran bene e questo lei lo sa.
Sento un peso sul tavolo e poi vedo due mani appoggiate sopra, il mio libro cade a terra insieme al calice pieno d'acqua.
Alzo lo sguardo e vedo Draco Malfoy ghignare.
Lo scruto dalla testa ai piedi e poi mi alzo in piedi, i suoi occhi gelidi come il ghiaccio mi guardano attenti , il suo sorriso si spegne e ritorna il sono solito ghigno.
Purosangue, serpeverde, egocentrico, stronzo e un grande bastardo.
"Guarda che cazzo fai imbecille!" gli sputo acida addosso, lui mi scruta dalla testa ai piedi e poi sul suo volto compare un espressione d'odio.
"Attenta a come parli mocciosa" mi dice soltanto.
Raccolgo il mio libro da terra e lui ghigna vedendo che mi sono inginocchiata difronte a lui.
Si sente Salazar sceso in terra.
"Attento Malfoy il mondo non gira solo attorno a te, e non credere che sia finita qua!" gli ricordo quasi urlando mentre esco dalla sala grande.
Il mio amato libro è tutto zuppo d'acqua quasi come una spugna ma al suo contrario l'acqua al suo interno non fuoriesce.
Quell' imbecille senza nemmeno un briciolo di cervello me la pagherà. Promesso.Draco Pov.
Il mondo non gira solo attorno a te Malfoy.
Sento ancora la sua vocina fastidiosa nelle mie orecchie.
Quella stupida mocciosa di una ragazzina ha osato a chiamarmi imbecille davanti a tutta la scuola, senza sapere chi sono davvero io.
"Che hai Draco? Sei turbato amore" mi chiede Pansy accarezzandomi la schiena coperta solo dalla camicia bianca.
Che nomignolo strano amore.
Questo stupido nomignolo dovrebbe significare un gesto d'affetto? Che idiozia.
"Non chiamarmi amore, è tutta colpa di una stupida mocciosa ficcanaso" dico ad alta voce sputando tutte le parole con tutto il mio odio.
Quegli occhi così chiari e così spenti proprio come i miei sono qualcosa di unico nel suo genere. La bocca carnosa con le labbra screpolate farebbero fare a tutti i ragazzi dei cattivi pensieri sul da farsi. I suoi capelli neri e lisci proprio come la pece la rispecchiavano.
È proprio così che tutti vedono Emily Williams
"Al contrario sei tu che gli hai bagnato il libro" mi riprende Blaise contraddicendomi.
"Non contraddirmi Blaise" lo fulmineo con lo sguardo.
"Attento a come parli di lei amico, Emily Williams è una perfetta stronza ma terribilmente sexy" mi dice Tiger ridendo poi come un matto.
Non ha tutti i torti.
"Allora ha trovato un ragazzo che la contraccambia con la sua stessa moneta.
Me la pagherà" gli dico soltanto.
Quella stronza.
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𝖉𝖚𝖊 𝖕𝖊𝖗𝖋𝖊𝖙𝖙𝖎 𝖘𝖙𝖗𝖔𝖓𝖟𝖎. || DRACO MALFOY
Lãng mạnLoro due erano così complicati. Lui orgoglioso e lei strana, a volte sensibile e a volte mandava a fanculo tutti senza nemmeno pensarci. Quei due, sapevano amarsi come nessuno. Quei due erano erano unici, niente e nessuno riusciva a separarli, pote...